Conor O'Devany (Raphoe, 1533 – Dublino, 1º febbraio 1612) è stato un vescovo cattolico irlandese.
Biografia
Abbracciò la vita religiosa tra i francescani di Donegal e il 27 aprile 1582, mentre si trovava a Roma, papa Gregorio XIII lo nominò vescovo di Down e Connor: fu consacrato dal cardinale Nicolas de Pellevé.
Rientrato in patria, fu quasi subito arrestato: fuggito dalla prigionia, fu nuovamente arrestato nel 1588 e rinchiuso nel castello di Dublino.[1]
L'11 novembre 1590 inviò al viceré William Fitzwilliam una petizione in cui di dichiarava fedele suddito della Corona inglese, denunciava di essere stato arrestato solo per motivi religiosi e chiedeva di essere liberato: la sua istanza fu accolta e fu liberato il 16 novembre dello stesso anno.[1]
Il cardinale William Allen nel 1591 lo investì di speciali poteri spirituali.[1]
Compilò l'Index martyrialis, un catalogo delle persone condannate a morte in Irlanda a causa della loro fede cattolica.[1]
Accusato di tradimento dal vescovo protestante di Clogher e Meath, George Montgomery, nel 1611 O'Devany fu arrestato per la terza volta e nuovamente imprigionato nel castello di Dublino.[1]
Processato per alto tradimento, fu condannato a morte e impiccato.
Culto
La causa di beatificazione fu introdotta nel 1915.
È uno dei diciassette martiri irlandesi beatificati da papa Giovanni Paolo II il 27 settembre 1992.[2]
Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 1º febbraio.[3]
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
Note
- ^ a b c d e Niccolò Del Re, BSS, vol. IX (1967), col. 1107.
- ^ Index ac status causarum (1999), pp. 519 e 609.
- ^ Martirologio romano (2004), p. 172.
Bibliografia
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
Collegamenti esterni