A vent'anni circa la giovane si ammala gravemente e rischia di morire, ma contro le aspettative dei medici guarisce, attribuendo la guarigione a san Giuseppe[2] e maturando la propria vocazione religiosa, decidendo con la sorella Carmela e con la compagna Caterina Vicentini di fondare una congregazione per occuparsi dell'educazione e l'istruzione dei poveri e degli orfani, lavorando nella Chiesa cattolica.
Segue l'ideale di san Francesco d'Assisi per vivere secondo il Vangelo e attuare la carità. I tratti caratteristici della sua personalità e la peculiarità del suo messaggio di religiosa e di maestra è racchiuso in due parole: la casa, la strada[3], che, insieme, costituiscono il tema di fondo, la linea orientativa di una pedagogia concretamente testimoniata, fino alla morte, per educare all'amore di Dio e del prossimo («amare Gesù nel prossimo e il prossimo in Gesù»), secondo un progetto originale di missionarietà francescana. Il vivere la realtà della "casa" e della "strada" come servizio, conferisce un'impronta speciale al carisma di Barbara Micarelli e delinea una pedagogia di rilevante interesse.
Negli ultimi anni della sua vita è costretta a lasciare il governo del suo istituto e ad allontanarsi dalla congregazione[1]. Già malata, si spostò quindi ad Assisi (PG) tra le francescane del Giglio, dove morì il 19 aprile 1909.
Riconoscimenti
Per interessamento di madre Matilde del Rosario il suo corpo viene traslato nel 1926 dal cimitero di Assisi nella cappella dell'attuale casa madre dell'istituto religioso, a Santa Maria degli Angeli.
Il 19 marzo 2011 la città di Assisi le ha conferito la cittadinanza onoraria con la seguente motivazione:
«Per aver realizzato a fine XIX secolo, proveniente dalla città dell'Aquila, nei pressi della Porziuncola e all'ombra della "cupola del Vignola" la casa madre dell'istituto delle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino, con il chiaro progetto di vita di Francesco, aiutando la gente di Assisi e promuovendo l'affrancamento delle ragazze con l'offerta scolastica e formativa, anticipando profeticamente il ruolo imprescindibile e paritario della donna nella società del XX secolo.»
(Città di Assisi, Conferimento cittadinanza onoraria[4])
All'Aquila si svolge inoltre la manifestazione annuale "Con Barbara braccia aperte al bene", incentrata nella consegna del simbolo ispirato all'opera assistenziale e pedagogica della Micarelli, come riconoscimento per un'istituzione cittadina particolarmente impegnata in opere di volontariatosociale; viene inoltre assegnato il premio Barbara Micarelli.
In occasione del centenario della morte si sono tenute manifestazioni, che si sono concluse all'Aquila il 18 aprile 2010[5].
Note
^abcd santiebeati.it, Barbara Micarelli, su santiebeati.it. URL consultato il 18 giugno 2016.
^Barbara Micarelli (1845 - 1909), su operabarbaramicarelli.it. URL consultato l'11 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2013).
^Barbara Micarelli fu vera educatrice (PDF), su sandonatoripacandida.net. URL consultato l'11 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
Giuseppe Porto, La porta chiusa. Storia di Barbara Micarelli, Mursia, 1981
Sono sempre in mezzo a voi, a cura di Suor Nelda M. Pezzoni, sotto la direzione di Padre Giovanni Boccali, Assisi, Santa Maria degli Angeli, 1991
Matilde Parente, La casa, la strada... La Serva di Dio Madre Maria Giuseppa Micarelli nei suoi scritti, Roma, 1994
Walter Capezzali, Barbara Micarelli: attualità di un carisma, 2009
Giovanni Zavarella, Barbara Micarelli. Una donna al servizio della chiesa, di Francesco e della società civile, in Viaggio nella storia di Pratola. Dal terremoto del 1706 alla fine del XIX secolo, vol. II, Raiano, Amaltea Edizioni, 2016
Videografia
Il mondo di Barbara, DVD, produzione "Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino" 2009