Le caratteristiche tecniche più importanti delle varie serie della Lancia Aprilia
Berlina prima serie (mod. 238)
Periodo di produzione: dal 24 febbraio 1937 al 17 agosto 1939
Modelli:
tipo 238, berlina 4 porte, 5 posti
Motore: tipo 97
Numerazione progressiva: da 1 a 10.354
Numerazione del telaio: da 238-1001 a 238-11387
Unità prodotte: 10.354
Caratteristiche principali: motore anteriore a 4 cilindri a V di 1351,74 cm³, potenza 47-48 hp a 4.000 giri, valvole in testa; carrozzeria berlina (4 porte, 4 luci, 5 posti), scocca portante, sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti; trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;dimensioni e peso: passo cm 275, lunghezza cm 395,5, larcghezza cm 147 (cm 150 le versioni con le pedane), peso in ordine di marcia 880 kg (895 kg la versione "lusso"; velocità max 125 km/h)
Il 24 febbraio 1937 esce dalla fabbrica la prima berlina Aprilia, sprovvista di pedane (predellini), con volante nero a tre razze e strumentazione a quattro strumenti circolari a fondo nero. Le ruote sono del tipo a disco, piene, in acciaio (con piccole razze coprimozzo) con cerchio da 140 x 40. La gamma di colori prevista è: grigio, blu, nero, amaranto, verde. Gli interni sono nel classico e famoso panno Lancia (grigio o beige). Il bagagliaio (accessibile dall'esterno) può contenere una ruota di scorta e due valigie o due ruote e una valigia.
Dal mese di agosto di quello stesso 1937, alla versione "standard" (che oggi definiremmo "base") si affianca la versione "Lusso", che si distingue per avere le pedane (la larghezza totale passa da 147,0 cm a 150,0 cm) e per migliori finiture (selleria in pelle marrone o rossa, bordo cromato del cruscotto, aggiunta del posacenere e appoggiabraccia posteriore, ecc.). Questa versione, dopo un avvio stentato, ha un bel successo di vendite: nel solo 1937, su 3.831 Aprilia costruite (in 12 mesi) ben 700 sono del tipo "Lusso" (in soli 4-5 mesi).
Dall'agosto/settembre 1938 (dal numero di costruzione 6600) anche la versione "standard" viene munita delle pedane laterali (la larghezza della vettura aumenta leggermente, da cm 147,0 a cm 150,0); inoltre: vengono montate ruote Fergat tipo "Littoria" e, conseguentemente, di gomme da 165x400; variano leggermente i valori delle carreggiate.
Dal settembre 1938 (dalla vettura con motore n. 7701) le bielle in duralluminio (duralite) sono montate su bronzine di metallo bianco antifrizione.
Nel 1938/39: (imprecisata la numerazione da cui iniziano le modifiche): nella "Lusso" viene modificata la mascherina della calandra; viene anche modificato il cruscotto, che ora è bianco con unico quadro rettangolare (ed ha i bordi superiori ed inferiori ad arco racchiudente 4 strumenti quadri con fondo grigio e bianco)
Nei tre anni scarsi di produzione della "prima serie", si sono registrate parecchie modifiche agli ammortizzatori (a frizione) delle sospensioni posteriori; in sintesi: inizialmente essi erano del tipo "a secco", poi si ebbe un secondo tipo "lubrificato", cui seguì un tipo "lubrificato con comando idraulico a bassa pressione"; infine, a partire dalla vettura n. 8758 (inizio 1939) il comando idraulicio fu trasformato in "alta pressione"
Caratteristiche tecniche Lancia Aprilia prima serie berlina (mod. 238)
tipo "97"; anteriore, longitudinale, monoblocco; blocco cilindri in alluminio con canne in ghisa dura riportate; testa cilindri fusa in ghisa, chiusa superiormente da un coperchio di alluminio (condotti d'aspirazione posizionati sul lato destro del motore, condotti di scarico posizionati sul lato sinistro: la testata è dunque del tipo "a flussi incrociati"); camere di scoppio emisferiche con candele (ricoperte da isolatori) in posizione centrale; albero motore in acciaio temperato su 3 supporti; pistoni in lega d'alluminio; bielle in duralluminio (Duralite) (senza supporti sino al settembre 1938, cioè sino al motore 97-7700; dal settembre del 1938, cioè dal motore 97-7701 le bielle sono montate su bronzine di metallo bianco antifrizione); il blocco motore-cambio è fissato alla scocca tramite due piccole balestre per lato
valvole in testa, inclinate (mantenenti un angolo di 45° tra loro) azionate da bilancieri e puntalini; un albero a camme in testa, centrale, comandato da una catena silenziosa con tenditore automatico
forzata, con pompa ad ingranaggi; filtro a lamelle con pulizia automatica; capacità coppa dell'olio 4 kg
Raffreddamento
ad acqua, a circolazione forzata con pompa centrifuga; temperatura dell'acqua controllata da dispositivo a persiane mobili comandato automaticamente da termostato (le persiane restano chiuse finché la temperatura non raggiunge i 70° circa, dopodiché cominciano ad aprirsi); radiatore a tubi ed alette; capacità circuito (radiatore e motore) 7,0 litri; ventilatore ausiliario.
Accensione
a spinterogeno Marelli (anticipo 10°, anticipo automatico 33°); ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele MABO tipo W 175 T3
Alimentazione
carburatore invertito Zenith 32 VIM a monocorpo, con dispositivo d'avviamento; pompa meccanica AC a membrana
trazione sulle ruote posteriori; albero di trasmissione tubolare in due tronchi, con tre giunti flessibili a disco; il giunto centrale è sostenuto da un supporto, fissato elasticamente alla scocca, munito di cuscinetto a rulli; differenziale a pignoni conici.
cambio in blocco col motore, a 4 rapporti + retromarcia; II, III e IV silenziose; rapporti: I=3,516:1;II=2,206:1;III=1,488:1;IV=1:1;RM=3,516:1; leva di comando centrale
Rapporto al ponte
rapporto finale di riduzione, con coppia conica Gleason Hypoid 10/41(4,10:1)
Scocca
portante in lamiera d'acciaio, a piano inferiore completamente liscio;
a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale (sistema Lancia) con molle ad elica cilindriche ed ammortizzatori idraulici (lubrificazione foderi tramite oliatori esterni)
Sospensioni post.
