Questa ecoregione, situata nell'Afghanistan settentrionale, sul versante esposto a nord della catena montuosa dell'Hindu Kush (il Paropamiso degli antichi Greci), è estremamente arida, in quanto le montagne bloccano le piogge provenienti da sud. Ad essa appartiene anche gran parte delle regioni del Badakhshan e del Wakhan: queste due regioni, situate nell'angolo nord-orientale del Paese, costituiscono praticamente il versante sinistro della valle dell'Amu Darya e comprendono la parte settentrionale dell'Hindu Kush orientale (che tocca qui la sua altezza massima nel Tirich Mir, 7708 m) e la catena del Khwaja Muhammad fino alle sue estreme derivazioni verso l'Amu Darya. Il clima di queste regioni è estremamente secco, però verso nord, nell'ansa dell'Amu Darya, si ha un'alta piovosità. Nel fondovalle la temperatura estiva è piuttosto elevata, ma sui versanti montagnosi essa si abbassa notevolmente. L'inverno è comunque rigidissimo[1].
Flora
Il pascolo incontrollato ha permesso alle piante erbose e ai cespugli spinosi di rimpiazzare i prati che originariamente si trovavano nelle aree boschive aperte comuni in questa ecoregione. La vegetazione prativa originaria è presente tuttora in alcune aree lontane dall'influenza umana; essa comprende specie quali mente (Mentha spp.), piantaggini (Plantago), genziane (Gentiana), piccole canne, carici (Carex spp.) e giunchi (Juncus spp.). Nelle aree dove si accumulano le acque di scioglimento delle nevi, salici (Salix spp.), olivelli spinosi (Elaeagnus rhamnoides) e arbusti approfittano dell'umidità disponibile. La vegetazione di questa ecoregione è opportunistica e si è perfettamente adattata alle dure condizioni di queste aride aree montane[1].
Le attività umane come la caccia, il traffico degli animali selvatici e l'antropizzazione del territorio sono, in gran parte, attualmente non regolamentate e causano l'impoverimento della fauna. Le foreste e le piante d'alto fusto che crescono nei pressi dei villaggi vengono abbattuti per soddisfare le richieste di combustibile e carbone. Inoltre i sentieri usati dal bestiame che attraversano le colline di questa ecoregione stanno causando una grave erosione e impediscono la rigenerazione delle piante. Il pascolo degli animali domestici è una delle minacce più gravi per l'ecoregione, perché degrada l'habitat e provoca la sostituzione e l'alterazione della vegetazione naturale[1].
Note
^abcde(EN) Paropamisus xeric woodlands, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2009).