Carlos Saura

Carlos Saura nel 2018.

Carlos Saura Atarés (Huesca, 4 gennaio 1932Madrid, 10 febbraio 2023[1]) è stato un regista spagnolo. In una intervista rilasciata nel 1980 al quotidiano spagnolo El Pais, Stanley Kubrick dichiarò il suo grande apprezzamento nei confronti di Carlos Saura, che definì “un regista di grande splendore che usa meravigliosamente i suoi attori.”

Biografia

Nacque nel 1932 in Aragona. Dopo un'infanzia trascorsa tra Cuenca (alla quale nel 1958 dedicherà un documentario), Barcellona e Valencia, si trasferì alla fine della guerra civile a Madrid, dove completò gli studi superiori.

Appassionato di fotografia, a 18 anni espose i suoi primi lavori in una mostra collettiva ed entra nel mondo dell'arte di avanguardia assieme al fratello Antonio, pittore professionista. Nel 1952 si iscrisse a una scuola sperimentale di cinematografia e si diplomò quattro anni dopo in regia presentando come saggio finale il documentario Il pomeriggio della domenica. Dal 1957 al 1965 rimase nello stesso istituto lavorando come docente, e realizzò alcuni cortometraggi tra cui uno dedicato l fratello pittore.

Il suo primo film a soggetto risale al 1960. Si trattava di I monelli, un film su un gruppo di ragazzi "sbandati" della periferia madrilena, uno dei quali sogna di uscire dallo squallore diventando torero. Girato in esterni con camera a mano, si ispirava ai modelli del neorealismo italiano e del cinéma vérité francese. La pellicola partecipò al Festival di Cannes 1960 dove ottenne un buon successo di critica ma, per superare il visto di censura, dovette subire pesanti tagli e giunse nelle sale spagnole solo due anni dopo.

Nel 1963 Saura realizzò I cavalieri della vendetta, film in costume ambientato nell'ottocento e intanto, insieme ad altri registi del nuevo cine spagnolo, si adoperò per far tornare in patria Luis Buñuel. Del 1965 è La caccia, che inaugurò la sua collaborazione con l'amico produttore Elias Querejeta. Questa collaborazione rimase stabile per quasi tutti i film successivi del regista e si basò su un rapporto di fiducia grazie al quale il regista si garantì una piena libertà di espressione.

Il secondo incontro decisivo nel percorso artistico di Saura fu quello con Geraldine Chaplin, che diventò in seguito la musa e la protagonista di molti suoi film, a partire da Frappé alla menta (1967), che vinse al Festival di Berlino l'Orso d'argento nel 1968 e, di seguito, Lo stress è tre, tre (1968), La tana (1969), Anna e i lupi (1972). Il rapporto artistico diventò anche una lunga relazione sentimentale, da cui nel 1974 nascerà uno dei sette figli del regista.

Il sodalizio artistico con la figlia del grande Charlie Chaplin continuò con Cría cuervos, che nel 1976 vinse a Cannes il premio speciale della giuria, con Elisa, vita mia (1977), Gli occhi bendati (1978) e Mamà compie 100 anni (1979).

Nel 1981, con In fretta in fretta vinse al Festival di Berlino un contestatissimo Orso d'Oro.

Dedicati alla danza sono i film Bodas de sangre - Nozze di sangue (1981), Carmen Story (1983), L'amore stregone (1986), Flamenco (1995) e Tango (1998). Dedicato invece alle Olimpiadi disputate a Barcellona nel 1992, è Marathon, documentario ufficiale dei giochi.

Tre film di Carlos Saura hanno ricevuto una nomination all'Oscar al miglior film straniero: Mamà compie 100 anni nel 1980, Carmen Story nel 1984, e Tango nel 1999, ma nessuno di essi ha vinto la statuetta.