a ruote indipendenti, a mezzo di sistema brevettato composto da una molla a balestra trasversale che appoggia su due bracci mobili e che sostiene il peso statico della vettura, e di due barre di torsione applicate ai bracci mobili che assorbono le differenze di carico; ammortizzatori Siata, modificati in corso di produzione (1º tipo=a frizione, a secco; 2º tipo=a frizione, lubrificati; 3º tipo=a frizione, con comando idraulico a bassa pressione; 4º tipo - a partire dai primi mesi del 1939 e cioè dalla vettura 8758 - con comando idraulico ad alta pressione)
freno idraulico tipo Lockheed a pedale agente sulle 4 ruote, con ganasce ad espansione; freno a mano agente sui tamburi delle ruote posteriori; i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati sugli alberi laterali all'uscita dal gruppo differenziale
Sterzo
a settore elicoidale e vite senza fine; barre d'accoppiamento e di comando montate su articolazioni Silent-block; guida a destra; diametro di sterzata m 10,00; 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa (da tutto a destra a tutto a sinistra)
Ruote
a disco, piene, in acciaio (con piccole razze coprimozzo) con cerchio da 140 x 40; dalla vettura n. 6600 (agosto/settembre 1938) le ruote sono del tipo Fergat "Littoria" da 165 x 400
misure 14x40 (140X40 per l'estero) con pressioni gonfiaggio di 1,60 kg/cm² anteriormente e 1,75 kg/cm² posteriormente; dalla vettura n. 6600 (agosto/settembre 1938) le misure sono: 165 x 400 (pressioni gonfiaggio di 1,20/1,40 kg/cm² anteriormente e 1,40/1,60 kg/cm² posteriormente)
Passo
275,0 cm
Altezza minima da terra
19,0 cm (con vettura carica)
Carreggiate anter-poster
126,0 cm -126,0 cm; dalla vettura n. 6600 (agosto/settembre 1938) i valori diventano di 126,2 cm e 128,7 cm rispettivamente
Lunghezza x larghezza x altezza
vettura (berlina) 395,5 cm x 147,0 cm x 145,5 cm (altezza misurata con vettura carica) oppure cm 153,0 (altezza misurata con vettura scarica); da notare che per la versione "Lusso" la larghezza della vettura è di cm 150,0 anziché 147,0 cm; lo stesso piccolo incremento della larghezza si ha anche nella versione "standard", a partire dalla vettura n. 6600 (agosto/settembre 1938).
Carrozzeria
berlina 4 porte, 5 posti; dall'agosto 1937, alla versione "standard" si aggiunge la versione "Lusso" (munita - tra l'altro - delle pedane laterali); dalla vettura n. 6600 (agosto/settembre 1938) anche la versione "standard" è munita delle pedane laterali
Peso a vuoto
in ordine di marcia e con una ruota di scorta, 880 kg la berlina (la versione "Lusso" 895 kg)
oltre 125 km/h; velocità massime (km/h) nelle varie marce: : I=36, II=57, III=85
Pendenze massime superabili
a pieno carico: in prima marcia=26%; in II=16%; in III= 10%; in IV=5%
Consumo
medio, circa 10 litri ogni 100 km
Tassa di circolazione
Potenza fiscale in Italia 15 CV; bollo di circolazione, nel dopoguerra:
nel 1948=Lire 6.000
nel 1949=Lire 18.000
nel 1952=Lire 21.000
nel 1955=Lire 31.500
Prezzo in Italia
al debutto, nel 1937: Lire 26.600
Prezzo in Francia
nel settembre 1937: Franchi Francesi 45.500 (modello "Ardennes", montato in Francia)
Prezzo in Gran Bretagna
nel giugno 1937: Lire Sterline 298
Autotelaio prima serie (mod. 239)
Periodo di produzione: dal marzo 1937 all'agosto 1939
Modelli:
tipo 239, autotelaio per carrozzieri
Motore: tipo 97
Numerazione progressiva: da 1 a 4350
Numerazione del telaio: da 239-1001 a 239-5351
Unità prodotte: 4350
Caratteristiche principali: motore anteriore a 4 cilindri a V di 1351,74 cm³, potenza 47-48 hp a 4.000 giri, valvole in testa; autotelaio scatolato, sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;dimensioni e peso: passo 285 cm, peso 650 kg (con ruota di scorta);velocità max 110–120 km/h a seconda del tipo di carrozzeria montata.
Nel marzo 1937, parallelamente al lancio della berlina, viene iniziata la produzione dell'autotelaio per i carrozzieri.
Le caratteristiche tecniche sono identiche a quelle della berlina, tranne (com'è ovvio) che per la conformazione del telaio -che qui è a struttura piana scatolare -per l'incremento del passo (cm 285,0 invece di 275,0) e per l'adozione di un rapporto al ponte più "corto", in previsione del montaggio di carrozzerie più pesanti della berlina di serie. Naturalmente la velocità massima raggiungibile è inferiore (a causa del rapporto più corto e del presumibile peso più elevato).
Per il resto, le successive modifiche tecniche subite dalla berlina sono estese anche all'autotelaio (dall'esemplare n. 2421: variazione carreggiate, adozione ruote Fergat e gomme 165 x 400). Dal settembre 1938 (dagli esemplari con numero di motore superiore a 7700) nel motore, le bielle in duralluminio (duralite) sono montate su bronzine di metallo bianco antifrizione.
Nei tre anni scarsi di produzione di autotelai "prima serie", si sono registrate le medesime modifiche agli ammortizzatori (a frizione) delle sospensioni posteriori già descritti a proposito della berlina di serie; in sintesi: inizialmente essi sono del tipo "a secco", poi si ha un secondo tipo "lubrificato", cui segue un tipo "lubrificato con comando idraulico a bassa pressione"; infine, a partire dall'esemplare n. 3343 (primi mesi 1939) il comando idraulicio è trasformato in "alta pressione"
Caratteristiche tecniche Lancia Aprilia prima serie autotelaio (mod. 239)
tipo "97"; anteriore, longitudinale, monoblocco; blocco cilindri in alluminio con canne in ghisa dura riportate; testa cilindri fusa in ghisa, chiusa superiormente da un coperchio di alluminio (condotti d'aspirazione posizionati sul lato destro del motore, condotti di scarico posizionati sul lato sinistro: la testata è dunque del tipo "a flussi incrociati"); camere di scoppio emisferiche con candele (ricoperte da isolatori) in posizione centrale; albero motore in acciaio temperato su 3 supporti; pistoni in lega d'alluminio; bielle in duralluminio (Duralite) (senza supporti sino al settembre 1938, cioè sino al motore 97-7700; dal settembre del 1938, cioè dal motore 97-7701 le bielle sono montate su bronzine di metallo bianco antifrizione); il blocco motore-cambio è fissato alla scocca tramite due piccole balestre per lato
valvole in testa, inclinate (mantenenti un angolo di 45° tra loro) azionate da bilancieri e puntalini; un albero a camme in testa, centrale, comandato da una catena silenziosa con tenditore automatico
forzata, con pompa ad ingranaggi; filtro a lamelle con pulizia automatica; capacità coppa dell'olio 4 kg
Raffreddamento
ad acqua, a circolazione forzata con pompa centrifuga; temperatura dell'acqua controllata da dispositivo a persiane mobili comandato automaticamente da termostato (le persiane restano chiuse finché la temperatura non raggiunge i 70° circa, dopodiché cominciano ad aprirsi); radiatore a tubi ed alette; capacità circuito (radiatore e motore) 7,0 litri; ventilatore ausiliario.
