Pugo fu Primo Segretario del Partito comunista lettone dal 14 aprile 1984 al 4 ottobre 1988 e quindi dal 1988 al 1991 fu presidente della Commissione di controllo del Partito comunista sovietico.
Tra il 1990 ed il 1991 fu ministro degli affari interni dell'URSS.[2] In questa veste partecipò al tentato colpo di Stato in Unione Sovietica dell'agosto 1991, cercando di usare la sua carica per ostacolare l'opposizione al golpe. Dopo il fallimento del golpe, ricevuto l'ordine di comparizione per rispondere delle sue responsabilità, sparò alla moglie e si suicidò per evitare l'arresto.