Asinello si trova nella parte meridionale del Quarnaro, 60 km a sudest[3] dell'Istria e 1,5 km a sudest[4] dell'isola di Lussino; è separata da quest'ultima dalla porta di San Pietro (Ilovačka vrata). Asinello si sviluppa in direzione nordovest-sudest per circa 4 km[5] e raggiunge una larghezza massima di 2,12 km[6]; la sua superficie è di 5,51 km²[7].
L'isola è di forma irregolare, con coste ricche di insenature che corrono per più di 14 km[7]. A sud si trova la valle Parsine[2] (uvala Paržine). Un promontorio si allunga nella parte sudorientale e termina nella punta Radovan (rt Radovan)[8]. Al centro, l'isola raggiunge la sua elevazione massima nel monte Nono[2] (Did, "grissino") di 96 m s.l.m.[8] Altri rilievi sono il monte della Guardia Grande[2] (Vela Straža) e il monte Strisine[2].
Fin dal 1071, Asinello e San Pietro furono registrate insieme come Neumae Insulae (dal greco neuma, segno), per poi cambiare nome nel XIII secolo in Sanctus Petrus de Nimbis e in seguito, sotto l'influenza veneziana, in San Pietro dei Nembi. Infine, quando i coloni croati giunsero sull'isola da Lussino nel XVIII secolo, chiamarono l'isola grande Tovarnjak (ovvero Asinello) e alla piccola rimase il nome di San Pietro (Sveti Petar).
Grazie all'ottima posizione geografica, il canale che separa Asinello e San Pietro è stato utilizzato in diversi periodi storici come punto d'approdo per le imbarcazioni.
I più antichi reperti trovati sull'isola risalgono alla tribù illirica dei Liburni. Si trovano anche reperti d'epoca romana come edifici, mosaici e tombe, e le rovine della chiesa altomedievale di Sant'Andrea. I primi coloni di Asinello erano braccianti che lavoravano presso l'abbazia benedettina costruita sull'isola di San Pietro.
Al censimento del 2011, gli abitanti di San Pietro dei Nembi[2] (Ilovik), unico insediamento dell'isola, erano 85[10].
Economia
La popolazione locale si occupa prevalentemente di pesca, turismo, agricoltura e pastorizia.
Note
^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 446, ISBN978-88-85339-29-3.
^abcdef Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, pp. 393-395, ISBN978-88-8190-244-6.