Accensione
a spinterogeno Marelli (anticipo 10°, anticipo automatico 33°); ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele MABO tipo W 175 T3
Alimentazione
carburatore invertito Zenith 32 VIM a monocorpo, con dispositivo d'avviamento; pompa meccanica AC a membrana
trazione sulle ruote posteriori; albero di trasmissione tubolare in due tronchi, con tre giunti flessibili a disco; il giunto centrale è sostenuto da un supporto, fissato elasticamente alla scocca, munito di cuscinetto a rulli; differenziale a pignoni conici.
cambio in blocco col motore, a 4 rapporti + retromarcia; II, III e IV silenziose; rapporti: I=3,516:1;II=2,206:1;III=1,488:1;IV=1:1;RM=3,516:1; leva di comando centrale
Rapporto al ponte
rapporto finale di riduzione, con coppia conica Gleason Hypoid 9/41(4,556:1)
a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale (sistema Lancia) con molle ad elica cilindriche ed ammortizzatori idraulici (lubrificazione foderi tramite oliatori esterni)
Sospensioni post.
a ruote indipendenti, a mezzo di sistema brevettato composto da una molla a balestra trasversale che appoggia su due bracci mobili e che sostiene il peso statico della vettura, e di due barre di torsione applicate ai bracci mobili che assorbono le differenze di carico; ammortizzatori Siata, modificati in corso di produzione (1º tipo=a frizione, a secco; 2º tipo=a frizione, lubrificati; 3º tipo=a frizione, con comando idraulico a bassa pressione; 4º tipo - a partire dai primi mesi del '39 e cioè dall'esemplare n. 3343 - con comando idraulico ad alta pressione)
freno idraulico tipo Lockheed a pedale agente sulle 4 ruote, con ganasce ad espansione; freno a mano agente sui tamburi delle ruote posteriori; i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati sugli alberi laterali all'uscita dal gruppo differenziale
Sterzo
a settore elicoidale e vite senza fine; barre d'accoppiamento e di comando montate su articolazioni Silent-block; guida a destra; 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa (da tutto a destra a tutto a sinistra)
Ruote
a disco, piene, in acciaio (con piccole razze coprimozzo) con cerchio da 140 x 40; dall'esemplare n. 2421 (agosto 1938) le ruote sono del tipo Fergat "Littoria" da 165 x 400
misure 14x40 con pressioni gonfiaggio di 1,80 kg/cm² anteriormente e 2,00 kg/cm² posteriormente; dall'esemplare n. 2421 (agosto 1938) le misure sono: 165 x 400
Passo
cm 285,0
Altezza minima da terra
cm 19,0
Carreggiate anter-poster
cm 126,0 -cm 126,0; dall'esemplare n. 2421 (agosto 1938) i valori diventano di cm 126,2 e cm 128,7 rispettivamente
tra i 110 e i 120 km/h a seconda della carrozzeria e del peso; velocità massime (km/h) nelle varie marce:I=32/35; II=50/55; III=75/81
Consumo
medio, compreso tra 10 e 12 litri ogni 100 km, a seconda della carrozzeria e del peso
Tassa di circolazione
Potenza fiscale in Italia CV 15; bollo di circolazione, nel dopoguerra:
nel 1948=Lire 6.000
nel 1949=Lire 18.000
nel 1952=Lire 21.000
nel 1955=Lire 31.500
Tassa di circolazione
Potenza fiscale in Italia, nel dopoguerra, CV 15; bollo di circolazione (nel 1952) Lire 21.000 annue
Berlina seconda serie (mod. 438)
Periodo di produzione: dal 18 agosto 1939 al 22 ottobre 1949
Modelli:
tipo 438, berlina 4 porte, 5 posti
Motore: tipo 99
Numerazione progressiva: da 10.355 a 20.082
Numerazione del telaio: da 438-20.001 a 438-29.754 (secondo alcune fonti: 29.753)
Unità prodotte: 9.728
Caratteristiche principali: motore: anteriore a 4 cilindri a V di 1486,50 cm³, potenza 48-49 hp a 4.000-4.300 giri, valvole in testa; carrozzeria: berlina (4 porte, 4 luci, 5 posti), scocca portante, sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;dimensioni e peso: passo cm 275, lunghezza cm 395,5, larghezza cm 150, peso in ordine di marcia 900 kg circa;velocità max: Km/h 126-128 circa
La produzione della "seconda serie" Aprilia inizia il 18 agosto 1939
Scompare la versione "Lusso", per cui la berlina viene costruita in una sola versione "unificata" (quasi identica alla precedente versione "Lusso") con interni in panno (grigio o nocciola). La selleria interna in pelle (marrone o rossa) è a richiesta. La gamma colori prevista per la seconda serie è: grigio metallizzato, grigio scuro, grigio acciaio, grigio chiaro, nocciola, beige, amaranto, blu, blu metallizzato, nero, beige, bruno, bruno chiaro, metallizzato scuro.
Rispetto alla "prima serie" le differenze sono:
diminuisce il valore dell'angolo della "V" dei cilindri (da 18°6'40" a 17°3'40")
la cilindrata aumenta da 1351,74 a 1486,50 cm³, grazie all'aumento della misura dell'alesaggio (da mm 72,00 a mm 74,61) e della corsa del cilindro (da mm 83,00 a mm 85,00)
la potenza massima si incrementa leggermente, da "quasi" 48 a "poco più" di 48 HP
aumenta (anche se non se ne conosce l'entità) il valore della coppia massima
la "sospensione" del motore avviene ora tramite una sola balestra per lato, più elastica (in precedenza le balestre erano due per lato)
viene montato il carburatore Zenith 32 VIML 3 (invece del 32 VIM)
viene montata una batteria da 75 Ah invece di 60 Ah
viene modificato il sistema di lubrificazione della sospensione anteriore
Nel corso dei 10 anni successivi (1939/1949) l'Aprilia subisce ovviamente ulteriori aggiornamenti.
