Biagio Vecchioni (Montieri, 7 maggio 1900 – Verona, gennaio 1972) è stato un politico italiano.
Biografia
Tra i più importanti gerarchi del fascismo maremmano, originario di Gerfalco, nel comune di Montieri, fu segretario federale di Grosseto, podestà di Montieri e deputato del Regno d'Italia dal 1934.[1] È stato presidente nazionale dell'INFAIL dall'aprile del 1939 al 1942, secondo presidente nella storia dell'istituto.[1][2]
Nel dopoguerra ha vissuto a Massa Marittima, presso la tenuta del Cicalino, ricoprendo la carica di primo presidente del Rotary Club di Massa Marittima nei primi due anni della sua formazione; presidente del locale Istituto minerario; vice-presidente del Consorzio agrario di Grosseto e dell'Unione provinciale agricoltori.[3]
Sposatosi con Vittorina Francini, ebbe due figli: Roberto, docente di neurochirurgia all'università di Padova, e Paola.[3]
Morì all'età di 71 anni a Verona per una malattia circolatoria e venne sepolto a Massa Marittima il 23 gennaio 1972.[3]
Note
- ^ a b Marco Grilli, Il governo della città e della provincia, in Valeria Galimi (a cura di), Il fascismo a Grosseto. Figure e articolazioni del potere in provincia (1922-1938), Arcidosso, Edizioni Effigi, 2018.
- ^ Inail, un Istituto pieno di storia, su consulentidellavoro.mi.it. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ a b c Cordoglio per la morte di Biagio Vecchioni, in «Il Telegrafo», 23 gennaio 1972.
Bibliografia
- Valeria Galimi, Il fascismo a Grosseto. Figure e articolazioni del potere in provincia (1922-1938), Arcidosso, Edizioni Effigi, 2018.
Collegamenti esterni