Il clan Mōri (毛利氏?, Mōri-uji o ?, Mōri-shi) fu un potente clan del giappone feudale.
Storia
Il capostipite del casato fu Oe Hiromoto (1148-1225), un famoso e importante seguace di Minamoto no Yoritomo, il cui figlio Suemitsu (secc. XII-XIII) fu il primo ad assumere il cognome "Mōri". Suo nipote Mōri Torachika (+ 1340?) stabilì la famiglia nella provincia di Aki, divenendo signore del castello di Kotozaki (ribattezzato in seguito come Koriyama) nel 1336. I Mōri divennero poi vassalli del potente clan Ōuchi che dominava una buona regione all'estremità occidentale dell'isola di Honshū.
Questo casato rappresenta il tipico caso di un piccolo clan di vassalli che riesce a sostituirsi ai suoi daimyō tramite la fortuna, abilità e meriti. Sono quindi una di quelle nuove casate che approfittarono degli sconvolgimenti del XVI secolo per assurgere a posizioni di potere.
All'inizio del XVI secolo, il clan Mōri era guidato da Hirotomo e passò poi sotto la guida del figlio Okitomo (+1516), che lasciò poi suo erede il figlio Komatsumaru (+ 1523) sotto la tutela del fratello Motonari. Alla morte di Komatsumaru, il valoroso e sagace Motonari (1497-1571) divenne capo del clan e guidò l'ascesa del casato al prestigio e al potere, sconfiggendo prima agli Ōuchi (1555) e poi gli Amago (1566), arrivando fino nel Kyūshū scontrandosi con il clan Otomo.
Terumoto (1553-1625) successe poi al nonno alla guida del clan e si trovò nel difficile periodo del confronto con Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e quindi con Tokugawa Ieyasu, riuscendo a mantenere forte il suo clan in uno dei periodi più difficili della storia giapponese.
Mōri Takamoto, primo figlio di Motonari, nasce al castello di Sarugake. I Mōri assistono Amago Tsunehisa nell'assedio di Kagamiyama. Il nipote di Motonari, Kōmatsumaru, muore. Motonari stesso viene nominato guida del clan e si sposta al castello di Kōriyama.
1524, 10 luglio
Ōuchi Yoshioki cattura il castello di Sakurao (Aki) e costringe Tomoda Yorifuji a sottomettersi.
1525, dicembre
Le forze Ōuchi penetrano nella provincia di Aki. Motonari si allea agli Ōuchi dopo un lungo periodo di deterioramento delle relazioni con gli Amago.
Motonari costringe Ōuchi Yoshinaga a togliersi la vita tramite il tradizionale seppuku e occupa la provincia di Suō. I Mōri e gli Ōtomo iniziano uno scontro che durerà 4 anni per il controllo del castello di Moji nella provincia di Buzen.
1558
Ōtomo Sōrin perde il controllo del castello di Moji.
Ōtomo Sōrin cerca di riconquistare il castello di Moji tramite un assalto totale utilizzando numerose navi da guerra portoghesi armate di cannoni. Le navi provocano enormi danni ma l'assedio fallisce.
Yamanaka Shikanosuke si scontra con i Mōri nella provincia di Izumo. Ottobre: Mōri e Ōtomo si scontrano vicino ad Hakata nella provincia di Chikuzen. Dicembre: Motonari ritira le forze dalla provincia di Chikuzen.
1570
Motonari si ammala.
1571
Motonari muore al castello di Kōriyama all'età di 74 anni. Viene succeduto dal nipote Terumoto.
1575
Kobayakawa Takakage e Ukita Naoie sconfiggono Mimura Motochika a Bingo e lo obbligano al suicidio.
Terumoto attende la battaglia di Sekigahara al castello di Osaka. Nonostante l'inattività, i Mōri vengono puniti con la pesante riduzione dei propri feudi. Terumoto si rasa la testa e diventa monaco.
Mōri Motohide (毛利元栄, 1967– ), erede apparente del capofamiglia.
I 18 Generali dei Mōri (毛利十八将)
Kikkawa Motoharu (吉川元春, 1530–1586), secondo figlio di Motonari, con suo fratello era conosciuto come "Mōri Ryōkawa", o "I due fiumi dei Mōri" (毛利両川).
Kobayakawa Takakage (小早川隆景, 1533–1597), terzo figlio di Motonari, con suo fratello era conosciuto come "Mōri Ryōkawa", o "I due fiumi dei Mōri" (毛利両川).
Akagawa Motoyasu (赤川元保, d. 1567), imprigionato dopo la morte di Mōri Takamoto e forzato a commettere suicidio assieme al figlio Akagawa Matasaburō.
Shishido Takaie (宍戸隆家, 1518–1592), sposò una figlia di Motonari, Goryū no Tsubone.
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