La modifica più importante si ha dalla vettura n. 14728 (autunno 1947) allorché l'impianto elettrico passa da 6 a 12 Volt (la dinamo da 90 a 130 Watt, la batteria da 75 Ah a 50 Ah)
Questi gli altri aggiornamenti più significativi:
Anno 1940 (dalla vettura n. 11371): nelle sospensioni posteriori, al posto degli ammortizzatori Siata a frizione vengono montati ammortizzatori idraulici Houdaille (regolabili manualmente)
Inizio 1946 (dalla vettura n. 12728): nel cambio di velocità, il rapporto della prima marcia avanti e della retromarcia viene ricondotto ai valori della "prima serie" (cioè ri-portati a 3,516:1)
Inizio 1946 (dalla vettura n. 12778): abbandonati i freni Lockheed, sostituiti con i Sabif (con serbatoio in pressione)
inizio 1947 (dalla vettura n. 13714): la lubrificazione della sospensione anteriore avviene con comando manuale
Autunno 1947 (dalla vettura n. 14728): contemporaneamente al passaggio dell'impianto elettrico da 6 a 12 Volt (come specificato in alto) si ha anche l'adozione di nuove candele, che ora sono delle Marelli tipo CW 125B
L'ultima Aprilia berlina, contraddistinta dal numero di produzione 20.082 e dal numero di telaio 438-29754 (secondo alcuni: 438-29753), lascia gli stabilimenti il 22 ottobre 1949.
Caratteristiche tecniche Lancia Aprilia seconda serie berlina (mod. 438)
tipo "99"; anteriore, longitudinale, monoblocco; blocco cilindri in alluminio con canne in ghisa dura riportate; testa cilindri fusa in ghisa, chiusa superiormente da un coperchio di alluminio (condotti d'aspirazione posizionati sul lato destro del motore, condotti di scarico posizionati sul lato sinistro: la testata è dunque del tipo "a flussi incrociati"); camere di scoppio emisferiche con candele (ricoperte da isolatori) in posizione centrale; albero motore in acciaio al cromo-nichel su 3 supporti con cuscinetti di acciaio rivestiti di metallo antifrizione; pistoni in lega d'alluminio; bielle montate su bronzine di metallo bianco antifrizione; il blocco motore-cambio è fissato alla scocca tramite una piccola balestra per lato (più elastica rispetto alle due balestre montate nella "prima serie")
valvole in testa, inclinate (mantenenti un angolo di 45º tra loro) azionate da bilancieri e puntalini; un albero a camme in testa, centrale, comandato da una catena silenziosa con tenditore automatico
forzata, con pompa ad ingranaggi; filtro a lamelle con pulizia automatica; capacità coppa dell'olio kg 4
Raffreddamento
ad acqua, a circolazione forzata con pompa centrifuga; temperatura dell'acqua controllata da dispositivo a persiane mobili comandato automaticamente da termostato (le persiane restano chiuse finché la temperatura non raggiunge i 70º circa, dopodiché cominciano ad aprirsi); radiatore a tubi ed alette; capacità circuito (radiatore e motore) litri 7; ventilatore ausiliario
Accensione
a spinterogeno Marelli (anticipo 10º, anticipo automatico 33º); ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele Marelli MW 125T6 (diametro e passo delle candele: mm 14 x 1,25); dalla vettura n 14728 (autunno'47, versione a 12 Volt): candele Marelli CW 125B (diametro e passo invariati)
Alimentazione
carburatore invertito Zenith 32 VIML 3 a monocorpo, con dispositivo d'avviamento; pompa meccanica AC a membrana
Impianto elettrico
a 6 volt, dinamo Marelli 90 Watt, batteria Marelli 75 Ah; dall'autunno del'47, cioè dalla vettura n 14728= a 12 volt, dinamo MABO 130 Watt, batteria 50 Ah
trazione sulle ruote posteriori; albero di trasmissione tubolare in due tronchi, con tre giunti flessibili a disco; il giunto centrale è sostenuto da un supporto, fissato elasticamente alla scocca, munito di cuscinetto a rulli; differenziale a pignoni conici.
monodisco a secco (irrobustita rispetto a quella montata sulla "prima serie" mediante maggiorazione della superficie del disco per far fronte alla maggiore coppia); adottato nuovo sistema automatico di lubrificazione del cuscinetto di distacco.
cambio in blocco col motore, a 4 rapporti + retromarcia; II, III e IV silenziose; rapporti: I=3,126:1;II=2,206:1;III=1,488:1;IV=1:1;RM=3,126:1; dalla vettura n. 12728 il rapporto della prima marcia (e della retromarcia) viene variato a 3,516:1 (com'era nella prima serie); leva di comando centrale
Rapporto al ponte
rapporto finale di riduzione, con coppia conica Gleason Hypoid 10/41(4,10:1)
Scocca
portante in lamiera d'acciaio, a piano inferiore completamente liscio
a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale (sistema Lancia) con molle ad elica cilindriche ed ammortizzatori idraulici (lubrificazione foderi automatica; dall'inizio del'47, cioè dalla vettura n 13714, la lubrificazione avviene con comando manuale)
Sospensioni post.
