Il nome scientifico della specie, monguilloti, venne scelto in omaggio Maurice Montguillot, governatore generale dell'Indocina francese ai tempi della sua scoperta.
Descrizione
Dimensioni
Misura 13,5–14 cm di lunghezza, per 15-16 g di peso[3].
Aspetto
Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto e vagamente simile per portamento e colorazione a quello dei lucherini, muniti di becco robusto, ali appuntite e coda dalla punta lievemente forcuta.
Il piumaggio si presenta nero su testa, dorso, ali e coda, mentre gola, spalle, codione, petto e ventre sono di colore giallo, così come gialle sono le barre alari sulle remiganti. Le femmine presentano giallo quasi completamente assente e nero cefalico e dorsale molto più diluito, con livrea dominata dalle tonalità del verde oliva e del bruno-grigiastro, più chiara ventralmente. In ambedue i sessi il becco è grigio perla, le zampe sono di colore carnicino chiaro, gli occhi sono bruni.
Biologia
Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne, piuttosto timidi, che si muovono in coppie o in gruppetti familiari e passano la maggior parte del tempo al suolo o fra i rami alla ricerca di cibo.
Alimentazione
I verdoni del Vietnam sono essenzialmente granivori, nutrendosi principalmente di pinoli di Pinus kesiya e di semi di graminacee, ma anche di germogli, bacche e sporadicamente anche di piccoli invertebrati.
Riproduzione
La stagione riproduttiva va da dicembre a maggio: si tratta di uccelli rigidamente monogami.
Il nido ha la forma di una coppa e viene costruito dalla sola femmina fra i rami di una conifera[3]: si conosce poco altro delle abitudini riproduttive di questi uccelli, tuttavia si ritiene che esse non differiscano significativamente per modalità e tempistica da quelle degli altri verdoni e dei fringillidi in generale.
Questa specie è stata in seguito ascritta a lungo al genereCarduelis, venendo però recentemente segregata nel genere Chloris, che condivide con gli altri verdoni e nel quale viene classificata ancor oggi[4].
^(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'8 aprile 2017.