Il Calabria era un ariete torpediniere della Regia Marina Italiana, appartenente alla classe Regioni detta anche Lombardia dal nome della capoclasse[1].
Progetto
Derivato dall'ariete torpediniere Dogali, fu uno dei tanti progetti del generale del genio navale Giovanni Masdea; alcune caratteristiche lo rendevano una sottoclasse in esemplare unico della sua classe, tra cui un solo fumaiolo e tre alberi militari[1]. La nave fu costruita essenzialmente per il servizio stazionario coloniale e d'oltremare, e di conseguenza era inadatta ai servizi di squadra, soprattutto per la ridotta velocità; in compenso era ottimo per servizi in mare lontani, vista l'autonomia di 4.000 miglia[1].
Storia
Il Calabria venne costruito nell'Arsenale Militare Marittimo della Spezia dove il suo scafo venne impostato sugli scali il 22 settembre 1890. Classificato ariete torpediniere al momento del varo, avvenuto il 20 settembre 1894 venne classificato incrociatore protetto e dopo essere stato completato nel 1897 entrò in servizio il 21 luglio 1897. Immediatamente fu inviata presso l'isola di Creta a causa della crisi che sconvolgeva il Mediterraneo orientale. Nel 1898, in occasione della guerra ispano-americana fu destinato al Mar delle Antille fino al termine del conflitto.
Agli inizi del novecento partecipò alla spedizione in Cina nell'ambito dell'Alleanza delle otto nazioni che si era formata in seguito alla rivolta dei Boxer. Nel 1905 partì per un viaggio attorno al mondo che si concluse nel febbraio 1907. Nel 1909 compì un nuovo viaggio attorno al mondo, ma nel 1911, durante la guerra italo-turca, trovò impiego operativo nelle acque del mar Rosso per partecipare al blocco dei porti turchi, dove non esistevano navi turche di grandi dimensioni. Nel 1921 fu riclassificata cannoniera[1]. Nel corso della prima guerra mondiale prestò servizio in Africa orientale pattugliando le coste dell'Eritrea e della Somalia compiendo complessivamente 24 missioni di guerra.
L'ultima missione fu in Estremo oriente partendo dall'Italia nel luglio 1922. Dal 22 aprile all’11 maggio del 1923 approda a Yokohama, e il suo reparto da sbarco di fanteria di marina va a prestare soccorso alla popolazione di Tokio colpita dal terremoto. Rientrata a Taranto nell'agosto 1924, fu riclassificato "cannoniera" e destinato alla scuola cannonieri, per venire ritirato dal servizio e radiato il 13 novembre 1924 ed essere poi venduto per demolizione.
Note
Bibliografia
- Franco Bargoni, Esploratori Italiani, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1996.
Voci correlate
Collegamenti esterni