L'arco di Sisto V è un monumento commemorativo situato nel rione Esquilino di Roma, realizzato nel 1585 come celebrazione del completamento dell'acquedotto Felice per volere di Sisto V, durante il primo anno del suo pontificato.
Il monumento è noto anche come arco Felice, dal nome di battesimo del papa committente, Felice Peretti[1] oppure popolarmente chiamato arco delle pere, dalla presenza di tali frutti nell'insegna papale di Sisto V e riprodotti sulle decorazioni in travertino ai lati dei due fornici più piccoli.[2]
Storia
L'arco è posizionato all'incrocio delle due strade che anticamente conducevano direttamente alla basilica di Santa Maria Maggiore e alla basilica di Santa Maria degli Angeli. L'arco è edificato a pochissima distanza da porta San Lorenzo ed è organicamente inserito nell'acquedotto Felice che nella sua sezione terminale si sovrappone alle mura Aureliane. L'acquedotto fu voluto da papa Gregorio XIII per le esigenze delle moltitudini di pellegrini che avrebbero invaso la città per il giubileo del 1575. L'opera idrica fu terminata sotto il pontificato di papa Felice Peretti, da cui prende il nome, che per l'occasione volle celebrare il completamento dell'acquedotto con un grande arco, progettato dall'architetto Giovanni Fontana e inaugurato nel 1585.[2][3]
Descrizione
L'arco è strutturato come un vero e proprio arco di trionfo a tre fornici di cui quello centrale più ampio. Il monumento è realizzato in peperino, la pietra comunemente utilizzata per molte opere dell'epoca a Roma, arricchito con decorazioni in travertino.
Sull'attico prospiciente via di Porta San Lorenzo campeggia una targa commemorativa che reca l'iscrizione:[2]
(LA)
«SIXTVS · V · PONT · MAX · VIAS VTRASQ· ET AD S· MARIAM MAIOREM ET AD S · MARIAM ANGELORUM AD POPVLI COMMODITATEM ET DEVOTIONEM LONGAS LATASQ SVA IMPENSA STRAVIT»
(IT)
«Sisto V Pontefice Massimo, per favorire la comodità e la devozione del popolo, aprì a proprie spese in lunghezza e in larghezza, entrambe le strade sia verso Santa Maria Maggiore che verso Santa Maria degli Angeli»
(Arco di Sisto V, iscrizione sull'attico sud est)
Sulla facciata dell'arco rivolta verso piazzale Sisto V, una targa apposta sull'attico riporta l'incisione:[1][2]
(LA)
«SIXTVS V PONT MAX DVCTVM AQVAE FELICIS RIVO SVBTERRANEO MILL · PASS · XIII · SVBSTRVCTIONE ARCVATA VII SVO SVMPTV EXTRVXIT»
(IT)
«Sisto V Pontefice Massimo realizzò a sue spese la conduttura sotterranea dell'Acqua Felice per tredici miglia su sostruzioni arcuate per sette miglia»
(Arco di Sisto V, iscrizione sull'attico nord ovest)
Il termine "MILL PASS" è l'abbreviazione di milia passuum, migliaia di passi, ossia un miglio romano,[2] equivalente a circa 1482 m.
Sempre sul lato rivolto verso nord ovest, subito al di sotto dell'attico, un'iscrizione sul peperino permette di identificare l'anno di realizzazione del monumento:[2]
(LA)
«ANNO DOMINI MDLXXXV PONTIFICATUS I»
(IT)
«Anno del Signore 1585, nel primo anno del pontificato»
Analoga iscrizione doveva trovarsi anche sul lato opposto dell'arco ma oggi risulta completamente illeggibile ad eccezione delle lettere "ANN". Su entrambe le facciate spiccano i simboli di Sisto V: due stelle ai lati del fornice maggiore rivolto verso sud est, due monti stilizzati ai lati del fornice maggiore esposto verso nord ovest e una testa di leone su ciascuna delle due chiavi di volta dei fornici maggiori.[2]
Nell'Ottocento la costruzione della stazione Termini impose lo smantellamento di parte dell'acquedotto preservando tuttavia l'arco di Sisto V che oggi appare quasi appoggiato alla parte posteriore del grande edificio della stazione.
La facciata rivolta verso via di Porta San Lorenzo
La parte superiore dell'arco rivolta verso piazzale Sisto V
Scorcio dell'arco rivolto verso via di Porta S.Lorenzo
Note
^ab Andrea Fulvio, L'antichità di Roma di Andrea Fulvio antiquario romano, annotazioni di Girolamo Ferrucci Romano, Venezia, Girolamo Francini libraro in Roma all'insegna del Fonte, 1588.
^abcdefgArco di Sisto V, su romasegreta.it, 23 aprile 2013. URL consultato il 15 aprile 2015.
^Arco di sisto V o delle Pere, su info.roma.it, associazione culturale info.roma.it. URL consultato il 14 aprile 2015.