L'edificio è raggiungibile dalla High Street, la via principale della cittadina.[4]
Il castello è circondato da giardini a terrazzi che offrono vedute panoramiche del parco nazionale dell'Exmoor.[3] L'unica parte originale del XIII secolo è rappresentata dall'ingresso[1][3][4], mentre gli interni sono arredati con mobili in stile Tudor.[3]
Storia
Originariamente la collina in cui sorge il castello, fu dotata di fortificazioni nel XII secolo da parte del normanno William de Mohum e in seguito dal figlio di quest'ultimo, che si chiamava a sua volta William.[1]
Le origini del castello attuale risalgono però alla fine del XIII secolo, quando Reynald II de Mohum fece costruire le corti in pietra tuttora visibili.[1]
Con la scomparsa della discendenza maschile in linea retta dei Mohum, il castello passò nel 1376 nelle mani di Elizabeth Luttrell.[2]
In seguito, nel 1420, Sir Hugh Luttrell fece costruire l'ingresso.[1]
A partire dal 1571, l'architetto William Arnold venne incaricato da George Luttrell si trasformare l'antica fortezza in una lussuosa residenza.[1] I costi dei lavori di ristrutturazione ammontarono a circa 1.200 sterline.[1]
Nel corso della guerra civile inglese, l'edificio fu occupato dalle truppe parlamentari, ma fu in seguito conquistato dalle truppe reali.[1][2]
Nel 1680, Francis e Mary Luttrell fecero aggiungere dei pannelli alle scalinate.[1]
Tra il 1868 e il 1872, l'architetto Anthony Salvin trasformò l'edificio in una residenza di campagna[1], aggiungendovi il soggiorno visibile tuttora[4]. I costi di questi lavori ammontarono a circa 20.000 sterline.[1]
Leggende
Secondo la leggenda, il castello sarebbe abitato dal fantasma di un'anziana donna vissuta nel XVII secolo.[2]
Note
^abcdefghijklmno(EN) Ross, David, Dunster Castle, su britainexpress.com, Britain Express. URL consultato il 10 maggio 2016.
^abcdef(EN) Dunster Castle, su haunted-britain.com, Britain Express. URL consultato il 10 maggio 2016.
^abcdeA.A.V.V., Inghilterra, Lonely Planet, Victoria - EDT, Torino, 2007, p. 322
^abcdeA.A.V.V., Key Guide - Gran Bretagna, Touring Club Italiano, 2007, p. 78