Castiglione a Casauria

Castiglione a Casauria
comune
Castiglione a Casauria – Stemma
Castiglione a Casauria – Bandiera
Castiglione a Casauria – Veduta
Castiglione a Casauria – Veduta
L'abbazia di San Clemente
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia Pescara
Amministrazione
SindacoBiagio Piero Petrilli[1] (lista civica Crescere insieme) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate42°14′13″N 13°53′54″E
Altitudine350 m s.l.m.
Superficie16,57 km²
Abitanti706[3] (30-4-2023)
Densità42,61 ab./km²
FrazioniSan Clemente a Casauria, Cervarano, Madonna della Croce, Le Grotte.
Comuni confinantiPescosansonesco, Tocco da Casauria, Pietranico, Torre de' Passeri, Bolognano, Bussi sul Tirino
Altre informazioni
Cod. postale65020
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT068009
Cod. catastaleC308
TargaPE
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[4]
Cl. climaticazona D, 1 798 GG[5]
Nome abitantiCastiglionesi
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
PIL(nominale) 9,9 mln [2]
PIL procapite(nominale) 12 962 [2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castiglione a Casauria
Castiglione a Casauria
Castiglione a Casauria – Mappa
Castiglione a Casauria – Mappa
Posizione del comune di Castiglione a Casauria all'interno della provincia di Pescara
Sito istituzionale

Castiglione a Casauria è un comune italiano di 706 abitanti[3] della provincia di Pescara in Abruzzo, nella subregione delle Terre di Casauria dalla parte occidentale della Val Pescara.

Nel paese sorge l'abbazia di San Clemente a Casauria, uno dei maggiori esempi del romanico abruzzese[6] e centro politico dell'area nel periodo medievale[7].

Storia

Il villaggio di Interpromium

Lo stesso toponimo di questo villaggio italico, testimonia che doveva trovarsi al confine del fiume Pescara (Aterno) tra le tribù dei Peligni e dei Marrucini, lungo la via Tiburtina Valeria. Non si ha la certezza assoluta della posizione del villaggio, fatto sta che sorgeva nei pressi dell'isolotto dell'abbazia di San Clemente a Casauria, tra i borghi di Castiglione, Tocco e Bolognano. Dal Museo dell'Abbazia di San Clemente provengono numerose iscrizioni, una stele funeraria che nomina una tal Efesina della tribù Sergia, nel 90 a.C. con la lex Iulia tutti gli Italici avevano deciso di deporre le armi contro Roma per ricevere la cittadinanza, i Peligni furono iscritti nella tribù Sergia, mentre alla tribù Arniense furono iscritti i Teatini. L'archeologo La Regina nel 1966 sosteneva che la lapide fosse marrucina, un'altra iscrizione proveniente dai dintorni di Scafa, murata nella parete esterna della chiesa di San Donato a San Valentino in Abruzzo Citeriore, menziona un sovvenzionamento della costruzione di un anfiteatro da parte di Dullio Gallo, della tribù Arniense; si aggiunge a queste una testimonianza di schiavi della Res publica Sulmonensium su un ponderarium presso San Clamente a Casauria.

Lo studioso M.H. Crawforse nel 2006 servendosi della distanze della Tabula Peutingeriana, ha ipotizzato che Interpromium sorgesse presso San Clemente a Casauria, e che fosse popolata da Peligni, prendendo in considerazione l'iscrizione di Theodor Mommsen[8] dell'attestazione della tribù Sergia su un ponderarium del II secolo d.C. Il villaggio sarebbe stato una colonia di ex schiavi peligni provenienti da Ceii, il vicus che si trovava presso Scafa, dall'iscrizione di San Valentino[9], che documenta la tribù Arniense in questo pago di Scafa. I confini erano dati dall'Aterno e dall'Orta, il villaggio era organizzato in base a piccoli insediamenti a controllo dei pascoli, di giurisdizione peligna, come i paesi di Musellaro, Caramanico, Sant'Eufemia, Tocco.

