La Corn Belt è una regione degli Stati Uniti medio occidentali dove il mais è tuttora, dagli anni 1850, la coltura dominante, sostituendosi nella zona all'originaria coltura del pascolo. Dal 1950 il 90% del mais è coltivato in forme ibride. La maggior parte del raccolto alimenta il bestiame, soprattutto suini e pollame. Negli ultimi decenni i semi di soia vengono sempre maggiormente utilizzati. Gli U.S.A. detengono il secondo posto fra gli stati produttori di cereali nel mondo con il 40% della coltura totale.[1]
Geografia
La definizione geografica varia. Tipicamente vengono inclusi gli stati di Iowa, Illinois, Indiana, Michigan, Nebraska orientale, Kansas orientale, Minnesota meridionale e parte del Missouri.[2] Nel 2008 i quattro stati maggior produttori di mais furono Iowa, Illinois, Nebraska e Minnesota, che assieme produssero più del 50% dell'intero raccolto degli Stati Uniti.[3] A volte al Corn Belt vengono aggiunte parti del Dakota del Sud, del Dakota del Nord, dell'Ohio, del Wisconsin, del Michigan, e del Kentucky.[4] La regione è caratterizzata da terreni relativamente livellati, fertili e ricchi di sostanza organica.[5]
Più generalmente la "Corn Belt" rappresenta la regione più intensivamente agricola del Midwest americano, connotando uno stile di vita basato sulla proprietà di famiglie agricole, con l'aiuto di piccole cittadine e potenti organizzazioni agricole che perseguono l'obiettivo di innalzare i prezzi.[6][7]
Note
^Smith, C. Wayne., Javier Betrán, and E. C. A. Runge. Corn: Origin, History, Technology, and Production. Hoboken, NJ: John Wiley, 2004. page 4. Print