a ruote indipendenti, a mezzo di sistema brevettato composto da una molla a balestra trasversale che appoggia su due bracci mobili e che sostiene il peso statico della vettura, e di due barre di torsione applicate ai bracci mobili che assorbono le differenze di carico; ammortizzatori Siata a frizione con comando regolazione (mediante manopola) idraulico a bassa pressione; nel corso del 1940, dalla vettura n 11371, all posto degli ammortizzatori Siata vengono montati ammortizzatori idraulici Houdaille (regolabili manualmente)
freno idraulico tipo Lockheed a pedale agente sulle 4 ruote, con ganasce ad espansione (dall'inizio del 1946, e precisamente dalla vettura n 12778, abbandonati i freni Lockheed, sostituiti con i Sabif, con serbatoio in pressione); superficie frenante totale cm² 680; freno a mano agente sui tamburi delle ruote posteriori; i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati sugli alberi laterali all'uscita dal gruppo differenziale
Sterzo
a settore elicoidale e vite senza fine; barre d'accoppiamento e di comando montate su articolazioni Silent-block; guida a destra; diametro di sterzata m 10,00; 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa (da tutto a destra a tutto a sinistra)
Ruote
a razze Fergat con cerchio 165 x 400 (per esportazione: ruote 4,50x16")
circa 126–128 km/h; velocità massime (km/h) nelle varie marce: sino alla vettura n. 12727: I=41, II=58, III=86, IV=128 km/h; dalla vettura n 12728: I= 36, II=57, III=85, IV=126 km/h
Pendenze massime superabili
a pieno carico: sino alla vettura n. 12727: in prima marcia=23%; in II=16%; in III= 10%; in IV=5,5%; dalla vettura n. 12728: in I=24,5%, in II=16,5%, in III= 10%, in IV=5,5%
Consumo
medio, circa 10 litri ogni 100 km
Tassa di circolazione
Potenza fiscale in Italia CV 16; bollo di circolazione, nel dopoguerra:
nel 1948=Lire 6.600
nel 1949=Lire 23.000
nel 1952=Lire 24.000
nel 1955=Lire 36.000
Prezzo in Italia
nel 1939: Lire 30.350
nel febbraio 1940: Lire 33.000
nel marzo 1940: Lire 36.000
nel dicembre 1940: Lire 38.700
nel settembre 1943: Lire 52.100
nel marzo 1946: Lire 570.000
nel giugno 1948: Lire 1.790.000
Prezzo in Svizzera
nel marzo 1949: Franchi Svizzeri 14.800
nel marzo 1950: Franchi Svizzeri 13.800
Autotelaio seconda serie (mod. 439)
Periodo di produzione: dall'agosto 1939 alla fine del 1949 (probabilmente alla fine di ottobre)
Modelli:
tipo 439, autotelaio per carrozzieri
Motore: tipo 99
Numerazione progressiva: da 4351 a 6002
Numerazione del telaio: da 439-10001 a 439-12252
Unità prodotte: 2252
Caratteristiche principali: motore: anteriore a 4 cilindri a V di 1486,50 cm³, potenza 48-49 hp a 4.000-4.300 giri, valvole in testa; autotelaio: scatolato, sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;dimensioni e peso: passo cm 285, peso kg 670 circa (con ruota di scorta);velocità max: Km/h 110-125 circa, a seconda del rapporto al ponte adottato, della carrozzeria montata e del peso.
Così come per la berlina, anche per gli autotelai, la produzione della "seconda serie" Aprilia inizia nella seconda metà del mese di agosto del 1939 (il primo autotelaio seconda serie reca il numero di produzione 4351, mentre la nunmerazione del telaio inizia col nunmero 439-10001))
Rispetto alla "prima serie" le differenze sono:
diminuisce il valore dell'angolo della "V" dei cilindri (da 18°6'40" a 17°3'40")
la cilindrata aumenta da cmc 1351,74 a cmc 1486,50, grazie all'aumento della misura dell'alesaggio (da mm 72,00 a mm 74,61) e della corsa del cilindro (da mm 83,00 a mm 85,00)
la potenza massima si incrementa leggermente, da "quasi" 48 hp a "poco più" di 48 HP
aumenta (anche se non se ne conosce l'entità) il valore della coppia massima
la "sospensione" del motore avviene ora tramite una sola balestra per lato, più elastica (in precedenza le balestre erano due per lato)
viene montato il carburatore Zenith 32 VIML 3 (invece del 32 VIM)
viene montata una batteria da 75 Ah invece di 60 Ah
vengono rinforzati longheroni del telaio (da 5,5 cm a 9,9 cm)
viene modificato il sistema di lubrificazione della sospensione anteriore
vengono modificati gli ammortizzatori posteriori
viene montata una frizione più robusta, atta a reggere la maggior coppia motrice
nel cambio di velocità, vengono "allungati" i rapporti della prima marcia avanti e della retromarcia (portati da 3,516:1 a 3,126:1)
modificato il comando di fari e clacson
Nel corso dei 10 anni successivi (1939/1949) l'autotelaio Aprilia subisce ovviamente i medesimi ulteriori aggiornamenti apportati alla berlina.
La modifica più importante si ha dall'esemplare n. 6351 (autunno 1947) allorché l'impianto elettrico passa da 6 a 12 Volt (la dinamo da 90 a 130 Watt, la batteria da 75 Ah a 50 Ah)
Questi gli altri aggiornamenti più significativi:
Anno 1940 (dall'esemplare n. 4974): nelle sospensioni posteriori, al posto degli ammortizzatori Siata a frizione vengono montati ammortizzatori idraulici Houdaille (regolabili manualmente)
Inizio 1946 (dall'esemplare n. 6004): nel cambio di velocità, il rapporto della prima marcia avanti e della retromarcia viene ricondotto ai valori della "prima serie" (cioè ri-portati a 3,516:1)
Inizio 1946 (approssimativamente dall'esemplare n. 6030): abbandonati i freni Lockheed, sostituiti con i Sabif (con serbatoio in pressione)
Inizio 1947 (dall'esemplare n. 6160): la lubrificazione della sospensione anteriore avviene con comando manuale
Autunno 1947 (dall'esemplare n. 6351): contemporaneamente al passaggio dell'impianto elettrico da 6 a 12 Volt (come specificato in alto) si ha anche l'adozione di nuove candele, che ora sono delle Marelli tipo CW 125B
L'ultimo autotelaio Aprilia "439", contraddistinto dal numero di produzione 6.002 e dal numero di telaio 439-12252 lascia lo stabilimento entro la fine del 1949 (probabilmente alla fine del mese di ottobre, quando cessa la costruzione della berlina)
Caratteristiche tecniche Lancia Aprilia seconda serie autotelaio (mod. 439)
