Fu un collaboratore stretto di Domenico Ghirlandaio, del quale contribuì a divulgarne l'arte. Con lui realizzò ad esempio la predella dell'Adorazione dei Magi degli Innocenti. Come pittore individuale la sua cifra stilistica si muove tra gli esempi del suo maestro e degli altri principali botteghe fiorentine dell'epoca, soprattutto quelle di Sandro Botticelli e Filippino Lippi. Gli sono attribuite soprattutto opere di piccolo formato.
Bibliografia
Elisabetta Nardinocchi (a cura di), Guida al Museo Horne, Edizioni Polistampa, Firenze 2011. ISBN 978-88-596-0969-8