Carnivoro di medie-grandi dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 52,2 e 90 cm, la lunghezza della coda tra 52 e 89 cm, la lunghezza del piede tra 10 e 13 cm, la lunghezza delle orecchie tra 4,5 e 6,5 cm e un peso fino a 14 kg.[3]
È il più grande viverride vivente e la pelliccia arruffata lo fa sembrare ancora più grande.
Caratteristiche craniche e dentarie
Il cranio è simile a quello del genere Paguma, ma più grande e con il palato più curvo longitudinalmente. L'area post-orbitale non è compressa. Il secondo molare superiore e il primo premolare inferiore risultano spesso mancanti.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
Il colore generale del corpo è nerastro, variabile da un individuo all'altro in funzione della quantità di peli con la punta più chiara. In alcuni esemplari la testa è completamente grigia, quasi bianca, e in altri il grigio si estende dietro fino alle spalle. Le orecchie sono arrotondate con i margini bianchi. I peli dietro ogni orecchio sono lunghi e si estendono oltre la punta, formando un lungo ciuffo. La coda è lunga, densamente ricoperta di peli specialmente all'attaccatura, e prensile. Questa caratteristica è unica tra i carnivori del vecchio mondo. L'unico altro carnivoro a possederla è il Cercoletto. L'andatura è plantigrada. Gli artigli sono semi-retrattili, corti e leggermente ricurvi. Le piante dei piedi sono prive di peli, incluso il tallone. Le femmine hanno due paia di mammelle.
Biologia
Comportamento
È una specie principalmente arboricola e notturna. Scende a terra frequentemente, per spostarsi da un albero all'altro, poiché risulta molto difficile saltare tra i rami visto la possente mole. Riposa normalmente raggomitolato, con la testa avvolta nella coda. È un discreto nuotatore. Si immerge per cacciare pesci. Vive solitario o in piccoli gruppi di adulti insieme a piccoli immaturi.
Alimentazione
La dieta consiste principalmente di uccelli, carogne, frutta, foglie e germogli.
Riproduzione
Le nascite avvengono durante tutto l'anno. Le femmine hanno più di un periodo di estro senza una stagione riproduttiva specifica. Danno alla luce solitamente due piccoli l'anno. I picchi delle nascite si riscontrano tra gennaio e marzo. La gestazione dura tra gli 84 e 99 giorni. Raggiungono la maturità sessuale dopo circa un anno. L'aspettativa di vita in cattività è di 22 anni e 11 mesi.
Vive nelle dense foreste sia primarie che secondarie. Nelle Filippine è stato osservato fino a 400 metri di altitudine. Fino a qualche tempo fa era abbondante ovunque.
È stato a lungo utilizzato come animale da compagnia, ma anche cacciato sia per la pelliccia che per la carne, utilizzata nella medicina tradizionale.
Deforestazione e traffico illegale costituiscono le principali minacce per la specie, che è infatti inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura)[4]. In Europa lo zoo del Jardin des Plantes coordina un programma di allevamento per il binturong. Sull'isola di Palawan, nelle Filippine, è in corso uno studio avente per obiettivo il miglioramento delle conoscenze circa l'ecologia della specie e la sua popolazione grazie a fototrappole e radiotracking. Queste informazioni sono essenziali per poter creare un programma di conservazione su misura. Nelle scuole e nelle università delle Filippine vengono realizzate molte azioni finalizzate a sensibilizzare i giovani alla conservazione e protezione degli ecosistemi[5].
Conservazione
La IUCN Red List, considerato che la popolazione si è ridotta del 30% negli ultimi 30 anni a causa della perdita del proprio habitat e del commercio illegale , classifica A.binturong come specie vulnerabile (VU).[1]
^(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Arctictis binturong, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN0-8018-8221-4.