tipo "99"; anteriore, longitudinale, monoblocco; blocco cilindri in alluminio con canne in ghisa dura riportate; testa cilindri fusa in ghisa, chiusa superiormente da un coperchio di alluminio (condotti d'aspirazione posizionati sul lato destro del motore, condotti di scarico posizionati sul lato sinistro: la testata è dunque del tipo "a flussi incrociati"); camere di scoppio emisferiche con candele (ricoperte da isolatori) in posizione centrale; albero motore in acciaio al cromo-nichel su 3 supporti con cuscinetti di acciaio rivestiti di metallo antifrizione; pistoni in lega d'alluminio; bielle montate su bronzine di metallo bianco antifrizione; il blocco motore-cambio è fissato alla scocca tramite una piccola balestra per lato (più elastica rispetto alle due balestre montate nella "prima serie")
valvole in testa, inclinate (mantenenti un angolo di 45º tra loro) azionate da bilancieri e puntalini; un albero a camme in testa, centrale, comandato da una catena silenziosa con tenditore automatico
forzata, con pompa ad ingranaggi; filtro a lamelle con pulizia automatica; capacità coppa dell'olio kg 4
Raffreddamento
ad acqua, a circolazione forzata con pompa centrifuga; temperatura dell'acqua controllata da dispositivo a persiane mobili comandato automaticamente da termostato (le persiane restano chiuse finché la temperatura non raggiunge i 70º circa, dopodiché cominciano ad aprirsi); radiatore a tubi ed alette; capacità circuito (radiatore e motore) litri 7; ventilatore ausiliario
Accensione
a spinterogeno Marelli (anticipo 10º, anticipo automatico 33º); ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele Marelli MW 125T6 (diametro e passo delle candele: mm 14 x 1,25); dall'esemplare n. 6.351 (autunno'47, versione a 12 Volt): candele Marelli CW 125B (diametro e passo invariati)
Alimentazione
carburatore invertito Zenith 32 VIML 3 a monocorpo, con dispositivo d'avviamento; pompa meccanica AC a membrana
Impianto elettrico
a 6 volt, dinamo Marelli 90 Watt, batteria Marelli 75 Ah; dall'autunno del'47, cioè dall'esemplare n. 6.351= a 12 volt, dinamo MABO 130 Watt, batteria 50 Ah
trazione sulle ruote posteriori; albero di trasmissione tubolare in due tronchi, con tre giunti flessibili a disco; il giunto centrale è sostenuto da un supporto, fissato elasticamente alla scocca, munito di cuscinetto a rulli; differenziale a pignoni conici.
monodisco a secco (irrobustita rispetto a quella montata sulla "prima serie" mediante maggiorazione della superficie del disco per far fronte alla maggiore coppia); adottato nuovo sistema automatico di lubrificazione del cuscinetto di distacco.
cambio in blocco col motore, a 4 rapporti + retromarcia; II, III e IV silenziose; rapporti: I=3,126:1;II=2,206:1;III=1,488:1;IV=1:1;RM=3,126:1; dall'esemplare n. 6.004 (inizio 1946) il rapporto della prima marcia (e della retromarcia) viene variato a 3,516:1 (com'era nella prima serie); leva di comando centrale
Rapporto al ponte
rapporto finale di riduzione, con coppia conica Gleason Hypoid 9/41(4,556:1); a richiesta 10/41 (4,10:1)
a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale (sistema Lancia) con molle ad elica cilindriche ed ammortizzatori idraulici (lubrificazione foderi automatica; dall'inizio del'47, cioè dall'esemplare n. 6160, la lubrificazione avviene con comando manuale)
Sospensioni post.
a ruote indipendenti, a mezzo di sistema brevettato composto da una molla a balestra trasversale che appoggia su due bracci mobili e che sostiene il peso statico della vettura, e di due barre di torsione applicate ai bracci mobili che assorbono le differenze di carico; ammortizzatori Siata a frizione con comando regolazione (mediante manopola) idraulico a bassa pressione; nel corso del 1940, dall'esemplare n 4974, all posto degli ammortizzatori Siata vengono montati ammortizzatori idraulici Houdaille (regolabili manualmente)
freno idraulico tipo Lockheed a pedale agente sulle 4 ruote, con ganasce ad espansione (dall'inizio del 1946, grosso modo dall'esemplare n. 6030, abbandonati i freni Lockheed, sostituiti con i Sabif, con serbatoio in pressione); superficie frenante totale cm² 680; freno a mano agente sui tamburi delle ruote posteriori; i freni anteriori sono montati normalmente sulle ruote, quelli posteriori sono montati sugli alberi laterali all'uscita dal gruppo differenziale
Sterzo
a settore elicoidale e vite senza fine; barre d'accoppiamento e di comando montate su articolazioni Silent-block; guida a destra; 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa (da tutto a destra a tutto a sinistra)
Ruote
a razze Fergat con cerchio 165 x 400 (per esportazione: ruote 4,50x16")
tra i 110 e i 125 km/h a seconda del rapporto al ponte adottato, della carrozzeria montata e del peso; velocità massime (km/h) nelle varie marce: I=32/36 (35/40 negli esemplari sino al n. 6003, con rapporto 3,126:1) II=50/57, III=75/85
Consumo
medio, compreso tra 10 e 12 litri ogni 100 km, a seconda della carrozzeria e del peso
Tassa di circolazione
Potenza fiscale in Italia CV 16; bollo di circolazione, nel dopoguerra:
nel 1948=Lire 6.600
nel 1949=Lire 23.000
nel 1952=Lire 24.000
nel 1955=Lire 36.000
Autotelaio seconda serie "speciale" (mod. 639)
Periodo di produzione: dal 1940 al 1943
Modelli:
tipo 639, autotelaio a passo corto, per vettura in versione torpedo coloniale
Motore: tipo 99
Numerazione progressiva: da 1001 a 1251
Numerazione del telaio: da 639-1001 a 639-1251
Unità prodotte: 251
Caratteristiche principali: motore: anteriore a 4 cilindri a V di 1486,50 cm³, potenza 48-49 hp a 4.000-4.300 giri, valvole in testa; autotelaio: scatolato, sospensioni anteriori a ruote indipendenti, sospensioni posteriori ad assale rigido;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti più retromarcia; dimensioni e peso: passo 265 cm, peso dell'autotelaio carrozzato a torpedo 1.112 kg (in ordine di marcia);velocità max: oltre 110 km/h.
Nel biennio 1940/41, la Lancia stipula una serie di contratti con l'Ufficio Approvvigionamenti Autocarri e Ricambi dell'Esercito che prevedono, tra l'altro, la consegna di 247 torpedo coloniali (su meccanica Aprilia). Da una relazione della direzione aziendale che reca la data del 6 aprile 1941, si rileva che, a quel momento, (testualmente) rimangono da produrre 129 Aprilia coloniali su 250 (evidentemente, nel frattempo, la cifra iniziale è leggermente lievitata, da 247 a 251).
