Battaglia dei due fiumi (671)
La battaglia dei due fiumi fu uno scontro militare avvenuto nell'anno 671 tra Pitti e Northumbriani.
Esso segnò la fine della riunione pitica all'inizio del regno di Egfrido, con una decisiva vittoria da parte dei Northumbriani. L'attestazione di questa battaglia è limitato al racconto di Stefano di Ripon della Vita Sancti Wilfrithi.
Antefatti
Nel corso del VII secolo, i Northumbriani gradualmente estesero i loro territori verso nord. Gli Annali di Tigernach ricordano un assedio di "Etain" nel 638,[1] che vennero interpretati come la conquista della Northumbria di Eidyn (Edimburgo) nel corso del regno di Osvaldo di Northumbria, rimarcando così l'annessione dei territori di Gododdin a sud del fiume Forth.[2]
A nord del Forth, i Pitti componevano all'epoca il regno di Fortriu a nord del Mounth ed una "zona pitica" a sud.[3] Evidenze storiche ed archeologiche confermano però effettivamente la tesi del soggiogamento dei Pitti da parte dei Northumbriani durante il regno di Osvaldo e anche Beda il Venerabile raccolse tale tesi due secoli dopo,[4] e tale soggiogamento continuò sotto il regno del suo successore, Oswiu.[5]
Egfrido succedette a Oswiu come re di Northumbria nel 670. Il regno di Egfrido si dice essere stato debole al momento della sua ascesa al trono. Nel 671, giunse notizia a Egfrido che i Pitti, sotto il comando del re Drest VI dei Pitti, stavano preparandosi a prendere l'egemonia della Northumbria.[6]
La battaglia
La descrizione della battaglia è limitata quasi interamente al resoconto che ce ne fa Stefano di Ripon nellal sua Vita Sancti Wilfrithi. Secondo tale racconto, Egfrido venne a sapere della volontà dei Pitti di detronizzare la sovranità dei northumbriani ed assemblò in tutta fretta diversi cavalieri. Fece quindi rotta verso nord, aiutato dal suo viceré Beornhæth,[7] che lo storico James Fraser suggerisce potesse essere de facto il governatore del regno pitico di Niuduera a sud, con capitale l'odierna Fife.[8]
Il luogo esatto della battaglia non è stato riportato. Secondo Fraser il luogo dello scontro potrebbe essere stato Moncreiffe Island, presso Perth.[9]
Nel racconto Vita Sancti Wilfrithi, la cavalleria di Egfrido venne colta di sorpresa dall'esercito pitico che si presentava di molto superiore. Ad ogni modo, i northumbriani riuscirono a prevalere, con le perdite dei Pitti che arrivarono a riempire "i corsi dei due fiumi" che scorrevano nell'area, permettendo alla cavalleria northumbriana di inseguire i sopravvissuti dei Pitti "senza bagnarsi i piedi".
In quanto opera agiografica, la Vita Sancti Wilfrithi non è la fonte storica ideale come la Historia Ecclesiastica di Beda il Venerabile, ma sono le uniche fonti reperibili sull'argomento.[10] Vari dettagli del racconto di Stefano di Ripon sulla battaglia sono stati volutamente esagerati, esaltando la vittoria di Egfrido come un punto focale della storia scozzese.[11]
Conseguenze
Stefano di Ripon riporta che, a seguito della battaglia, i Pitti vennero ridotti in schiavitù e vennero soggiogati per i successivi 14 anni.[12] Gli Annali irlandesi dell'Ulster e di Tigernach riportano di un certo "Drost" detronizzato nel 671.[13] Si presume che questo Drost sia stato effettivamente il re dei Pitti deposto e rimpiazzato con Bridei mac Bili come diretto risultato del fallimento della ribellione pitica.[14]
Egfrido venne poi sconfitto e ucciso da Bridei nella battaglia di Dunnichen del 685.[15]
Note
- ^ Annali di Tigernach, T640.1; Annali di Ulster, U638.1.
- ^ Jackson (1959), pp. 35-42; Smyth (1984), p. 31; Fraser (2009), p. 171.
- ^ Woolf (2006); Fraser (2009), p. 184.
- ^ Beda, III: VI.
«[Oswald] brought under his dominion all the nations and provinces of Britain, which are divided into four languages, viz. the Britons, the Picts, the Scots, and the English.»
- ^ Beda, III:XXIV.
«Oswiu "subdued the greater part of the Picts to the dominion of the English" in 658.»
- ^ Fraser (2009), pp. 201-202; Colgrave (1927), p. 41.
«For in his early years, while the kingdom was still weak, the bestial tribes of the Picts had a fierce contempt for subjugation to the Saxon and threatened to throw off from themselves the yoke of slavery; they gathered together innumberable tribes from every nook and corner in the north, and as a swarm of ants in the summer sweeping from their hills heap up a mound to protect their tottering house.»
- ^ Colgrave (1927), pp. 41-43.
«When King Ecgfrith heard this, lowly as he was among his own people and magnanimous towards his enemies, he forthwith got together a troop of horsemen, for he was no lover of belated operations; and trusting in God like Judas Maccabaeus and assisted by the brave sub-king, Beornhaeth, he attacked with his little band of God's people an enemy host which was vast and moreover concealed.»
- ^ Fraser (2009), pp. 200-201.
- ^ Fraser (2006), p. 59.
- ^ Fraser (2009), pp. 266-267.
- ^ Fraser (2006), p. 76.
- ^ Colgrave (1927), p. 43.
«[T]he tribes were reduced to slavery and remained under the yoke of captivity until the time when the king was slain.»
- ^ Annali di Ulster, U672.6; Annali di Tigernach, T672.5.
- ^ Cummins (2009), p. 106; Fraser (2009), pp. 201–202.
- ^ Fraser (2006); Woolf (2006).
Bibliografia
- (EN) The Annals of Ulster, CELT: Corpus of Electronic Texts. URL consultato l'8 maggio 2011.
- (EN) The Annals of Tigernach, CELT: Corpus of Electronic Texts, ISBN 0-947992-98-7. URL consultato l'8 maggio 2011.
- (EN) Beda il Venerabile, Ecclesiastical History of England III. URL consultato l'8 maggio 2011.
- (EN) Bertram Colgrave, The Life of Bishop Wilfrid by Eddius Stephanus, Cambridge, Cambridge University Press, 1927, ISBN 978-0-521-31387-2.
- (EN) W.A. Cummins, The Age of the Picts, 2ª ed., Brimscombe Port Stroud, Gloucester, The History Press, 2009, ISBN 0-7524-4959-1.
- (EN) James E. Fraser, The Pictish Conquest: The Battle Of Dunnichen 685 and the Birth of Scotland, Stroud, Gloucester, Tempus, 2006.
- (EN) James E. Fraser, From Caledonia to Pictland: Scotland to 795, Edimburgo, Edinburgh University Press, 2009, ISBN 978-0-7486-1232-1.
- (EN) Kenneth Jackson, Edinburgh and the Anglian occupation of Lothian, in Clemoes (a cura di), The Anglo-Saxons: some aspects of their history and culture presented to Bruce Dickins, Londra, Bowes and Bowes, 1959, pp. 35–42.
- (EN) Alfred P. Smyth, Warlords and Holy Men: Scotland AD 80 – 1000, Edimburgo, Edinburgh University Press, 1984.
- (EN) Alex Woolf, Dun Nechtain, Fortriu and the Geography of the Picts, in The Scottish Historical Review, vol. 85, 2006, pp. 182–201, DOI:10.1353/shr.2007.0029.
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