Calda emozione (White Palace) è un film del 1990 diretto da Luis Mandoki. Il soggetto è tratto da un romanzo di Glenn Savan.
Trama
Nora, una cameriera di fast food quarantatreenne che vive da sola dopo la tragica morte del figlio, ha una relazione con Max, un ventisettenne ricco e da poco vedovo. Le differenze di età e ceto si fanno sentire, ma arriverà il lieto fine.
Produzione
Il titolo originale del film avrebbe dovuto essere The White Castle; il romanzo da cui è tratto fa persino riferimento a una specifica coordinata in cui è presente un ristorante della catena White Castle, sito nel sud di Saint Louis, ma l'azienda negò il permesso di utilizzare il suo nome sia nel romanzo che nel film e di realizzare delle riprese in uno dei propri ristoranti.
Distribuzione
Fu distribuito negli Stati Uniti dal 19 ottobre 1990 e in Italia da giugno 1991[3] col divieto di visione ai minori di 14 anni, rimosso in seguito a una nuova revisione nel 1993, voluta dal distributore televisivo Reteitalia, contenente alcuni tagli.[4]
Accoglienza
Critica
«[...] pellicola senza grandi pretese che non chiede nulla di più se non di essere guardata. Non vuole trasmettere nessun messaggio nascosto o impegnato, né analizzare troppo a fondo l'io dei personaggi, si limita a raccontare un aspetto di vita ordinaria, di quotidianità, emozioni, passione e amore di due persone molto diverse e allo stesso tempo così simili. [...] Si potrebbe obiettare che il regista abbia fatto di «Calda emozione» una specie di soap opera cinematografica farcita di luoghi comuni e banalità. Può darsi. È comunque innegabile il forte impatto sentimentale della vicenda; e poi, perché non si dovrebbe apprezzare un film il cui scopo è solo di farci provare una «calda emozione?». James Spader (quello di «Sesso, bugie e videotape») è bravino ma un po' sbiadito. Ottima invece l'interpretazione di Susan Sarandon che, con il suo sguardo languido e intenso e la sua forza espressiva, domina tutto il film.»
«Il film ha una buona partenza, poi, se non fosse per l'intensità della Sarandon e le buone, ciniche maniere di Spader, il film perderebbe d'interesse.»
«[...] schema classico [...] che il regista Luis Mandoki arricchisce di notazioni curiose, soprattutto nella descrizione della high society ebraica. [...] Convenzionale eppure attraversato da una vena sincera che fa dimenticare certi passaggi supertelefonati, Calda emozione rielabora un romanzo di Glenn Savan e si affida alla bella prova di Susan Sarandon e James Spader. La prima [...] arricchisce di una sfumatura amara la propria sensualità, e il riferimento esplicito a Marilyn Monroe per una volta non disturba; il secondo [...] nasconde dietro quei lineamenti perfetti un inquietudine che riscatta via via il personaggio. [...]»