Per concretizzare questa versione speciale (la cui carrozzeria pare venga realizzata prevalentemente da Viotti) la casa torinese mette a punto l'autotelaio tipo "639", caratterizzato dal passo accorciato (cm 265 contro i 275 della berlina ed i 285 dell'autotelaio normale) e dall'adozione del ponte rigido al retrotreno, di un rapporto al ponte più "corto" e di ruote di maggior diametro. Pare che alla fine, tra il 1940 ed il 1943, di queste "coloniali" siano stati prodotti 251 esemplari.
Caratteristiche tecniche Lancia Aprilia seconda serie autotelaio speciale (mod. 639)
tipo "99"; anteriore, longitudinale, monoblocco; blocco cilindri in alluminio con canne in ghisa dura riportate; testa cilindri fusa in ghisa, chiusa superiormente da un coperchio di alluminio (condotti d'aspirazione posizionati sul lato destro del motore, condotti di scarico posizionati sul lato sinistro: la testata è dunque del tipo "a flussi incrociati"); camere di scoppio emisferiche con candele (ricoperte da isolatori) in posizione centrale; albero motore in acciaio al cromo-nichel su 3 supporti con cuscinetti di acciaio rivestiti di metallo antifrizione; pistoni in lega d'alluminio; bielle montate su bronzine di metallo bianco antifrizione; il blocco motore-cambio è fissato alla scocca tramite una piccola balestra per lato (più elastica rispetto alle due balestre montate nella "prima serie")
valvole in testa, inclinate (mantenenti un angolo di 45º tra loro) azionate da bilancieri e puntalini; un albero a camme in testa, centrale, comandato da una catena silenziosa con tenditore automatico
48-49 hp a 4.000-4.300 giri/minuto (qualche fonte parla di un motore lievemente depotenziato, erogante 46 hp circa)
Lubrificazione
forzata, con pompa ad ingranaggi; filtro a lamelle con pulizia automatica; capacità coppa dell'olio kg 4
Raffreddamento
ad acqua, a circolazione forzata con pompa centrifuga; temperatura dell'acqua controllata da dispositivo a persiane mobili comandato automaticamente da termostato (le persiane restano chiuse finché la temperatura non raggiunge i 70º circa, dopodiché cominciano ad aprirsi); radiatore a tubi ed alette; capacità circuito (radiatore e motore) litri 7; ventilatore ausiliario
Accensione
a spinterogeno Marelli (anticipo 10º, anticipo automatico 33º); ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele Marelli MW 125T6 (diametro e passo delle candele: mm 14 x 1,25);
Alimentazione
carburatore invertito Zenith 32 VIML 3 a monocorpo, con dispositivo d'avviamento; pompa meccanica AC a membrana
Impianto elettrico
a 6 volt, dinamo Marelli 90 Watt, batteria Marelli 75 Ah
trazione sulle ruote posteriori; albero di trasmissione tubolare in due tronchi, con tre giunti flessibili a disco; il giunto centrale è sostenuto da un supporto, fissato elasticamente alla scocca, munito di cuscinetto a rulli; differenziale a pignoni conici.
cambio in blocco col motore, a 4 rapporti + retromarcia; II, III e IV silenziose; rapporti: I=3,126:1;II=2,206:1;III=1,488:1;IV=1:1;RM=3,126:1; leva di comando centrale
Rapporto al ponte
rapporto finale di riduzione, con coppia conica Gleason Hypoid 8/41(5 125:1)
freno idraulico tipo Lockheed a pedale agente sulle 4 ruote
Sterzo
a settore elicoidale e vite senza fine; barre d'accoppiamento e di comando montate su articolazioni Silent-block; guida a destra; 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa (da tutto a destra a tutto a sinistra); diametro di sterzata m 10,20
oltre 110 km/h; velocità massime (km/h) nelle varie marce: I=35, II=51, III=75
Pendenza massima superabile
in prima marcia, circa 24%
Consumo
medio, compreso tra 10 e 11 litri ogni 100 km
Tassa di circolazione
Potenza fiscale in Italia CV 16.
Autotelaio seconda serie "lungo" (mod. 539)
Periodo di produzione: dal 1946 al 1948
Modelli:
tipo 539, autotelaio a passo lungo, per carrozzieri
Motore: tipo 99
Numerazione progressiva: da 7 a 708
Numerazione del telaio: da 539-10007 a 539-1798
Unità prodotte: 702
Caratteristiche principali: motore: anteriore a 4 cilindri a V di 1486,50 cm³, potenza 48-49 hp a 4.000-4.300 giri, valvole in testa; autotelaio: scatolato, sospensioni anteriori a ruote indipendenti, sospensioni posteriori ad assale rigido;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 4 rapporti+retromarcia;dimensioni e peso: passo cm 295, peso kg. 700 circa (con ruota di scorta);velocità max: Km/h 110-115 a seconda del rapporto al ponte adottato, della carrozzeria montata e del peso.
Nel triennio 1946-48, all'autotelaio "classico" del tipo 439 se ne aggiunge un altro, a passo più lungo (cm 295 contro 285), caratterizzato dall'adozione di una robusta sospensione posteriore a ponte rigido in luogo di quella più sofisticata, a ruote indipendenti, montata su tutte le Aprilia berlina e sugli autotelai da m 2,85 di passo. Lo scopo dell'operazione è evidentemente quello di proporre un prodotto tale da consentire ai carrozzieri di realizzare vetture con maggior spazio abitabile.
