Auguste Liquois
Auguste Liquois (Angers, 2 luglio 1902 – Vitray-en-Beauce, 1º settembre 1969) è stato un fumettista e pittore francese. Durante la Seconda guerra mondiale collaborò con le riviste collaborazioniste tedesche Le Téméraire e Le Mérinos.[1] Dopo la fine della guerra, lavoro per qualche tempo anche con il settimanale comunista Vaillant.
Biografia
Auguste Liquois studio Belle Arti.[1] Nel 1926 si trasferì a Parigi, dove inizio la sua carriera,con schizzi per le case di moda, manifesti e illustrazioni umoristiche come Le Rire[2], Ric et Rac, Gai Paris[1] e la rivista erotica Séduction.[3] Nel 1936 si iscrive al Partito Comunista Francese e partecipo alla fondazione del Syndicat des dessinateurs de journaux (SDJ),fondato da Jacques Lechantre, Pierre Farinole e Jean Bellus. L'SDJ si adoperò affinché i vignettisti della stampa beneficiassero della legge del marzo 1935 sullo status dei giornalisti, che concedeva loro una serie di vantaggi. Auguste Liquois era il responsabile dei giornali per bambini.[4]
Durante l'occupazione tedesca, lavoro per i giornali Cahiers d'Ulysse, Le Téméraire e Le Mérinos[1]. Nell'ultimo giornale lavoro con lo pseudonimo di Robert Ducte e pubblicò un racconto in cui Zoubinette, l'eroina, era vittima dei guerriglieri.[5]
Dal 1941 al 1945 illustro la Collection Police-Express, racconti polizieschi pubblicati dalla casa editrice ABC, poi Société d'édition générale.[6]
Dopo la liberazione dalla occupazione tedesca(1945) fu interrogato come tutti gli altri collaboratori del giornale Le Téméraire, ma il suo caso fu archiviato.[6]
Nel 1945, fa rinascere il sindacato SDJ, che nel 1946 cambio nome in Syndicat des dessinateurs de journaux pour enfants (SDJE[7]), e fu aiutato da Alain Saint-Ogan.[8] La SDJE riunirà la maggior parte degli illustratori della stampa per ragazzi. Auguste Liquois si dimise dall'incarico nel 1947.
Nel 1945 inizio la collaborazione con il settimanale per ragazzi Vaillant e disegno Fifi, gars du maquis[9]. Nello stesso anno illustro La Vie du colonel Fabien.
Da maggio a dicembre 1946, il suo fumetto di fantascienza Les Héros de la liberté fu pubblicato nei quattordici numeri del quindicinale Robin l'Écureuil, queste tavole ebbero una vita breve ma viene considerata fu una migliori serie realistiche.[10]
Nel giugno del 1946 illustrò Le Tourbillon du désert blanc nella collezione Odyssées, poi nel 1950 realizzò la copertina e il testo del romanzo Les Aventures de Trottemenu.[11] Nel luglio 1946 la direzione del periodico Vaillant venuta a conoscenza della sua partecipazione alle riviste Téméraire e Mérinos nel periodo bellico preferì licenziarlo. Secondo Gilles Ragache, i dirigenti di Vaillant conoscevano il passato di Auguste Liquois e degli altri ex membri di Le Téméraire, ma inizialmente scelsero di ignorarlo: "I nuovi datori di lavoro erano probabilmente a conoscenza del loro passato (il processo lo dimostra), ma lo passarono sotto silenzio "[6]. Questi inconvenienti non impedirono ad Auguste Liquois di proseguire in seguito la sua carriera.
A metà degli anni Cinquanta collaboro anche con il giornale IMA, l'ami des jeunes. Nel 1957 disegno Guerre à la Terre su sceneggiatura di Marijac per la rivista Cocorico, il giornale dell'aventura[12]. ma pubblico anche Satanax[13], Capitan Fracassa e molte altre storie che in seguito realizzate.
Come pittore, Auguste Liquois fu presente con delle mostre personali a Chartres Los Angeles,[14] Angers, Parigi, e in altre località.
Note
- ^ a b c d (EN) Auguste Liquois, su lambiek.net. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ FFF - LE RIRE, su lfb.it. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ (FR) Séduction, 11 novembre 1933. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ (FR) Thierry Crépin, Le Grand Prix de l’image française, une existence éphémère, in Comicalités. Études de culture graphique, 16 maggio 2011, DOI:10.4000/comicalites.217. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ Un illustré sous l'occupation : Le Téméraire, collana Benezit Dictionary of Artists, Oxford University Press, 31 ottobre 2011, p. 748.
- ^ a b c Gilles Ragache, Un illustré sous l'occupation : le téméraire, in Revue d’histoire moderne et contemporaine, vol. 47-4, n. 4, 2000, pp. 747, DOI:10.3917/rhmc.474.0747. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ (FR) Éditeurs et profession - Syndicat des Dessinateurs de Journaux d’En.... URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ FFF - Alain SAINT-OGAN, su lfb.it. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ Fifi - Gars du maquis. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ Pierre Fresnault-Deruelle, Le verbal dans les bandes dessinées, in Communications, vol. 15, n. 1, 1970, pp. 145–161, DOI:10.3406/comm.1970.1219. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ W. N. INCE, Review. La Vie de Marianne ou Les Aventures de Madame la Comtesse de ***. Texte etabli, avec introd., chronologie, bibliographie, notes et glossaire, par Frederic Deloffre. Marivaux, in French Studies, vol. 12, n. 3, 1º luglio 1958, pp. 266–266, DOI:10.1093/fs/12.3.266. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ La Database BD du Loup - Famille JX Details serie Cocorico (le magazine de l'aventure), su dlgdl.com. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ Satanax, su coolfrenchcomics.com. URL consultato il 1º novembre 2022.
- ^ (EN) Joan Hugo on “Three French Painters”, su artforum.com. URL consultato il 1º novembre 2022.
Bibliografia
- (FR) Patrick Gaumer, Dictionnaire mondial de la BD, Larousse, 2010, ISBN 978-2-03-584331-9, OCLC 652381718.
- (FR) Gilles Ragache, De Jeune France à Vaillant: Naissance d'un hebdomadaire pour la jeunesse (1942-1946), in Gavroche, vol. 85, 1996.
- (FR) Gilles Ragache, Un illustré sous l'occupation: Le Téméraire, in Revue d'histoire moderne et contemporaine, 2000.
«n. 47-4,»
- (FR) Roger Jeanne, «A. Liquois», Hop!, 1981, nº 26-27, p. 31-32
- (FR) Christian Impr. Corlet), Les crayons de la propagande, CNRS Ed, 1993, ISBN 2-271-05014-6, OCLC 411194569.
- (FR) Richard Medioni e Françoise Bosquet, Periode rouge (PDF), su lesanneesvaillant.fr.
- (FR) Pascal Ory, Le Petit Nazi illustré: Vie et survie du Téméraire (1943-1944), Nautilus, 2002.
- (FR) Auguste Liquois e Marijac, Guerre à la Terre tome 1: Patrimoine Glénat 30, Glénat BD, 2016, pp. 66.
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