Nelle vecchie edizioni di Svetonio era menzionato col nome di Agaterno, un errore che è stato corretto per la prima volta da Thommas Reinesius. Si è riusciti nell'identificazione grazie al ritrovamento del cippo sepolcrale di Claudio Agatemero e della moglie, Myrtale, tutt'oggi conservato nell'Ashmolean Museum di Oxford. Così suona l'iscrizione:
«Qui giace Claudio Agatemero, medico – che sapeva i rimedi pronti per ogni infermità. – Ho fatto innalzare questo monumento per me e per Mirtale mia consorte – Noi siam negli elisi con le anime pie»
(Iscrizione)
Claudio Agatemero, pur non essendo un liberto, possiede il praenomen romano, questo perché, come ci informa Svetonio[2], gli spartani erano tradizionalmente clienti della gens Claudia.