Frequentò le scuole elementari nella natia Linguaglossa e il ginnasio a Roma, presso il collegio Santa Maria, ma conseguì la maturità classica presso il liceo Spedalieri di Catania. Durante il suo soggiorno nella Capitale aveva fondato assieme ad alcuni compagni la rivista "Fides et labor". Si laureò in giurisprudenzacon il massimo dei voti[senza fonte].
Nel 1929 recuperò il corpo di Giovannino Bonaccorso, un giovane di Piedimonte Etneo che si era avventurato sull'Etna assieme a un gruppo di turisti e vi era morto per gli effetti di un'improvvisa eruzione. Questo gesto gli valse una medaglia d'oro[che medaglia?] insieme ad una lapide in memoria dell'accaduto posta in prossimità della vetta.
In seguito all'esperienza come commissario prefettizio, Castrogiovanni si inserì nelle file del Movimento Indipendentista Siciliano. Nel giugno del 1945, dopo l'uccisione di Antonio Canepa, divenne per breve tempo il comandante dell'EVIS[1]. Fu segretario del MIS nel 1947 dopo l'espulsione dal movimento di Antonino Varvaro.