Deriva dall'ebraico בְּעוּלָה (be'ulah), che significa "[donna] sposata"[1][2][3][4], participio passato di ba'al ("egli ha sposato", "egli ha preso possesso", che è anche il nome del dio Baal, in genere interpretato come "padrone", "possessore")[2]. Nel libro di Isaia (62,4[5]), il termine è usato per riferirsi alla terra d'Israele[1][3], riferito al fatto che Dio avrebbe "sposato" essa e il suo popolo[4]; talvolta anche il Paradiso è detto "terra di Beulah"[3].
Beulah Thorndyke è un personaggio del film del 1933 Non sono un angelo; è la domestica a cui Tira (Mae West) rivolge la celebre frase "Beulah, sbucciami un chicco" (Beulah, peel me a grape)[3].
Note
^abcd(EN) Beulah, su Behind the Name. URL consultato il 22 luglio 2024.
^abc(EN) Beulah, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 22 luglio 2024.