La Concordia è una figura della mitologia romana, era lo spirito dell'armonia della comunità (corrisponde a Armonia nella mitologia greca).
Veniva rappresentata come una matrona in posizione seduta che reggeva un ramo d'olivo e la Cornucopia.
A volte, è raffigurata fra due membri della famiglia Imperiale in carica nell'atto di stringere loro la mano.
Il tempio fu restaurato da Lucio Opimio nel 121 a.C.. Sappiamo che Augusto ordinò nell'11 a.C. di collocare una statua in onore della Concordia a Roma.[1]
Nel 10 d.C. l'imperatore Tiberio le dedicò il tempio nuovamente restaurato con l'epiteto di Concordia Augusta, nome che da quel momento le rimase per sempre.
(LA)
«Dedicavit et Concordiae aedem, item Pollucis et Castoris suo fratrisque nomine de manubiis.»
(IT)
«Con il ricavato del bottino di guerra restaurò il tempio dedicato alla Concordia, così come fece per quello di Castore e Polluce, a nome proprio e di suo fratello.»
In epoca imperiale fu istituito il culto della Concordia Augusta, istituzione molto importante per la dinastia regnante. Numerose furono le iscrizioni alla stessa dedicate, per ingraziare la dea ai membri della famiglia imperiale.[2]
La dea Concordia era rappresentata seduta, con indosso un lungo mantello e tenendo in mano una patera (coppa sacrificale), una cornucopia (simbolo della prosperità), o un caduceo (simbolo della pace). Era spesso mostrata tra due altre figure, normalmente posta in mezzo a due membri della famiglia reale, tenendo le loro mani. Era associata ad un paio di dee, come la Pax e la Salus oppure la Securitas e la Fortuna. Gli ultimi due concetti (sicurezza e fortuna) potevano essere rappresentati anche con Ercole o Mercurio.[3] Notevole fu la produzione della dea Concordia anche nella monetazione imperiale romana, come ad esempio tra i due AugustiMarco Aurelio e Lucio Vero o tra gli eserciti.
il tempio della Concordia, con la dea Concordia seduta verso sinistra su un trono, tiene una patera ed uno scettro, sopra un altare all'interno di una facciata a sei colonne, posta su un podio; all'entrata due statue di Ercole e Mercurio; in alto le statue di Giove, Giunone e Minerva oltre alle Vittorie;
AGRIPPINA, DRVSILLA e IVLIAS C, le tre sorelle di Caligola rappresentate come le tre dee della Securitas, Concordia e Fortuna; Agrippina appoggiata ad una colonna, tiene una cornucopia, e mettendo la mano sinistra sulla spalla di Drusilla; quest'ultima tiene una patera ed una cornucopia; Giulia Livilla tiene un timone ed una cornucopia.
IMPCAESTRAIANHADRIANOAVG DIVI TRA(iani) PART(hicus) F(ilii), testa laureata verso destra, busto con mantello e corazza.
DIVI NER(ae) NEP(oti) P MTR PCOS, la Concordia seduta a sinistra con una patera ed alcune cornucopiae sotto la sedia, la statua della Speranza dietro; CONCORD(ia) in esergo.
CONCORD AVGVSTOR(um) TR P, COS II in eserguo, S C ai lati, Marco Aurelio (a sinistra) e Lucio Vero (a destra) in piedi, uno di fronte all'altro si stringono le mani.
CONCORDIAE AVGG, Caracalla e Geta in piedi, uno di fronte all'altro, ognuno in tenuta militare che tengono una lancia nella mano sinistra, e si stringono le mani.
CONCORDIA MILITUM, L'iimperatore Diocleziano in piedi verso destra, tiene uno scettro e riceve la Vittoria su un globo da Giove rivolto verso sinistra che tiene uno scettro; in esergo Δ ·XXI.
La rappresentazione su una moneta della Gens Aemilia (denario di Lucio Emilio Lepido Paolo) della dea Concordia è stata ripresa da Laura Cretara per il diritto delle 1000 lire del 1970 "Roma Capitale"
Italia, 1000 lire "Roma capitale", 1970. Diritto (Laura Cretara: immagine della dea Concordia in un cerchio, ripresa dal disegno di un denario romano della Gens Aemilia. Rovescio (Guerrino Mattia Monassi): riproduzione della pavimentazione della Piazza del Campidoglio di Michelangelo, con sotto il valore e il marchio di zecca. Composizione: argento (.835). Peso: 14.6 g.
Diametro:31.4 mm. Spessore: 2.4 mm.
^ H.L. Wilson, A New Collegium at Rome, in American Journal of Archaeology, vol. 16, Archaeological Institute of America, 1912, pp. 94–96, JSTOR497104.
^Amanda Claridge, Rome: An Oxford Archaeological Guide, New York: Oxford University Press, 1998 (capitolo sul Tempio della Concordia Augusta).