Origini e altomedioevo

Capitello dei pilastri interni dell'abbazia di San Clemente
Ciborio d'altare di San Clemente a Casauria

Le origini del paese di Castiglione risalgono al villaggio romano di Interpromium[10], di cui si hanno poche tracce. Tale problematica interessa un ampio settore della valle della Pescara, a nord e a sud del corso fluviale, ossia nelle aree che contribuirono a formare i comitati altomedievali di Pinna (Penne), Teate (Chieti), e poi i giustizierati d'Abruzzo Ultra e Citra, divisi dal corso della Pescara. Il toponimo attuale di Castiglione è di origine longobarda, e viene usato definitivamente dopo la fondazione dell'82 del monastero della Santissima Trinità, poi abbazia di San Clemente a Casauria, intitolata a san Clemente I Papa[11] Il documento più antico che attesta il toponimo Castiglione è del 980 d.C., si attesta la compravendita di terreni da parte di Liutone e Sansone di Penne figlio di Renedio[12]

Alla tradizione della Cronaca di Casauria del monaco Giovanni di Bernardo, che vuole edificato il castello di Castiglione nel 980 per volere dell'abate Adamo, sembrerebbe non contrapporsi un diversi contenuto documentario dello stesso codice casauriense. Sembra che testo cronistico e testi documentari concordino su ciò, in effetti la nozione toponimica è fornita proprio da testi del X secolo, sicché pare non retrodatabile alla stessa edificazione del cenobio di Casauria, nel IX secolo, l'affermazione del toponimo di Castellone. Nei documenti di quest'epoca si fa confusione tra l'abitato di Castellone e la Rocca Tagliata, ossia il Mons Soti del X secolo, dove abitava il sacerdote Liutone, addetto alla chiesa di San Martino, indicato nel territorio del Comitato Pennese, che si estendeva sino al nord del fiume Pescara. Il toponimo è territoriale, non riguarda il castello in sé; il venditore Sansone di Remedio di stirpe franca, fondamentale per le fasi di costruzione del castello[13][14]

Nel IX secolo si attesta la presenza di una chiesa di San Comizio, presso le rive della Pescara, dove erano conservate le reliquie di san Massimo d'Aveia, patrono di L'Aquila e Penne, che erano state traslate in loco dopo la decadenza della Cattedrale di Forcona, e poi passarono a Penne, trasferite nel duomo della Beata Vergine degli Angeli.

La presenza certa di un castello si ha nell'XI secolo con la presenza normanna in Abruzzo, nel territorio di Castellone sono compresi quelli del Vico Pennese, di Gemmeto e le due ville di Cevanarum. Nel cartulario riportato nella Cronaca di Casauria, si riportano i territori, dal placito Pennese del 981, di Bectorrita ossia Torre de' Passeri nel placito del 981, poi i casali di Ragiano, Pantano e Colle, uniti ai castelli di Olivola, Colle e Rocca de Soti, mentre Casalecclo e San Martino fanno parte direttamente di Castellone. Alti 7 documenti mostrano Teczanico dentro Castellone, con 20 moggi di terra di pertinenza della chiesa di San Felice.

Il casale di Cervarano era compreso tra due insediamenti villici, risalenti all'epoca tardo imperiale del IV secolo, il casale di Gemmetum era a vocazione rurale e transumante, e si snoda ad ovest verso il castello triangolare di Castellone (oggi Palazzo De Petris), posto sul vertice più alto dello sperone roccioso. Con il privilegio di Ottone I di Sassonia, Castellone si popolò con l'ampliamento della rocca e la costruzione di chiese. Nel 982 Tresidio di origine franca, figlio di Remenolfo, cedette all'abate Adamo di Casauria la terza porzione dei suoi beni situati in Carufano, in Opesclo in Teczanico e Cerbarano e Ozano, condivisa con Pescosansonesco.[15]

Dai Normanni al Trecento

Nel 1057 il conte Palommo donò al monastero di Casauria il Vico di Prata, e si confermano i beni di Olivola e Rocca de Soti: l'abate Alberico viene riconosciuto signore di questi castelli in vista dell'occupazione normanna e della costituzione della Contea di Manoppello con Ugo Malmozzetto. Tali domini di Castiglione sono visibili anche nel Catalogus baronum di Ruggero II di Sicilia. Nel 1111 si ha il frazionamento del territorio normanno, la testimonianza del centrismo dei castelli nei vari borghi si ha dal loro restauro, e dalla loro sempre più vasta fortificazione secondo le tecniche belliche d'epoca. Il castello assunse un aspetto gotico, anche se il portale d'ingresso del Palazzo De Petris è neogotico, ispirato a quello di un tempo.