Carlos Saura è morto novantunenne il 10 febbraio 2023 a Madrid, a causa di un'insufficienza respiratoria.[2]

Filmografia

Riconoscimenti

Candidatura all'Orso d'oro per La caccia
Candidatura all'Orso d'oro per Frappé alla menta
  • Cinema Writers Circle Awards
    • 1968 – Migliore sceneggiatura per Frappé alla menta (condiviso con Rafael Azcona e Angelino Fons)
    • 1970 – Miglior regista per La tana
    • 1977 – Miglior regista per Cría cuervos
    • 1978 – Miglior regista per Elisa, vita mia
    • 1979 – Migliore sceneggiatura per Gli occhi bendati
    • 1984 – Miglior regista per Carmen Story
    • 2005 – Candidatura per il miglior regista per El séptimo día
    • 2016 – Candidatura per il miglior documentario per Jota, de Saura
Candidatura al Grand Prix des Amériques per Pajarico
  • 1999 – Miglior contributo artistico per Goya
Premio della giuria ecumenica per Goya
Candidatura al Grand Prix des Amériques per Goya
Candidatura al premio del pubblico per Goya
  • 2002 – Miglior contributo artistico per Salomé
Candidatura al Grand Prix des Amériques per Salomé
  • 2004 – Miglior regista per El séptimo día
Candidatura al Grand Prix des Amériques per El séptimo día
  • Chicago International Film Festival
    • 1974 – Candidatura al Gold Hugo per il miglior lungometraggio per La cugina Angelica
    • 1979 – Candidatura al Gold Hugo per il miglior lungometraggio per Mamà compie 100 anni
    • 1981 – Candidatura al Gold Hugo per il miglior lungometraggio per Bodas de sangre – Nozze di sangue
    • 1983 – Candidatura al Gold Hugo per il miglior lungometraggio per In fretta in fretta
  • Sant Jordi Awards
    • 1967 – Miglior film per La caccia
    • 1968 – Miglior film per Frappé alla menta
    • 1972 – Miglior film per Il giardino delle delizie
    • 1975 – Miglior film per La cugina Angelica
    • 1976 – Candidatura per il miglior film per Cría cuervos
    • 2000 – Miglior film per Goya
Migliore sceneggiatura non originale per ¡Ay, Carmela! (condiviso con Rafael Azcona)
  • 2005 – Candidatura per il miglior regista per El séptimo día
  • 2006 – Candidatura per il miglior documentario per Iberia
  • 2008 – Candidatura per il miglior documentario per Fados
  • Camerimage
    • 1998 – Premio per la speciale sensibilità visiva nella regia
Premio speciale del presidente del Polish Film State Institute per Tango
  • 2009 – Premio per la collaborazione regista-direttore della fotografia (con Vittorio Storaro)
  • Premio José María Forqué
    • 2017 – Candidatura per il miglior documentario per Jota, de Saura
    • 2018 – Medaglia d'oro EGEDA
  • Academia de las Artes y Ciencias Cinematográficas de la Argentina
    • 2009 – Candidatura per il miglior film straniero per Fados
    • 2015 – Candidatura per il miglior documentario per Zonda: folclore argentino
Candidatura per il miglior film per Buñuel e la tavola di re Salomone
  • Syndicat français de la critique de cinéma et des films de télévision
    • 1977 – Miglior film straniero per Cría cuervos
  • Premios ACE
    • 1978 – Miglior regista per Cría cuervos
  • Premio ADIRCAE
    • 1991 – Miglior film per ¡Ay, Carmela!
Miglior regista per ¡Ay, Carmela!
  • Nantes Spanish Film Festival
    • 1999 – Premio Jules Verne per Pajarico
  • Barcelona Film Awards
    • 2007 – Premio internazionale
  • Mumbai International Film Festival
    • 2008 – Premio alla carriera
  • Premios Feroz
    • 2015 – Premio alla carriera
  • Festival de Cine de L'Alfàs del Pi
    • 2002 – Faro de Plata alla carriera
  • Los Angeles Latino International Film Festival
    • 1999 – Premio alla carriera
  • Miami International Film Festival
    • 2016 – Candidatura al Gran premio della giuria per Zonda: folclore argentino
  • Premio YoGa
    • 2002 – Peggior regista spagnolo per Buñuel e la tavola di re Salomone

Note

  1. ^ Addio a Carlos Saura, pittore con la cinepresa, su ansa.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  2. ^ Morto Carlos Saura, uno dei più grandi registi spagnoli, su repubblica.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.

Bibliografia

  • AA. VV. Carlos Saura, Materiali del Circuito Cinema, Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia. Fascicolo 34 - maggio 1984.

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Collegamenti esterni

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