Di seguito è riportata la cronotassi dei conti di Cerreto Sannita dalle origini sino all'abolizione del feudalesimo avvenuta nel 1806.
Cerreto Sannita è stata feudo della famiglia Sanframondo (o Sanframondi) dal 1151 al 1460 per poi diventare possedimento della famiglia Carafa nel 1483.
I Sanframondo risiedevano nel castello di Limata (presso San Lorenzo Maggiore) mentre i Carafa abitavano a Napoli nel palazzo Carafa di Maddaloni e frequentavano di rado il feudo cerretese.
La famiglia Carafa divise i suoi possedimenti in due contee: la contea inferiore che aveva come capoluogo Maddaloni, e la contea superiore che aveva come capoluogo Cerreto Sannita.
I conti Carafa nominavano periodicamente per ciascuna delle due contee un viceconte che curava i loro interessi; per la contea superiore questi risiedeva a Cerreto Sannita nel palazzo del viceconte a lui destinato. L'amministrazione giudiziaria, invece, era di competenza del Governatore o capitaneo in carica un anno che presiedeva la Corte di giustizia laicale con l'intervento dell'Erario. Per l'amministrazione del comune vi era la Giunta formata dal sindaco, anch'esso di nomina annuale, scelto a rotazione fra i cosiddetti quattro "eletti" che deliberavano insieme al Consiglio formato da dodici consiglieri che si rinnovavano sei per volta entro un biennio.
Cronotassi dei conti di Cerreto Sannita
Casata dei Sanframondo (1151-1460)
Casata dei Carafa (1483-1807)
Stemmi
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Stemma dei Sanframondo.
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Stemma dei Carafa.
Note
- ^ Morto Diomede III (1561) e mancando una discendenza diretta maschile, il viceré del tempo, in nome di Filippo II di Spagna, prese possesso della contea. Nacque però una lite intentata dalla sorella di Diomede III, Gerolama, moglie di Fabio Carafa del casato di Stigliano, per far succedere il loro figlio Marzio che, vinta la causa nel 1567, divenne Conte di Cerreto. Cfr: Mazzacane, p. 68.
- ^ Diomede V Carafa rimase coinvolto assieme al fratello Giuseppe nella rivolta di Masaniello (1647).
- ^ Suo fratello Marino Carafa fu governatore dello Stato dei Presidi.
Bibliografia
- Vincenzo Mazzacane, Memorie storiche di Cerreto Sannita, Napoli, Liguori, 1990.
- Nicola Rotondi, Memorie storiche di Cerreto Sannita, Cerreto Sannita, manoscritto inedito conservato nell'Archivio comunale, 1870.