Sotto l'abate Leonate di Casauria, che riqualificò architettonicamente e politicamente il monastero, si riallacciò il rapporto dell'abbazia con i castelli di suo possesso. Durante il governo di Federico II di Svevia, l'abbazia di Casauria mantenne i privilegi, a patto che venisse riconosciuta l'autorità imperiale, nel 1240 il governo della valle della Pescara è affidato a Federico d'Antiochia, figliastro di Federico II, le terre di Picciano e Loreto Aprutino[16], Castiglione era sotto il governo dei discendenti di Gualtiero Gentile, non inserito nella Contea di Loreto, il castello era ben affermato dal punto di vista strategico. Nel 1222 venne distrutta Celano per ribellione del conte Tommaso dei Marsi a Federico II, insieme a Città Sant'Angelo nel 1239 per ribellione del conte Berardo II, ne risentì l'abbazia di Casauria perché lì possedeva delle proprietà.

Nel 1273 Carlo I d'Angiò suddivise il Giustizierato d'Abruzzo in due tronconi divisi dalla Pescara, quello Citra e Ultra, Castiglione passò nell'Abruzzo Citra a differenza degli altri feudi dello storico Vico Pennese, insieme a Bussi, Colli filiorum Rainaldi, Ortona cum Carreto (Ortona dei Marsi) e Pesculum Sansoniscum (Pescosansonesco), Corbareum (Corvara), Furca de Pennis (Forca di Penne). Si andò ingrandendo la Contea di Manoppello quando passò dai conti di Palearia agli Orsini Del Balzo. Questi nel 1269 avevano San Valentino, Miglianico, Ripa Teatina, Abbateggio e feudi presso Caramanico. San Valentino nel 1284 risulta feudo di Giovanni di Gianvilla, signore di Rivello, e della moglie Isabella Filangieri, così pure Abbateggio che nello stesso anno passa a Pietro de Rignone; nel 1273 Berardo di Torre è possessore dei feudi di Salle e Andravano presso Cugnoli.

Nel 1293 c'è una concessione in favore dei fratelli Guglielmo e Giovanni di Ponziaco di Castiglione de Penna situato presso l'isola di San Clemente, ossia Castiglione della Pescara, vessata da Matteo de Plessiaco, conte di Manoppello e Tocco. Alla morte di Giovanni, una parte del feudo restò a Guglielmo, al quale succedette Giovanni di Gianvilla con Isabella Filangieri sua consorte. Nel 1324 i registri di San Clemente riportano le chiese di Castiglione, Corvara e Pescosansoneso: in tutto sono 127.

Epoca angioino-aragonese

Un'epigrafe presso il portale dell'ex chiesa di San Francesco mostra la datazione 1345, opera realizzata per volere di Restaino Cantelmo signore di Castiglione, discendente di Jacopo Conte di Popoli, che l'ebbe nel 1269 insieme a Torre de' Passeri. Retsaino sposò Margherita de Corban, vedova di Atenolfo d'Aquino, signore di Alvito nel Lazio, e di Pettorano sul Gizio; gli succedettero Restaino II e III. La politica dei Cantelmo a Castiglione fu propizia per la cittadina, non potendo succedere a l fratello Giacomo nel 1377 per la signoria di Popoli. Nel 1343 ci furono tumulti tra i paesani di Castiglione e quelli di Tocco per la fiera di San Clemente, cui Restaino dovette metter rimedio. Negli anni Settanta del XIII secolo il governo di Castiglioen era sotto i De Plessiac, scacciati poi dai Cantelmo, nel 1381 grazie a loro il feudo di Tocco passò a Guglielmo, conte di Martina, marito di Caterina di Giacomo Cantelmo, nel 1377 i Cantelmo acquistarono il castello di Bussi, realizzando una compattazione territoriale nella Val Pescara, partendo da Popoli e arrivando sino al versante sud-occidentale della Maiella.

