Torrione di avvistamento - Nei pressi della località di Piane di Campovalano si trovano i ruderi di un possente torrione utilizzato per l'avvistamento. Il fabbricato si eleva da una base circolare di circa 5 metri di diametro ed ha mura spesse circa 60 centimetri costituite da pietre non lavorate legate da malta.
L'area archeologica di Campovalano[2] è stata un cimitero di popoli Italici per circa mille anni. Si caratterizza per la densa presenza di tombe a tumulo. Le tracce più antiche risalgono all'Età del bronzo quando in questo lembo di terra si insediò una comunità di agricoltori ed allevatori. Fra i ritrovamenti, infatti, vi sono bollitori, colini ed altri utensili idonei alla trasformazione del latte in formaggio e ricotta.[3]
^ AA VV, Quando la vacanza diventa un bagaglio culturale, Campli, Comune di Campli.
Bibliografia
Vincenzo D'Ercole, La necropoli di Campovalano in Le valli della Vibrata e del Salinello, (Documenti dell'Abruzzo Teramano, IV, Tomo 1), Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Edigrafital per conto di Carsa Edizioni, Sant'Atto di Teramo, aprile 1996, pp. 165–192;
Luisa Franchi Dell'Orto e Claudia Vultaggio, Dizionario Topografico e Storico in Le valli della Vibrata e del Salinello, (Documenti dell'Abruzzo Teramano, IV, Tomo 3), Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Edigrafital per conto di Carsa Edizioni, in Sant'Atto di Teramo, novembre 2006, pp. 702–703;
Luigi Braccilli, Città, paesi e chiese d'Abruzzo, Edigrafital S.p.A., Sant'Atto (Teramo), novembre, 2000, p. 14;
Giammario Sgattoni, Lo scopritore di Campovalano, in "Campli Nostra Notizie", Campli, a. V, n. 20, luglio-settembre 2007, p. 5 (L'articolo è stato scritto nel giugno 1978 e nello stesso periodo letto alla radio di Rai Abruzzo. È stato poi pubblicato sul volume Abruzzo antico dello stesso autore e ripubblicato in Teramani, Teramo, n. 30, dicembre 2006, pp. 16–17. Sgattoni ha inteso onorare e ricordare Luigi Cellini scomparso il 31 maggio 1978, scopritore della necropoli italica di Campovalano);