La copertina, anche conosciuta con i suoi corrispettivi in lingua inglesecover[1][2] e artwork, è l'elemento visuale di una pubblicazione musicale. Il termine viene anche usato in senso più ampio per indicare il supporto che contiene una determinata uscita discografica. Le copertine hanno diverse finalità, tra cui quella di promuovere un artista, comunicare l'idea che sta alla base della sua musica e offrire un approccio visivo alla sua musica.[3] Le loro dimensioni e proporzioni dipendono dal tipo di pubblicazioni che esse contengono.
Storia
Prima della seconda guerra mondiale le copertine dei dischi a 78 giri raffiguravano solamente il logo dell'etichetta discografica che li diffondeva.[4]
Negli anni sessanta, quando si assistette alla nascita dell'album inteso non più come semplice raccolta di inediti ma come "opera d'arte" a tutti gli effetti, molte etichette e gruppi musicali come i Beatles, i Rolling Stones, i Velvet Underground, i Pink Floyd e quelli del rock progressivo iniziarono a prestare maggiore attenzione alla grafica delle copertine. Le foto raffiguranti i musicisti in posa fecero spazio a immagini dipinte, fotografie e collage dalla forte valenza artistica realizzate da illustratori specializzati. Questi fattori portarono alla nascita del collezionismo discografico.[7][8][9]
A partire dagli anni 2000, grazie a Photoshop e altri mezzi tecnologici, divenne più semplice per gli artisti realizzare delle cover.[3]
Note
^ Claudio Quarantotto, Dizionario della musica pop & rock, Tascabili Economici Newton, 1994, p. "cover".
^cover, in Garzanti linguistica. URL consultato il 2 dicembre 2024.