Bastam

Basṭām
città
بسطام
Basṭām – Veduta
Basṭām – Veduta
Il mausoleo di Bayazid Bistami
Localizzazione
StatoIran (bandiera) Iran
ProvinciaSemnan
ShahrestānShahrud
CircoscrizioneBastam
Territorio
Coordinate36°29′N 55°00′E
Altitudine1,419 m s.l.m.
Abitanti7 382[1] (2006)
Altre informazioni
Prefisso0274
Fuso orarioUTC+3:30
Cartografia
Mappa di localizzazione: Iran
Basṭām
Basṭām
Sito istituzionale

Basṭām (in persiano بسطام‎), o Bisṭām, è una città dello shahrestān di Shahrud, circoscrizione di Bastam, nella provincia di Semnan in Iran. Aveva, nel 2006, una popolazione di 7.382 abitanti. Si trova 6 km a nord di Shahrud.[2]

Storia

Si ritiene che la città sia stata fondata alla fine del VI secolo a.C. da Bastam, lo zio materno del sovrano sasanide Cosroe II. Ciò nonostante, non vi è stato ritrovato alcun reperto risalente all'epoca preislamica.[2]

Monumenti e luoghi di interesse

Bastam è conosciuta in particolare per il complesso architettonico che circonda la tomba del mistico sufi Tayfūr Abū Yazīd al-Bisṭāmī, conosciuto anche come Bayazid Bistami. Tale complesso è uno dei più importanti del suo genere nel Paese.[2]

Ai tempi di Bayazid Bistami vennero costruite le moschee più antiche rimaste in città, che vennero restaurate tra il 912 e il 913 e ricostruite in un unico complesso negli anni 1120-1121. Accanto al mausoleo del mistico venne eretto il mausoleo dell'ultimo principe ghuride 'Ala' al-Din 'Ali nel 1215 circa.[2]

Sotto l'Ilkhanato mongolo retto da Ghāzān Khān e da Oljeitu vennero costruiti importanti monumenti, come il mausoleo eretto sopra la presunta tomba di Muhammad, figlio del sesto Imam sciita duodecimano Ja'far al-Sadiq. L'iwan d'ingresso risale al 1313-1314 e tutti i lavori vennero supervisionati da Husayin ibn Talib al-Damghani e da suo figlio Muhammad.[2]

Un altro sito di interesse è la madrasa Shahrukhyya, probabilmente commissionata dal principe timuride Shah Rukh. A sud di essa vi è la moschea del Venerdì, di cui sono rimasti solo 4 pilastri. Gli elementi più rilevanti di questa moschea appartengono al periodo mongolo: le decorazioni dell'ala sud e la torre Kashaneh.[2]

Note

  1. ^ Il dato proviene dal sito World Gazetteer, che non esiste più e non è stata trovata una copia disponibile.
  2. ^ a b c d e f Bloom, p. 291.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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