Vicino al centro abitato si trovava la stazione della ferrovia Mantova-Peschiera. Parte della sede di questa linea è stata reimpiegata per la pista ciclabile che collega Mantova a Peschiera del Garda costeggiando il Mincio per lunghi tratti.
Origini del nome
Borghetto, la cui conformazione urbana risale al periodo longobardo, deve il suo nome alla lingua del popolo germanico che gettò le basi di un 'insediamento fortificato' (questo è il significato in longobardo),[2] il primo agglomerato sorto nei pressi del punto di guado del fiume Mincio.[3]
Storia
Storia antica
Situato nel posto in cui fin dall'antichità (e poi in epoca longobarda) si guadava il Mincio, nell'alto Medioevo si configurava come un apprestamento minimale, feudo dell'abbazia di San Zeno, con funzione di esazione del pedaggio sul ponte ligneo.[4]
Storia medievale
In epoca scaligera e poi viscontea è stato al centro delle vicende che hanno portato alla costruzione dei vari manufatti che lo circondano (il ponte visconteo, il castello scaligero, il Serraglio). A quei tempi risale la sua trasformazione in borgo fortificato, con due porte di accesso e una cerchia poligonale di mura con torri, circondata dalla fossa Seriola che attinge acqua dal Mincio.[4]
Il 30 maggio 1796 qui si svolse una battaglia in cui Napoleone sconfisse gli austriaci guidati da Beaulieu (l'area di Borghetto era presidiata da Schottendorf con 7 battaglioni e 15 squadroni); il 6 agosto dello stesso anno fu teatro di un cannoneggiamento francese da parte di Augerau e Serurier.[5]
Nel XIX secolo Borghetto si trovò coinvolta in varia misura nelle guerre dell'epoca risorgimentale: il 9 aprile 1848 si ebbe uno scontro tra piemontesi (3ª divisione guidata da Broglia) e austriaci i quali si ritirarono guastando il ponte di legno; il 29 giugno 1859 vi sostò il III corpo francese di Niel; il 23 giugno 1866 si accampò la divisione Sirtori.[5]
Nel 1954 nelle vicinanze del ponte di legno sul Mincio sono state girate alcune scene del film Senso di Luchino Visconti.
A partire dagli anni novanta del XX secolo il borgo ha conosciuto un'intensa opera di restauro che ha riqualificato le case a cavallo del Mincio, le quali sono state trasformate in locali pubblici.
Monumenti e luoghi d'interesse
Oltre al Ponte Visconteo a Borghetto sono presenti i caratteristici edifici con mulini ad acqua, alcune ruote dei quali sono state rimesse in funzione, e la chiesa parrocchiale dedicata a san Marco Evangelista; l'edificio è affiancato dalla torre campanaria di epoca scaligera che contiene una campana risalente all'anno 1381 (una delle più antiche del veronese).[7]
Cultura
Eventi
"Festa del Nodo d'Amore": si tiene nel terzo martedì di giugno, con una tavolata da Guinness dei primati sul ponte visconteo dove vengono serviti i tortellini di Valeggio sul Mincio a più di 4.000 commensali.
Panoramica di Borghetto con il ponte visconteo alle spalle
Il periodo natalizio è legato alla suggestiva immagine della metasequoia illuminata, in riva al Mincio. Nei primi giorni di dicembre di ogni anno, viene inaugurato questo simbolo del Natale.
^I Borghi più Belli d'Italia, su borghitalia.it. URL consultato il 22 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2012).
^La storia, su comune.valeggiosulmincio.vr.it, Comune di Valeggio sul Mincio. URL consultato il 10 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).