Nel 1505, morto Alessandro Carafa, venne preconizzato arcivescovo di Napoli e cedette la diocesi teatina a Gian Pietro Carafa, ma morì prima di poter prendere possesso della sua nuova sede.[1]
^La nomina di Bernardino Carafa, vescovo di Chieti, alla sede di Napoli è menzionata dalle principali fonti storiche sull'arcidiocesi, ma è assente in Eubel, il quale inoltre sembra confondere la nomina di Bernardino Carafa con quella di Gianvincenzo Carafa. Bernardino morì prima di prendere possesso dell'arcidiocesi.