Durante la guerra angioino-durazzesca, Castiglione si mantenne invisa a Carlo III di Durazzo, mentre veniva fondato il convento dei Francescani, e rifatta la chiesa madre dell'Assunta; sino al 1439 Castiglione rimase sotto il governo dei Cantelmo, anche durante il 1421, quando venne assediata per la strategicità del luogo da Braccio da Montone, dopo che ricacciò da Campo di Giove il capitano Giacomo Caldora. Dopo la parentesi braccesca, Castiglione passò sotto la famiglia Caldora, nel 1439 citato sotto i beni di Antonio Caldora figlio di Giacomo, che tuttavia lo perse nella metà del secolo per essersi ribellato a Ferrante I d'Aragona. Nicolantonio Cantelmo riprese Castiglione, si sposò con Antonella di Celano nel 1443, e ottenne il titolo da Alfonso I d'Aragona, dalla successione di Nicola nel 1454, i feudi della Contea di Popoli furono del figlio Giovanni dal 1449, insieme a Prezza, Bussi, Raiano.
I contrasti tra questi e il fratello Pier Giampaolo Cantalmo furono causa di un instabile assetto feudale all'interno della contea, a Pier Paolo furono ceduti nel 1471 i terreni di Castiglione e Corvara in cambio di Prezza e Raiano. Dal 1468 secondo i documenti, sino al 1863, l'Università di Castiglione, fu chiamata Castiglione della Pescara.

Dal Cinquecento all'Ottocento

Durante il Vice regno spagnolo, Castiglione continuò sino al XVII secolo a far parte del dominio dei Cantelmo, prima sotto Giamberardino Cantelmo, e poi sotto Giulio Cesare Cantelmo, tuttavia a causa delle tassazioni la contea iniziò a perdere feudi: nel 1579 Bussi fu ceduta ai Pietropaoli, nel 1578 Civitella fu ceduta ad Ettore Ciorla; a fine del secolo (1589) Castiglione fu venduta ai Baroni D'Afflitto, Conti di Loreto Aprutino. Una decina d'anni dopo, nel 1601 Castiglione era sotto il governo dei De Petris, sotto la giurisdizione territoriale della Contea di Loreto, che aveva le terre di Tocco, Ortona dei Marsi, Carrito, Collecorvino, Musellaro, Rosciano, Catignano, Civitella Casanova, Carpineto e Brittoli. A Giuseppe Mattucci di Tocco, nel 1619 successe il figlio Berardino.

Durante il 1683-86 la vallata fu funestata dal brigantaggio, i banditi furono repressi dalle truppe spagnole. Il terremoto di Sulmona del 1706 creò gravi danni al centro di Castiglione, sicché il castello triangolare fu riadattato a dimora gentilizia, nella successiva ricostruzione. Lo stesso si dica per la chiesa di Santa Maria di Castiglione, o dell'Assunta, ricostruita quasi daccapo.

Dell'urbanistica castiglionese nel Settecento, si ha la descrizione di Filippo Fasulo, che si snoda come un serpentone sulla dorsale collinare, con in cima il castello De Petris, appena fuori si trova la cappella della Madonna delle Grazie. Al punto intermedio della strada principale si trova la chiesa dell'Assunta con sei altari più il capolatare, ospitante tre confraternite sotto il titolo del Santissimo Sacramento, inoltre la chiesa di San Francesco, e fuori dalle mura la cappella di San Rocco. Nel 1799 durante l'occupazione francese, anche a Castiglione si ebbero tumulti, con l'uccisione di baroni e nobiluomini, il Palazzo De Petris fu assaltato e saccheggiato. Dopo gli eventi insurrezionali del Risorgimento, Castiglione rimase sotto il governo dei Borbone, anche nel 1848, venne introdotta la Guardia Nazionale capeggiata da Felice De Petris-Fraggianni, che comunicava con la polizia di Penne.