Nel corso del triennio di produzione, la modifica più importante si ha dall'esemplare n. 107 (autunno 1947) allorché l'impianto elettrico passa da 6 a 12 Volt (la dinamo passa da 90 a 130 Watt, la batteria da 75 Ah a 50 Ah, mentre le candele sono ora Marelli tipo CW 125B)
Caratteristiche tecniche Lancia Aprilia seconda serie autotelaio lungo (mod. 539)
tipo "99"; anteriore, longitudinale, monoblocco; blocco cilindri in alluminio con canne in ghisa dura riportate; testa cilindri fusa in ghisa, chiusa superiormente da un coperchio di alluminio (condotti d'aspirazione posizionati sul lato destro del motore, condotti di scarico posizionati sul lato sinistro: la testata è dunque del tipo "a flussi incrociati"); camere di scoppio emisferiche con candele (ricoperte da isolatori) in posizione centrale; albero motore in acciaio al cromo-nichel su 3 supporti con cuscinetti di acciaio rivestiti di metallo antifrizione; pistoni in lega d'alluminio; bielle montate su bronzine di metallo bianco antifrizione; il blocco motore-cambio è fissato alla scocca tramite una piccola balestra per lato (più elastica rispetto alle due balestre montate nella "prima serie")
valvole in testa, inclinate (mantenenti un angolo di 45° tra loro) azionate da bilancieri e puntalini; un albero a camme in testa, centrale, comandato da una catena silenziosa con tenditore automatico
forzata, con pompa ad ingranaggi; filtro a lamelle con pulizia automatica; capacità coppa dell'olio kg 4
Raffreddamento
ad acqua, a circolazione forzata con pompa centrifuga; temperatura dell'acqua controllata da dispositivo a persiane mobili comandato automaticamente da termostato (le persiane restano chiuse finché la temperatura non raggiunge i 70° circa, dopodiché cominciano ad aprirsi); radiatore a tubi ed alette; capacità circuito (radiatore e motore) litri 7; ventilatore ausiliario
Accensione
a spinterogeno Marelli (anticipo 10°, anticipo automatico 33°); ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele Marelli MW 125T6 (diametro e passo delle candele: mm 14 x 1,25); dall'esemplare n. 107 (autunno'47, versione a 12 Volt): candele Marelli CW 125B (diametro e passo invariati)
Alimentazione
carburatore invertito Zenith 32 VIML 3 a monocorpo, con dispositivo d'avviamento; pompa meccanica AC a membrana
Impianto elettrico
a 6 volt, dinamo Marelli 90 Watt, batteria Marelli 75 Ah; dall'autunno del'47, cioè dall'esemplare n. 107= a 12 volt, dinamo MABO 130 Watt, batteria 50 Ah
trazione sulle ruote posteriori; albero di trasmissione tubolare in due tronchi, con tre giunti flessibili a disco; il giunto centrale è sostenuto da un supporto, fissato elasticamente alla scocca, munito di cuscinetto a rulli; differenziale a pignoni conici.
cambio in blocco col motore, a 4 rapporti + retromarcia; II, III e IV silenziose; rapporti: I=3,516:1;II=2,206:1;III=1,488:1;IV=1:1;RM=3,516:1; leva di comando centrale
Rapporto al ponte
rapporto finale di riduzione, con coppia conica Gleason Hypoid 9/41(4,556:1); a richiesta 8/39 (4,875:1)
a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale (sistema Lancia) con molle ad elica cilindriche ed ammortizzatori idraulici (lubrificazione foderi a comando manuale)
Sospensioni post.
ad assale rigido, balestre semiellittiche longitudinali, ammoritzzatori idraulici Houdaille
freno idraulico tipo Sabif a pedale agente sulle 4 ruote
Sterzo
a settore elicoidale e vite senza fine; barre d'accoppiamento e di comando montate su articolazioni Silent-block; guida a destra; 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa (da tutto a destra a tutto a sinistra)
Ruote
cerchio 165 x 400 (per esportazione: ruote 4,50x16")
tra i 110 e i 115 km/h a seconda del rapporto al ponte adottato, della carrozzeria montata e del peso; velocità massime (km/h) nelle varie marce: I=31/33, II=50/52, III=74/77
Consumo
medio, compreso tra 10 e 12 litri ogni 100 km, a seconda della carrozzeria e del peso
Tassa di circolazione
Potenza fiscale in Italia CV 16; bollo di circolazione, nel dopoguerra:
nel 1948=Lire 6.600
nel 1949=Lire 23.000
nel 1952=Lire 24.000
nel 1955=Lire 36.000
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Irish brand of beer This article is about the beer. For other uses, see Guinness (disambiguation). GuinnessTypeStout (beer)ManufacturerDiageoCountry of origin IrelandAlcohol by volume 4.2%ColourBlack (officially described as very dark ruby-red)[1]FlavourDryVariantsGuinness 0.0Guinness Cold Brew Coffee BeerGuinness OriginalGuinness West Indies PorterWebsiteguinness.com Guinness (/ˈɡɪnɪs/) is a stout that originated in the brewery of Arthur Guinness at St. James's Gate, Du...
Dans ce nom, le nom de famille, Fan, précède le nom personnel Kuan. Fan KuanVoyageurs au milieu des Montagnes et des Ruisseaux (谿山行旅; encre et légère couleur sur soie[1]. 155,3 × 74,4 cm. Musée national du palais, Taipei[2].BiographieNaissance Яочжоу (d) (dynastie Song)Prénoms sociaux 中立, 仲立Activité PeintrePériode d'activité 990-1020Autres informationsMouvement Northern Landscape style (en)Genre artistique PaysageInfluencé par Li Cheng (en)modifier - mod...
Chinese economist This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) This article's tone or style may not reflect the encyclopedic tone used on Wikipedia. See Wikipedia's guide to writing better articles for suggestions. (January 2021) (Learn how and when to remove this message) A major contributor to this article appears to have a close connection with its subject. It may require cleanup to...
Election in West Virginia Main article: 1952 United States presidential election 1952 United States presidential election in West Virginia ← 1948 November 4, 1952[1] 1956 → All 8 West Virginia votes to the Electoral College Nominee Adlai Stevenson Dwight D. Eisenhower Party Democratic Republican Home state Illinois New York[2] Running mate John Sparkman Richard Nixon Electoral vote 8 0 Popular vote 453,578 419,970 Percentage 51....
NGC 843 Données d’observation(Époque J2000.0) Constellation Triangle Ascension droite (α) 02h 11m 08,2s[1] Déclinaison (δ) 35° 05′ 54″ Localisation dans la constellation : Triangle Astrométrie Caractéristiques physiques Liste des objets célestes modifier NGC 843 est constitué de trois étoiles située dans la constellation du Triangle. L'astronome prussien Heinrich d'Arrest[2] a enregistré la position de ces étoiles le 18 novembre 1865...
Building in Kabukichō, Shinjuku, Tokyo, Japan You can help expand this article with text translated from the corresponding article in Japanese. (November 2019) Click [show] for important translation instructions. View a machine-translated version of the Japanese article. Machine translation, like DeepL or Google Translate, is a useful starting point for translations, but translators must revise errors as necessary and confirm that the translation is accurate, rather than simply copy-pas...
Questa voce o sezione sugli argomenti politici russi e nobili russi non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Ritratto di Aleksandr Grigor'evič Kushelev-Bezborodko, di Franz Krüger, 1850-1851. Conte Aleksandr Grigor'evič Kušelëv-Bezborodko (in russo Александр Григорьеви�...