Blue World (album)

Blue World
colonna sonora
ArtistaJohn Coltrane
Pubblicazione27 settembre 2019
Durata36:33
Dischi1
Tracce8
GenereJazz
EtichettaImpulse! Records
ProduttoreJohn Coltrane
Ken Druker
Registrazione24 giugno 1964[1], Rudy van Gelder Studios, Englewood Cliffs, New Jersey
Noten. 76 Stati Uniti (bandiera)
n. 21 Germania (bandiera)
n. 48 Italia (bandiera)
John Coltrane - cronologia
Album successivo

Blue World è un album discografico jazz pubblicato dall'etichetta Impulse! Records nel 2019, tratto da materiale inciso nel 1964 da John Coltrane.

Descrizione

Il materiale che costituisce l'album fu registrato presso il Van Gelder Studio da Coltrane con il suo Classic Quartet tra le sessioni degli album Crescent e A Love Supreme, per la colonna sonora del film Le chat dans le sac.[2] Il regista Gilles Groulx era amico di Jimmy Garrison e sfruttò l'amicizia per convincere Coltrane a registrare la colonna sonora per il film.[1] Groulx andò negli Stati Uniti per assistere alle sessioni in studio[3] e Coltrane effettuò le registrazioni senza informare la propria casa discografica.[4] Dopo tre ore in studio, Groulx prese i nastri master e li portò con sé in Canada.[4] Quando il regista si vide costretto a tagliare gran parte della musica nel suo film, le registrazioni rimasero inedite fino al 2019, quando la Impulse! Records decise di pubblicare il materiale, insieme alla composizione originale inedita di Coltrane intitolata Blue World (che diede il titolo all'album).[2] La pubblicazione dei nastri era stata rimandata per anni perché sussistevano dei problemi di diritti di copyright. Infatti la NFB era proprietaria degli stessi ma solo la Impulse! possedeva i diritti di pubblicazione.[5]

Il materiale fu "dimenticato" negli archivi fino al XXI secolo, quando un archivista della National Film Board of Canada scoprì i nastri; l'agenzia governativa raggiunse un accordo con la Impulse! per la pubblicazione di un album.[4] Il disco uscì il 27 settembre 2019, un anno dopo Both Directions at Once: The Lost Album, un altro album postumo di Coltrane pubblicato dalla Impulse! Records.[6]

Accoglienza

Phil Freeman di Stereogum recensì positivamente il disco, definendolo un gruppo di registrazioni coerenti che quasi fungono da suite musicale e descrivendo le esecuzioni "affascinanti e piacevoli".[7] Recensendo l'album per The Arts Fuse, Michael Ullman disse che il disco è "imperdibile per i fan di Coltrane", particolarmente per la nitidezza delle registrazioni.[8] Victor L. Schermer, scrivendo su All About Jazz, raccomandò il disco con un punteggio di 8 su 10, concludendo: "La cosa grandiosa di questo album è che mantiene il mondo del jazz in sintonia con tutto ciò che Coltrane ha da offrire".[9] Giovanni Russonello del The New York Times assegnò al disco una recensione favorevole, lodando in particolare il contrabbasso di Jimmy Garrison.[10]

Chris Pearson del The Times, diede all'album 3 stellette su 5, definendo la musica "incisa splendidamente" ma facendo notare come sia un falso storico la scelta di farla passare per una colonna sonora.[11] The Guardian nominò Blue World "Jazz Album of the Month", con il critico John Fordham che gli assegnò 4 stelle su 5 definendolo "un affascinante ibrido del Coltrane modale prima maniera e del suo successivo incandescente periodo devozionale".[12] Il sito web Pitchfork lo definì la miglior uscita del settembre 2019, con Nate Chinen che gli assegnò un voto di 8.4 su 10, scrivendo: "Non ci sono argomenti seri da sostenere per la sua integrità come album; c'è troppa ridondanza, e non c'è modo di sapere cosa avrebbe voluto Coltrane. Ma i momenti più forti di questo manufatto sbrigativo e non intenzionale sono notevoli anche per gli standard del quartetto classico, e la documentazione storica lo prova".[13]

Tracce

  1. Naima (Take 1) – 4:36
  2. Village Blues (Take 2) – 3:46
  3. Blue World – 6:08
  4. Village Blues (Take 1) – 3:48
  5. Village Blues (Take 3) – 3:46
  6. Like Sonny – 2:43
  7. Traneing In – 7:38
  8. Naima (Take 2) – 4:08

Formazione

The John Coltrane Quartet
Personale aggiuntivo

Note

  1. ^ a b Nate Chinen, A Lost Album from John Coltrane, with Thanks to a French-Canadian Director, su nprillinois.org, WUIS, 16 agosto 2019. URL consultato il 17 agosto 2019.
  2. ^ a b Andy Cush, Previously Unheard John Coltrane Album Blue World to Be Released, in Spin, 16 agosto 2019. URL consultato il 17 agosto 2019.
  3. ^ Gretel Kahn, How a Québécois Filmmaker Got John Coltrane to Record the Only Soundtrack of His Career, Canadian Broadcasting Corporation, 24 agosto 2019. URL consultato il 25 agosto 2019.
  4. ^ a b c Jacob Dubé, Secret John Coltrane Album Was 'Hidden in Plain Sight' as Soundtrack for 1964 French-Canadian Film, in The National Post, 5 settembre 2019. URL consultato il 5 settembre 2019.
  5. ^ Jennifer Van Evra, A French-Canadian director, John Coltrane and an Album Nearly Lost to Time: The Full Story, Canadian Broadcasting Corporation, 27 settembre 2019. URL consultato il 27 settembre 2019.
  6. ^ Rachel Martin, Not All 'Lost' Jazz Albums Are Created Equal, in Morning Edition, 10 settembre 2019. URL consultato l'11 settembre 2019.
  7. ^ Phil Freeman, Ugly Beauty: The Month in Jazz – September 2019, su stereogum.com, Stereogum, 20 settembre 2019. URL consultato il 21 settembre 2019.
  8. ^ Michael Ullman, Jazz CD Review: A “Lost” John Coltrane Recording – Blue World, in The Arts Fuse, 4 settembre 2019. URL consultato il 21 settembre 2019.
  9. ^ Victor L. Schermer, John Coltrane: Blue World, in All About Jazz, 21 settembre 2019. URL consultato il 21 settembre 2019.
  10. ^ Giovanni Russonello, John Coltrane Took a Detour in 1964. Now It's a New Album., in The New York Times, 25 settembre 2019. URL consultato il 25 settembre 2019.
  11. ^ Chris Pearson, John Coltrane: Blue World review—richly emotional, in The Times, 27 settembre 2019. URL consultato il 27 settembre 2019.
  12. ^ John Fordham, John Coltrane: Blue World Review – Vibrant Sampler of a Musical Giant, in The Guardian, 27 settembre 2019. URL consultato il 27 settembre 2019.
  13. ^ Nate Chinen, John Coltrane: Blue World Album Review, su Pitchfork, 30 settembre 2019. URL consultato il 30 settembre 2019.

Collegamenti esterni

  Portale Jazz: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di jazz