Il soprannome di "Brescianino" gli derivò dal luogo di nascita del padre, di professione ballerino. Assieme al padre e al fratello Raffaello, anch'egli pittore documentato principalmente a Siena nel 1505, venne influenzato dai maestri fiorentini della sua epoca, in particolare Fra Bartolomeo e Andrea del Sarto, elaborati alla luce della conoscenza di Raffaello e Beccafumi. Si ignora l'anno della morte così come quello della nascita. ultimo documento noto lo segnala attivo a Firenze, dove è possibile che sia morto durante la peste del 1527.
^Gloria Fossi, Siena segreta. La collezione Chigi Saracini e i musei nascosti, p. 29 [1].
Bibliografia
(EN) Michael Bryan, Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical (Volume I: A-K), a cura di Robert Edmund Graves e Walter Armstrong, Original de Fogg Library, numérisé par Googlebooks d'Oxford University le 18 mai 2007, York St. #4, Covent Garden, Londres, George Bell and Sons, 1886, p. 154.
Elisabetta Nardinocchi (a cura di), Guida al Museo Horne, Firenze, Polistampa, 2011. ISBN 978-88-596-0969-8.