Il complesso ospedaliero di Avellino si trova in contrada Amoretta, e vi risiede dal 2010, quando tutti i presidi ospedalieri della città furono uniti in un'unica struttura, che viene comunemente chiamata "città ospedaliera".
Il complesso ospedaliero di Solofra, intitolato ad Agostino Landolfi, è ubicato alla via Melito della stessa cittadina.
Storia
Avellino
I vecchi plessi ospedalieri
Prima dell'unione di tutti i plessi dell'ospedale, i vari reparti, ambulatori, unità operative e uffici erano divisi in quattro presidi ospedalieri:
Plesso ospedaliero principale (situato ad Avellino, in Viale Italia);
Plesso ospedaliero "Maffucci" (situato ad Avellino, in Contrada Pennini);
Plesso ospedaliero "Capone" (situato ad Avellino, nel Rione Mazzini);
Plesso ospedaliero "San Giacomo" (situato a Monteforte Irpino); oggi utilizzato per attività della ASL di Avellino.
Il nuovo ospedale
Si ebbe l'idea di far convogliare tutti i servizi ambulatoriali, specialistici e reparti di degenza unicamente in una sola struttura, una cittadella della salute, e appunto da questo, alla struttura venne attribuito il nome "Città Ospedaliera".
Iniziano nel 1998 i lavori per la costruzione di una delle strutture più imponenti del Mezzogiorno. Viene costruita una nuova e grande struttura proprio ad un passo dalla periferia cittadina e facilmente raggiungibile, in grado di garantire a tutti gli utenti percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi in ogni disciplina medica.
Sebbene l'inaugurazione della struttura si sia ufficialmente svolta il 18 dicembre 2010, già nel 2005 venivano trasferiti nel nuovo ospedale il Dipartimento Materno-Infantile che risiedeva nel plesso ospedaliero "Capone"[2] e nel 2008 i dipartimenti del plesso ospedaliero "San Giacomo" di Monteforte Irpino.[3] Due anni dopo, furono trasferiti completamente anche le strutture dei plessi di Contrada Pennini[4] e Viale Italia.[5] Ormai, nel 2010, la divisione dei Dipartimenti Ospedalieri era stata eliminata, avendo concentrato tutte le Unità Operative in un'unica struttura.
Solofra
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Organizzazione
Avellino
La città ospedaliera "Moscati" di Avellino si estende su una superficie di 140000m², e si compone di una palazzina di quattro piani dove sono presenti unità operative e tutti i servizi ospedalieri, una palazzina di tre piani che ospita gli uffici amministrativi, e un'altra utilizzata per le attività libero professionali. Quasi tutta la struttura è circondata da 2500 metri quadrati di giardinetti e aree verdi. Sono presenti 8 ascensori per gli utenti e 23 per il personale e distributori.
Per rendere più facile l'accesso agli utenti, la struttura è divisa in due settori: A e B, con i corrispettivi reparti e servizi, mentre il Pronto Soccorso ha un ingresso indipendente ed è posizionato nella parte opposta all'ingresso principale.
Grazie ai colori di pavimenti e pareti dell'ospedale, il settore A è riconoscibile dal colore arancio, mentre il settore B è riconoscibile dal colore blu.
Davanti all'ingresso principale c'è una fontana con una vasca, e si accede transitando in due porte girevoli elettroniche o tramite porte a spinta; all'entrata è presente una reception che funge da infopoint. Al centro dell'ospedale vi è un chiosco abbellito con una fontana e piante di vari tipi, coperto da una lente concava.
Infine, nella struttura vi è anche un'aula magna con 250 posti a sedere utilizzata per convegni e riunioni sia a livello aziendale che nazionale.
L'azienda ospedaliera ospita anche i corsi di laurea delle professioni sanitarie della Seconda Università di Napoli, che in passato venivano ospitate dal plesso ospedaliero "Maffucci".
Solofra
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Servizi e reparti
Ricoveri e locali
L'azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati dispone in totale di 572 posti letto così suddivisi:
Per gli utenti, sono predisposti vari servizi tra cui: bar, mensa, edicola e chiesa cattolica.
L'azienda ospedaliera "Moscati" risiede in contrada Amoretta ad Avellino ed è raggiungibile dal centro della città tramite il servizio urbano di autobus dell'azienda A.I.R. Mobilità di Avellino (linee: 5, 6, 10), con fermata vicina all'ingresso principale.
^Città ospedaliera, via al trasloco, su archivio.denaro.it, denaro.it, 28 aprile 2005. URL consultato il 24 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2014).