Nel dopoguerra Miles apparve ancora in alcuni classici del cinema britannico, come Grandi speranze (1946) di David Lean e I misteri di Londra (1947) di Alberto Cavalcanti, mentre nel decennio successivo recitò in celebri film statunitensi quali Moby Dick, la balena bianca (1956) di John Huston e soprattutto L'uomo che sapeva troppo (1956) di Alfred Hitchcock. Assai stimato come attore dal regista inglese,[1] Miles impersonò il flemmatico ma spietato Edward Drayton, che dietro la rispettabile attività di prete anglicano rapirà su commissione di un ambasciatore il figlioletto della coppia di protagonisti interpretati da James Stewart e Doris Day.
Miles interpretò in più di un'occasione il personaggio di Long John Silver nelle rappresentazioni annuali de L'isola del tesoro messe in scena durante gli anni sessanta al Mermaid Theatre (di cui egli fu il fondatore e il direttore)[1]. Interpretò il personaggio anche in una versione per il piccolo schermo trasmessa dalla televisione britannica. Dotato di una piacevole voce di basso-baritono, apprezzata sia nel teatro che al cinema, Miles fu molto richiesto anche come narratore e voce fuoricampo, acquistando notorietà in tale veste per una serie di monologhi comici, spesso in dialetto, che furono registrati e venduti come album discografici assai popolari presso il pubblico.
Miles fu nominato Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (CBE) nel 1953, cavaliere nel 1969, e ottenne nel 1979 la paria a vita come Barone Miles di Blackfriars. Fu il secondo attore britannico (dopo Laurence Olivier) a essere insignito di un titolo nobiliare non per ereditarietà.
Dal matrimonio con l'attrice Josephine Wilson, Miles ebbe due figlie, Sally (divenuta attrice) e Bridget, nonché un figlio, John, che fu un pilota di Formula 1 tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta con il team Lotus.