Badr bin Abd Allah bin Mohammed bin Farhan Al Saud

Badr bin Abd Allāh bin Moḥemmad bin Farhan Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoBadr Āl Saʿūd bin Abd Allāh bin Moḥemmad bin Farhan Āl Saʿūd
NascitaRiad, 16 settembre 1985 (39 anni)
DinastiaDinastia Saudita
PadreAbd Allah bin Mohammed bin Farhan Al Sa'ud
ReligioneIslam sunnita
Badr Āl Saʿūd bin Abd Allāh bin Moḥemmad bin Farhan Āl Saʿūd

Ministro della Cultura
In carica
Inizio mandato2 giugno 2018
MonarcaRe Salman
Predecessore-

Governatore della Commissione Reale per Al-Ula
In carica
Inizio mandatogiugno 2017
MonarcaRe Salman
Predecessore-

Badr bin Abd Allāh bin Moḥemmad bin Farhan Āl Saʿūd (in arabo بدر بن عبد الله بن محمد الفرحان?; Riad, 16 settembre 1985) è un principe, dirigente d'azienda e politico saudita, membro di un ramo cadetto della famiglia reale Āl Saʿūd. Detiene varie posizioni chiave direttamente collegate all'esecuzione del programma Saudi Vision 2030. Prima della sua nomina a ministro è stato presidente del Saudi Research and Marketing Group (SRMG).

Primi anni di vita e formazione

Il principe Badr è nato a Riad il 16 settembre 1985.[1] Ha studiato all'Università Re Sa'ud di Riad dove si è laureato in giurisprudenza.[2]

Carriera aziendale

Il principe Badr ha iniziato la sua carriera come dirigente d'azienda e investitore con interessi nel settore energetico, immobiliare e delle telecomunicazioni.[3]

Nel dicembre del 2015 è stato nominato presidente del Saudi Research and Marketing Group (SRMG), una delle più grandi società di media publishing del Medio Oriente e che successivamente ha esteso le sue operazioni negli Stati Uniti d'America e nel Regno Unito.[4][5][6] Ulteriori sviluppi durante il suo mandato hanno compreso un accordo siglato nel settembre del 2017 con Bloomberg per lanciare il suo primo servizio di notizie in lingua araba, Bloomberg Al Arabiya. A questo è seguito nel mese successivo l'acquisizione di una partecipazione del 51% del servizio di notizie finanziarie online saudita Argaam.[7][8]

Incarichi governativi

Nel giugno del 2017 il principe Badr è stato nominato governatore della commissione reale per Al-Ula, un ente di recente costituzione per lo sviluppo del sito storico di Al-Ula, nella provincia di Medina. Questo ha 2000 anni ed è un'attrazione culturale.[9] Nell'aprile dell'anno successivo ha firmato un accordo con il ministro degli affari esteri francese Jean-Yves Le Drian per coinvolgere le competenze del suo paese nel restauro di Al-Ula per un periodo di dieci anni.[10][11]

Nell'aprile del 2018 è stato nominato membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità generale per la cultura, l'organismo governativo responsabile della promozione della cultura saudita come parte del programma Saudi Vision 2030.[12]

Il 2 giugno del 2018 è stato nominato ministro della cultura e si è dimesso dalla presidenza del Saudi Research and Marketing Group.[13][14] È il primo a ricoprire questo incarico. Il mandato del ministero della cultura consiste nel far progredire i programmi culturali all'interno di Saudi Vision 2030.[2] Nella sua prima dichiarazione ufficiale, il principe Badr ha detto che il ministero cercherà di migliorare l'identità saudita e sosterrà gli sforzi dei giovani in campi creativi.[15]

Salvator Mundi

L'8 dicembre 2017 è stato annunciato che il Salvator mundi di Leonardo da Vinci sarà esposto al pubblico al Louvre Abu Dhabi dopo l'acquisizione da parte del Dipartimento della cultura e del turismo di Abu Dhabi.[16][17] Il giorno precedente, il Wall Street Journal aveva riferito che nel mese precedente il principe Badr aveva agito come intermediario per il principe ereditario Mohammad bin Salman nell'acquisto dell'opera.[18]

Note

  1. ^ Who is the new Saudi Minister of Culture?, in CNN Arabic, 20 giugno 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  2. ^ a b Who is the new Saudi culture minister and why was the ministry established?, in Al Arabiya, 3 giugno 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  3. ^ David Kirkpatrick, Mystery Buyer of $450 Million ‘Salvator Mundi’ Was a Saudi Prince, in New York Times, 6 dicembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  4. ^ Prince Badr SRMG chairman, in Arab News, 14 dicembre 2015. URL consultato il 30 agosto 2018.
  5. ^ SRMG Chairman Inaugurates New Headquarters in London, in Asharq Al-Awsat, 11 febbraio 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  6. ^ Arab News owner SRMG inaugurates office in Washington’s National Press Building, in Arab News, 22 marzo 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  7. ^ Bloomberg and Saudi Research and Marketing Group (SRMG) Sign Agreement to Launch ‘Bloomberg Al Arabiya’, in Bloomberg, 20 settembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  8. ^ SRMG buys key stake in Saudi financial news service Argaam, in Trade Arabia, 18 ottobre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  9. ^ A number of royal orders issued, in Saudi Press Agency, 20 luglio 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  10. ^ Riyadh, Paris Agree to Develop Al-Ula Province, in Asharq Al-Awsat, 11 aprile 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  11. ^ Aqeel Bukhamseen, Historic Saudi region to be developed with French partnership, in Al Arabiya. URL consultato il 30 agosto 2018.
  12. ^ Allies of Saudi crown prince appointed to board of new culture authority, in Reuters, 6 aprile 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  13. ^ Khaoula Ghanem, Saudi Arabia Has Appointed its First Minister of Culture, in Vogue Arabia, 3 giugno 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  14. ^ Stephen Kalin e Marwa Rashad, Saudi Arabia names businessman as labor minister, boosts culture and environment, in Reuters, 2 giugno 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  15. ^ Saudi Culture Minister Prince Badr makes first official statement, in Al Arabiya, 3 giugno 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  16. ^ Kareem Shaheen, Leonardo's Salvator Mundi: Abu Dhabi bought world's most expensive painting, in The Guardian, 8 dicembre 2018. URL consultato il 30 agosto 2018.
  17. ^ Yara Bayoumy, Abu Dhabi to acquire Leonardo da Vinci's 'Salvator Mundi': Christie's, in Reuters, 8 dicembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  18. ^ Shane Harris, Kelly Crow e Summer Said, Saudi Arabia’s Crown Prince Identified as Buyer of Record-Breaking da Vinci, in The Wall Street Journal, 7 dicembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.