Tuttavia il 2 giugno del 1861 i membri del Decurionato riconobbero con un plebiscito l'unione di Castiglione al Regno d'Italia; nel 1863, mentre si celebravano i processi contro i briganti che saccheggiavano la valle, si decise di cambiare il nome del Comune, privilegiando il territorio storico dell'abbazia di Casauria.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 22 luglio 1987.[17] Lo stemma è uno scudo di rosso, al leone d'argento. Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Abbazia di San Clemente a Casauria
Lo stesso argomento in dettaglio: Abbazia di San Clemente a Casauria.
Abbazia di San Clemente a Casauria

Sul territorio di Castiglione a Casauria sorge l'abbazia di San Clemente a Casauria, uno dei più insigni edifici monastici abruzzesi; nei pressi dell'uscita dal casello autostradale di "Casauria". Il monastero fu costruito sopra un feudo appartenne a Montecassino nell'872, per volere di Ludovico II. Fu rinnovata nelle forme romaniche dell'abate Leonate nel XII secolo, mentre già dal 1181 fu redatto il Chronicon Casauriense riguardo alla storia e alle entrate del monastero stesso. San Clemente per secoli fu il centro politico e religioso della Maiella e della Val Pescara, dominando anche sui borghi locali di fondazione normanna.
La chiesa conserva la facciata romanico-gotica, il cui accesso è preceduto da un portico a tre arcate semi-ogivali. Le colonne degli intermezzi sono finemente lavorate con motivi vegetali. Il portale centrale ha una lunetta in cui sono rappresentate le vicende della costruzione del monastero, con al centro Papa Clemente tra Leonate che offre il modello della chiesa, e Ludovico II. Le imposte bronzee mostrano i castelli esistenti che facevano parte del sistema feudale dell'abbazia. L'interno è a tre navate con arcate semi-ogivali per il rifacimento in epoca gotica. Il presbiterio è rialzato per l'accesso alla cripta. Nella navata centrale si conserva lo splendido ambone rinascimentale della bottega abruzzese di Nicodemo, Roberto e Ruggero (XII secolo), caratterizzato da una cassa finemente lavorata con fiori a petali e lettorini raffiguranti i simboli animali degli Evangelisti. Al fianco dell'ambone c'è il cero pasquale in stile gotico.
II soffitto dell'abbazia è a capriate lignee, mentre la pianta è quella classica a basilica.

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta

Posta nella zona centrale del paese, in via Regina Margherita, la chiesa è addossata nella parete retrostante a un grande edificio; la chiesa risalirebbe al XII secolo nota come "Santa Maria di Castiglione", quando l'abate Oldrio di San Clemente la fece riconsacrare sopra la cappella di San Martino. Dopo il terremoto della Maiella del 1706 fu ricostruita daccapo, l'interno è ad aula unica a croce latina, presenta tre cappelle laterali per lato, lungo il corpo longitudinale, un breve transetto costituito da un vano cupolato affiancato da due strette cappelle, e un'abside quadrata. La cupola affrescata su pennacchi è racchiusa da un tiburio ottagonale e nelle cappelle si trovano altari tardo barocchi, in stucco modellato e dipinto. La chiesa ha una facciata a salienti, nella cui parte centrale si trovano in asse il portale architravato sovrastato dallo stemma civico, l'oculo circolare con la cornice in pietra e un piccolo oculo ovale. Sulla destra si trova la lapide marmorea dei Caduti nella Grande Guerra. Il campanile è a vela, laterale.

La chiesa conserva sul fianco un pregevole portale gotico in pietra concia, con la lunetta decorata da un bassorilievo in terracotta blu, raffigurante la Madonna tra santi. Poco prima, lungo viale Regina Margherita, si trova la chiesetta di San Francesco d'Assisi con annesso ex monastero. La chiesetta ha una facciata triangolare, decorata da un oculo, e dal portale tardo gotico del XV secolo con la cornice a punta di diamante.

Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa della Madonna delle Grazie

In via Roma, poco fuori dal paese, risale al XVI secolo, anche se è stata rifatta quasi daccapo nel XIX secolo: mostra impianto rettangolare con navata unica contratta, fino ad assumere una forma ellittica, con la copertura a calotta ribassata, profilato da una cornice a dentelli. La facciata è a terminazione orizzontale, divisa in due registri da cornicione marcapiano, in basso c'è l'unico portale di ingresso, architravato in pietra, mentre la parte maggiore della facciata è dominata dal rosone a petali centrale.

Architetture civili

Palazzo baronale De Petris-Fraggiani

Nel centro del paese si trova il palazzo de Petris-Fraggiani, dichiarato edificio di interesse storico monumentale nel 1930.[18] Il palazzo è la struttura gentilizia sovrapposta al castello medievale, di cui rimane la torre normanna a triangolo. Del castello rimane anche un arco ogivale di ricostruzione neogotica, che immette al giardino interno, e alcune sale del lato est del pianterreno con le volte a botte. Il palazzo subisce una trasformazione nella metà del XVI secolo, forse per volere di Gentile Orsini. La famiglia realizzò un palazzo completamente nuovo, con giochi prospettici di luci e ombre, vuoti e pieni che saranno ereditati dalla famiglia Della Marra nel XVII secolo per i restauri, viene amplificato il gioco coloristico dell'androne buio in contrapposizione con il luminoso atrio della loggia.
La facciata è decorata alla maniera barocca, si presenta divisa in due parti da un fregio marcapiano decorato con fiori, frutti e putti; la parte bassa è decorata con bugnato aggettante, al centro campeggia l'arco di ingresso fiancheggiato da semicolonne con capitelli compositi.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[19]

Tradizioni e folclore

  • Festa patronale di Sant'Emidio vescovo e San Biagio: si celebra dal 2 al 4 febbraio.

Infrastrutture e trasporti

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 12 giugno 2004 Francesco Chiola Lista civica di centro-sinistra (1995-1999)
Lista civica (1999-2004)
Sindaco [20][21]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Rosario Sabatino Martino Lista civica Sindaco [22]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Gianmarco Alfredo Marsili Lista civica Castiglione che vogliamo Sindaco [23]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Gianluca Chiola Lista civica di centro-sinistra Castiglione che vogliamo Sindaco [24]
27 maggio 2019 in carica Biagio Piero Petrilli Lista civica Crescere insieme Sindaco

Gemellaggi

Castiglione a Casauria è gemellato con:[25]

Note

  1. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019, su elezionistorico.interno.gov.it.
  2. ^ a b Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia, in Il Sole 24 Ore, 27 maggio 2021.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ San Clemènte a Casàuria | Sapere.it, su sapere.it. URL consultato il 30 giugno 2020.
  7. ^ Abbazia di San Clemente a Casauria, su Polo Museale dell’Abruzzo. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2021).
  8. ^ CIL, IX, p. 286.
  9. ^ CIL, IX, n. 3044
  10. ^ C. Mancini, Il pago latino Interpromio stabilito nel territorio sulmonese sul finire della guerra sociale in Estratto dagli Atti dell'Accademia Pontaniana, XXXXI, Napoli, 1901.
  11. ^ Cfr. E. Giammarco, Il dominio longobardo in Abruzzo in "Aprutium", Teramo, 1985, n. 3, p. 14.
  12. ^ Viene definito "Castellone" in Liber instrumentorum seu chronicorum monasterii casauriensis (Codex Parisinus Latinus n. 5411 della Biblioteca Nazionale di Parigi).
  13. ^ L. Feller, Les Abruzzes Médiévales, Roma, 1998, pp. 586-587.
  14. ^ A. Clementi, L'incastellamento negli Abruzzi. Problematiche ed esempi, Colledara, Andromeda Editrice, 1996.
  15. ^ Castiglione a Casauria. Note di storia (PDF).
  16. ^ cfr. T.B. Stoppa, Capitula, privilegia ad statuta Universitatis Terrae Laureti in Aprutio, Giulianova, 1900, p. 18.
  17. ^ Castiglione a Casauria, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21 settembre 2024.
  18. ^ Marialuce Latini, Castiglione a Casauria (PE), il Palazzo de Petris-Fraggiani, in Guida ai Castelli d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2000, p. 116, ISBN 88-85854-87-7.
  19. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  20. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  21. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  22. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it.
  23. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.gov.it.
  24. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it.
  25. ^ Chi Siamo, su abruzzohamilton.ca, Federazione Abruzzese di Hamilton e Distretto. URL consultato il 1º luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).

