Astacus astacus

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Astacus astacus
Stato di conservazione
Vulnerabile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
OrdineDecapoda
FamigliaAstacidae
GenereAstacus
SpecieA. astacus
Nomenclatura binomiale
Astacus astacus
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Astacus fluviatilis
Fabricius, 1775

Il gambero di fiume[1] (Astacus astacus Linnaeus, 1758), noto anche come gambero d'acqua dolce,[2] è una specie un tempo diffusa in quasi tutt'Italia[3] fino all'epidemia che nel 1880 ne fece strage in buona parte dell'Europa. Era un animale molto diffuso ed era abitualmente consumato almeno una volta alla settimana.[3] È una specie molto sensibile all'inquinamento delle acque e pertanto anche se sono stati fatti numerosi tentativi di reinserimento non sono tornati, escluso poche eccezioni, ad occupare in modo stabile i corsi d'acqua dell'Europa occidentale[4]. È un animale tendenzialmente notturno, solitario e aggressivo. Carnivoro, si nutre di lumache, o carogne e raramente supera i 10 cm di lunghezza[5]. È nella lista rossa delle specie a rischio[6]

Note

  1. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 20 febbraio 2018.
  2. ^ Gamberi d'acqua dolce, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF.
  3. ^ a b Firenze e la Toscana - Cucina regionale italiana, Fratelli Melita Editori, p. 156; ISBN 88-403-6719-5
  4. ^ Il gambero di fiume europeo, Astacus astacus (Linnaeus, 1758)
  5. ^ gàmbero - Sapere.it
  6. ^ (EN) L. Edsman, L. Füreder, F. Gherardi & C. Souty-Grosset, 2010, Astacus astacus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.

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