Auguste Lepére era figlio dello scultore François Lepère, allievo di François Rude.
Nel 1862 il giovane Auguste Lepère entrò come apprendista nella bottega dell'incisore Joseph Burn Smeeton, e vi lavorò fino al 1867, come incisore de Le Magasin pittoresque e come collaboratore di Joachim-Jean Cosson. Contemporaneamente, prese lezioni di disegno sotto la guida di Lecoq de Boisbaudran alla Petite École di Parigi. Fu in questo periodo che incontrò gli incisori Henri Paillard ed Eugène Dété, con i quali rimase in contatto per tutta la vita.
Partecipò alla Guerra franco-prussiana, arruolato nella Garde nationale mobile, e in seguito fu trasferito al 4º Battaglione di Fort d'Issy.
Nel 1872, aprì uno studio in rue des Abbesses a Parigi con Henri Paillard.
Lepère e Félix Bracquemond osteggiarono questo processo di decadenza, e Lepère rivolse la sua attenzione agli incisori del periodo romantico e ai giapponesi, che consisteva in un ritorno a una maggiore semplicità. In un settore che era stato a lungo dedicato all'interpretazione o addirittura alla riproduzione di illustratori o pittori e, sempre più spesso, alla fotografia, Lepère ritornò all'incisione originale.
Tra il 1876 e il 1878, lavorò come decoratore per François Laurin nella fabbrica di maioliche di Bourg-la-Reine e divenne membro dell'Union syndicale de peintres et de sculpteurs.
Auguste Lepère praticò anche la pittura a olio, l'acquerello e il pastello. Dipingeva Parigi, dove visse; Fontainbleau che aveva riscoperto con il suo amico Adrien Lavieille, fils d'Eugène Lavieille; la Vandea dove soggiornò diverse volte.
Nel 1892 acquistò una casa a Saint-Jean-de-Monts e diventerà, con Charles Milcendeau, il fondatore del gruppo di pittori nominato "de Saint-Jean-de-Monts".
A partire dal 1870 Auguste Lepère espose in diversi Salons: Salon des artistes français, Salon des peintres-graveurs français, Salon de la Société nationale des beaux-arts.