Sono assenti dalla competizione per il boicottaggio le atlete del blocco orientale. Tra le favorite per il titolo vi è Sara Simeoni con l'1,95 saltato il 30 giugno. La prima delle americane, Louise Ritter, ha saltato 1,92. In pochi credono che Ulrike Meyfarth (miglior risultato 2,03 nel 1983, per tre giorni record del mondo), possa tornare sui suoi livelli. Nell'anno in corso la tedesca è ferma a 1,94.
Alle qualificazioni sono 15 le atlete che superano la misura richiesta.
In finale, la gara della Simeoni e della Meyfarth procede in parallelo: 1,94 alla prima prova, 1,97 alla seconda. Ai due metri la Simeoni tira fuori il meglio di sé: esegue un salto perfetto e ricade sul materasso colma di gioia. Ma la tedesca non si fa impressionare, valica a sua volta la misura e poi si ripete a 2,02, migliorando anche il record olimpico. La Simeoni si deve accontentare dell'argento (2,00); il bronzo va alla statunitense Huntley (1,97).
Ulrike Meyfarth aveva già vinto l'oro a Monaco 1972 all'età di 16 anni. La sua riconferma a 12 anni di distanza è un record per la specialità.