In araldica la cicala simboleggia musica, nobiltà della stirpe e eloquenza. In alcune zone della Grecia era particolarmente venerata come insetto favorito di Atena, nelle cui statue era spesso rappresentata.[1]
Di norma, si rappresenta con ali chiuse e montante.[2]
Il Volpicella specifica che in araldica si chiama "cicala" anche l'anello snodato posto in cima all'ancora al quale si lega la gomena, «forse perché cigola come una cicala».[2]
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D'azzurro, alla cicala al naturale (stemma della famiglia Cigheri di Genova)
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D'azzurro, a sei cicale al naturale, poste in cinta (
famiglia Cicala di Genova)
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D'azzurro, alla banda d'oro accostata da cinque cicale dello stesso, tre in capo e due in punta (famiglia Ferrarotto di Messina e Catania)
Note
Bibliografia
- Marc'Antonio Ginanni, Cicala, in L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 55.
- Luigi Volpicella, Dizionario del linguaggio araldico italiano, a cura di Girolamo Marcello del Majno, presentazioni di Luigi Michelini di San Martino et al., disegni dell'autore, Udine, Paolo Gaspari, 2008 [concluso negli anni 1940], p. 93, ISBN 88-7541-123-9, SBN IT\ICCU\MIL\0767647.
- Piero Guelfi Camaiani, Dizionario araldico, Milano, Ulrico Hoepli, 1940, pp. 132-134.
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