Donò alla diocesi il "tesoro di San Bassiano", in seguito trafugato da Napoleone, di cui resta un ostensorioambrosiano, il baldacchino, ed alcuni corali miniati. Il suo breviario, superbamente miniato da Francesco da Castello, fu donato al capitolo della cattedrale di Lodi ed è oggi custodito presso la sala dei Filippini della Biblioteca laudense, nel complesso dedicato a San Filippo Neri, poco lontano dal duomo.