Bibliografia

Altri progetti

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Multi-country military organization Countries involved with the ABCANZ program. ABCANZ Armies (formally, the American, British, Canadian, Australian, and New Zealand Armies' Program) is a program aimed at optimizing interoperability and standardization of training and equipment between the armies of Australia, Canada, New Zealand, the United Kingdom, and the United States, plus the United States Marine Corps and the Royal Marines. Established in 1947 as a means to capitalize on close cooperat...

 

 

This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Beatmania European video game – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (March 2024) (Learn how and when to remove this template message)2000 video gameBeatmaniaCover artDeveloper(s)KonamiPublisher(s)KonamiPlatform(s)PlayStationReleaseEU: June 2000Genr...

 

 

Jug band des Cannon's Jug Stompers. Le skiffle est un genre de musique folklorique, d'influence jazz, country et blues. Il a pour particularité d'incorporer des instruments bricolés à partir d'accessoires domestiques : planche à laver (washboard) faisant office de batterie, basse à une corde faisant résonner un baquet à lessive ou une caisse à thé (tea-chest bass), kazoos, violons taillés dans des boîtes à cigares, peignes frottant contre du papier... La base harmonique utili...

Ungersheimcomune Ungersheim – VedutaChiesa di San Michele LocalizzazioneStato Francia RegioneGrand Est Dipartimento Alto Reno ArrondissementGuebwiller CantoneWittenheim AmministrazioneSindacoJean-Claude Mensch TerritorioCoordinate47°53′N 7°19′E / 47.883333°N 7.316667°E47.883333; 7.316667 (Ungersheim)Coordinate: 47°53′N 7°19′E / 47.883333°N 7.316667°E47.883333; 7.316667 (Ungersheim) Superficie13,49 km² Abitanti2 422[1&#...

 

 

Japanese light novel series The Demon Sword Master of Excalibur AcademyFirst light novel volume cover聖剣学院の魔剣使い(Seiken Gakuin no Makentsukai) Light novelWritten byYū ShimizuIllustrated byAsagi TōsakaPublished byMedia FactoryEnglish publisherNA: Yen PressImprintMF Bunko JDemographicMaleOriginal runMay 25, 2019 – presentVolumes15 MangaWritten byYū ShimizuIllustrated byAsuka KeigenPublished byKadokawa ShotenEnglish publisherNA: Yen PressMagazin...

 

 

Head of state and government of Uruguay This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: President of Uruguay – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (July 2019) (Learn how and when to remove this message) For a list, see List of presidents of Uruguay. President of theOriental Republic of UruguayPreside...

Chinese martial artist (1926–2020) In this Chinese name, the family name is Yang. Yang Zhenduo杨振铎Yang Zhenduo performing Golden Rooster Stands On One Leg (右金鸡独立)Born1926Beijing, ChinaDied7 November 2020 (aged 94)[1]StyleYang-style tai chiNotable studentsYang JunWebsiteInternational Yang Family Tai Chi Chuan Association Yang ZhenduoTraditional Chinese楊振鐸Simplified Chinese杨振铎TranscriptionsStandard MandarinHanyu PinyinYáng Zhènduó Part of a seri...

