Secondo una tradizione tarda e leggendaria, apparteneva alla famiglia Odrowąż e sarebbe stata parente di san Giacinto. Abbracciò sedicenne la vita religiosa tra le canonichesse premostratensi dell'abbazia di Zwierzyniec ma, desiderando una vita più nascosta, si ritirava spesso in preghiera sulla collina di Sikornik, non distante dal monastero.[1]
Il culto
Le sue spoglie furono individuate nel 1612 e deposte nella cappella di Sant'Anna nella chiesa del monastero; nel 1702 sulla collina di Sikornik fu eretta una capella in suo onore.[1]
Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.