Centrophorus moluccensis

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Centroforo pinna piccola
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseChondrichthyes
OrdineSqualiformes
FamigliaCentrophoridae
GenereCentrophorus
SpecieC. moluccensis
Nomenclatura binomiale
Centrophorus moluccensis
Bleeker, 1860
Sinonimi

Centrophorus scalpratus
McCulloch 1915

Nomi comuni

centroforo pinna piccola

Areale

Il centroforo pinna piccola (Centrophorus moluccensis Bleeker, 1860) è un piccolo squalo di acque profonde della famiglia dei Centroforidi.

Descrizione

Può raggiungere una lunghezza massima di 100 cm, ma in genere si aggira intorno agli 80 cm. L'esemplare più grande misurato pesava 2,4 kg. È di colore bruno-grigiastro sul dorso e più chiaro sul ventre; i giovani hanno le pinne scure, con i margini chiari. Possiede dentelli dermici piccoli e appiattiti. Il muso è lungo e sottile. La prima pinna dorsale ha la base corta, mentre la seconda presenta dimensioni molto ridotte; le pettorali hanno le estremità del margine posteriore molto allungate[2].

Biologia

Si nutre di pesci ossei, così come di altri piccoli squali dell'ordine degli Squaliformi e di calamari, polpi, gamberetti e tunicati. È ovoviviparo e gli embrioni si nutrono solamente di tuorlo. La femmina dà alla luce due piccoli per volta, lunghi circa 31-37 cm. Durante la copula il maschio afferra la femmina mordendola sul dorso o sulle pinne[2].

Distribuzione e habitat

Il centroforo pinna piccola è stato segnalato nella parte occidentale dell'oceano Indiano al largo del Sudafrica e del Mozambico, e nel Pacifico occidentale al largo di Honshū, in Giappone, Indonesia, Nuove Ebridi, Nuova Caledonia e Australia meridionale. Vive in prossimità del margine esterno della piattaforma continentale e nelle zone superiori della scarpata continentale, sul fondale o nelle sue vicinanze, tra i 125 e gli 823 m di profondità[2].

Rapporti con l'uomo

Viene catturato per essere utilizzato come esca, e per la sua carne, le pinne (di scarsa qualità) e l'olio di fegato (di ottima qualità)[2].

Note

  1. ^ (EN) Graham, K. & Kyne, P.M. (2013), Centrophorus moluccensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d Centrophorus moluccensis su FishBase.

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