 

 

Philippe VRaja SpanyolBerkuasa1 Nopember 1700 – 14 Januari 1724(23 tahun, 74 hari)PendahuluCharles IIPenerusLouis IRaja SpanyolBerkuasa6 September 1724 - 9 Juli 1746(21 tahun, 306 hari)PendahuluLouis IPenerusFerdinand VIInformasi pribadiPemakamanLa Granja de San IldefonsoWangsaWangsa BourbonAyahLouis, Dauphin dari PrancisIbuMaria Anna Victoria dari BayernPasanganMaria Luisa dari SavoyElisabeth FarneseAnakRincianLouis I dari SpanyolFerdinand VI dari SpanyolCharles III dar...

 

 

  「伊斯兰国家」重定向至此。關於一种政权形式,請見「伊斯兰国 (政权形式)」。 此條目需要补充更多来源。 (2019年2月22日)请协助補充多方面可靠来源以改善这篇条目,无法查证的内容可能會因為异议提出而被移除。致使用者:请搜索一下条目的标题(来源搜索:穆斯林世界 — 网页、新闻、书籍、学术、图像),以检查网络上是否存在该主题的更多可靠来源(...

Cell-mediated killing of other cells mediated by antibodiesAntibody-dependent cellular cytotoxicity Antibody-dependent cellular cytotoxicity (ADCC), also referred to as antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity, is a mechanism of cell-mediated immune defense whereby an effector cell of the immune system kills a target cell, whose membrane-surface antigens have been bound by specific antibodies.[1] It is one of the mechanisms through which antibodies, as part of the humoral immune ...

 

 

PonPonPonSingel oleh Kyary Pamyu Pamyudari album Moshi Moshi HarajukuDirilisJuly 20, 2011FormatDigital downloadDirekam2011GenreJ-pop,dance-popDurasi4:30LabelWarner Music JapanPenciptaYasutaka Nakata UU Khoo yang tak yg hdd es f rd lgmwmsdfffx MB xnxvdndkdbdmxbnxbxjxhjjfvckcg UG di go go goProduserYasutaka Nakata PonPonPon adalah debut major label penyanyi Jepang Kyary Pamyu Pamyu. Lagu ini kemudian ditampilkan sebagai lagu utama dalam rilisan EP (Extended Play), Moshi Moshi Harajuku, dan albu...

 

 

Bola basket pada Olimpiade Musim Panas 2008LokasiStadion Dalam Ruangan WukesongBeijingTanggal9–24 Agustus 2008Jumlah disiplin2Peserta287 dari 19 negara← 20042012 → Bola basket pada Olimpiade Musim Panas 2008 adalah pelaksanaan cabang olahraga bola basket pada penyelenggaraan Olimpiade Musim Panas 2008. Kompetisi pada cabang olahraga ini berlangsung di Stadion Dalam Ruangan Wukesong, Beijing. Edisi ini menandingkan 2 nomor, yakni putra dan putri. 287 atle...

See also: Scholar-official Historical term for bureaucrat scholars in China, Korea, and Vietnam MandarinThree Ming Dynasty mandarins of varying ranks.Chinese nameChinese官TranscriptionsStandard MandarinHanyu PinyinguānBopomofoㄍㄨㄢWade–Gileskuan1IPA[kwán]Yue: CantoneseYale RomanizationgūnJyutpinggun1IPA[kuːn˥]Southern MinHokkien POJkuaⁿ / kuanTâi-lôkuann / kuanVietnamese nameVietnamese alphabetquan quan lạiChữ Hán官 官吏Korean nameHangul관Hanja官TranscriptionsRe...

 

 

This article is part of a series on thePolitics ofMalaysia Head of State Yang di-Pertuan Agong Ibrahim Iskandar Conference of Rulers Legislature Parliament of Malaysia 15th Parliament Senate (Dewan Negara) President Wan Junaidi Tuanku Jaafar House of Representatives (Dewan Rakyat) Speaker Johari Abdul Leader of the Government Anwar Ibrahim Leader of the Opposition Hamzah Zainudin Executive Cabinet Prime Minister Anwar Ibrahim Civil service (agencies) Chief Secretary Mohd. Zuki Ali Judiciary F...