Il computer organico è un ipotetico computer basato, invece che su componenti artificiali, su una integrazione fra elementi in silicio e organici.
Sono attualmente allo studio integrazioni tra silicio e neuroni: neuroni di lumaca sono stati fatti "crescere" all'interno di chip di silicio: con questo ibrido si è riusciti a compiere la somma di due numeri, operazione base di tutti i calcoli elaborati dai sistemi informatici.
Queste sperimentazioni sono ancora relegate ai laboratori e centri di ricerca e non si intravedono applicazioni commerciali in tempi brevi.
Una delle più grandi difficoltà che si parano sulla strada di un elaboratore a base organica, è appunto, il mantenimento della base organica stessa, la quale non si "accontenta" di corrente elettrica ma necessita di fluidi nutritivi: inoltre, essendo una struttura a base biologica, sottostà a tutti i limiti della materia vivente, e cioè deperimento e morte. Una possibile soluzione sarebbe quella di modificare pesantemente una struttura vivente tramite l'Ingegneria genetica, o meglio, progettare da zero una struttura biologica artificiale in grado di crescere e rigenerarsi indefinitivamente: questo permetterebbe di coltivare tessuti artificiali dedicati all'elaborazione dati: si veda, per approfondire, la voce Rete neurale.
Il notevole vantaggio di strutture biologiche è il superiore grado di connettività tra le unità elaborative (neuroni) che permetterebbe di risolvere problemi non gestibili dagli attuali elaboratori elettronici.
Il computer organico nei media
Nella serie di videogiochi Pokémon la linea evolutiva di Beldum, Metang e Metagross è basata proprio sul concetto di computer organico.
Il computer organico viene citato nel fumetto Martin Mystère. Si tratta di un computer usato da un suo avversario, Mister Jinx: tale computer, basato su proteine viventi e non su circuiti di silicio, permettere di fare il backup e il restore della personalità di una persona, permettendone il passaggio da un corpo ad un altro.