Di famiglia nobile, è incerto il luogo di nascita tra Roma e Milano, anche se viene ricordato per aver partecipato attivamente alla vita cittadina e politica di quest'ultima.[1]
Fu un erudito letterato e un abile oratore tanto nel latino quanto nel volgare. In giovane età si occupò di poesia scrivendo L'aura soave, un romanzo pastorale di imitazione boccaccesca.[1]
Fondamentale fu il rapporto con il marchese Giambattista Castaldo, che gli commissionò un'opera sull'arte militare, i Discorsi di guerra (1558-1562). Nel libro si descrivono le capacità che deve avere un abile generale e le tecniche per la conquista di un territorio o per la difesa di una città in caso di attacco del nemico.[1]
La data di morte è ignota, ma viene collocata approssimativamente negli anni finali del Cinquecento.[1]