La diocesi di Kalocsa e Bács fu eretta nel 1010 da santo Stefano d'Ungheria. Si ritenne che Kalocsa e Bács fossero sedi indipendenti, unite successivamente, ma studi più recenti[senza fonte] hanno acclarato che si tratta di un'unica sede, i cui vescovi risiedevano ora a Kalocsa ora a Bács. Nelle due località esistevano capitoli distinti.
Nel 1135 la diocesi di Kalocsa e Bács fu elevata al rango di arcidiocesimetropolitana e l'elezione degli arcivescovi fu riservata ai capitoli uniti, in un'assemblea che avrebbe dovuto svolgersi in una terza città. Anche la questione dell'elevazione a sede metropolitana è controversa: già Asztrik godeva del titolo di arcivescovo, che si ritrova per Fabiano, il quinto vescovo. Alcuni studiosi sostengono che la metropolia di Kalocsa e Bács si estendesse nell'XI secolo alle diocesi di Bihar (oggi diocesi di Gran Varadino dei Latini) e di Transilvania (oggi arcidiocesi di Alba Iulia), alla quale si aggiunse la diocesi di Csanád (oggi diocesi di Seghedino-Csanád).
L'importanza della sede fu confermata nel 1175, allorché, visto che la sede di Esztergom era vacante, toccò all'arcivescovo di Kalocsa incoronare il re Béla III d'Ungheria. Il fatto si ripeté nel 1204 quando l'arcivescovo Giovanni incoronò Ladislao II d'Ungheria. Nel 1212 fu sancito il diritto degli arcivescovi di Kalocsa all'incoronazione in caso di assenza o rifiuto dell'arcivescovo di Esztergom. Pochi anni l'arcivescovo Ugrinus istituì il primo grande ospedale di Kalocsa e nel 1229 aggiunse alle sue suffraganee la diocesi di Sirmio. La nuova diocesi era un baluardo nella lotta contro i patareni, eretici diffusi nella Bosnia; gli arcivescovi si impegnarono nel contrastare la diffusione delle loro dottrine. Allo stesso arcivescovo Ugrinus toccò l'onore di incoronare Andrea II d'Ungheria. Cadde poi in battaglia contro i Tatari nel 1241.
Nel XV secolo sedettero sulla cattedra di Kalocsa due personaggi di spicco: Andrea Brenti, che ebbe un ruolo importante nella preparazione del concilio di Costanza e István Várdai, tipica figura di vescovo rinascimentale, uomo di grande cultura umanistica, che portò a Kalocsa l'influsso del Rinascimento italiano e fu poi creato cardinale. La sua opera a Kalocsa fu intensa e organica: celebrò il sinodo diocesano, istituì la visita pastorale nelle parrocchie, rivolse la sua attenzione alla formazione del clero, inviò giovani chierici nelle università europee, fondò una biblioteca e curò anche le rendite dell'arcidiocesi.
Nel 1526 l'arcivescovo francescano Pál Tomori guidò l'esercito nella battaglia di Mohács, nella quale trovò la morte. La sconfitta segnò la conquista ottomana e il declino dell'arcidiocesi; gli arcivescovi sotto il giogo dei turchi non poterono più esercitare le loro funzioni. Tuttavia, la Santa Sede continuò a nominare arcivescovi per questa sede, considerandola in pari tempo una terra di missione affidata ai francescani, che si presero cura anche dei cristiani che emigrarono in questa regione dalla Dalmazia dopo il 1550.
L'effettiva giurisdizione arcivescovile si interruppe durante tutto il periodo della dominazione turca e fu ripristinata durante l'episcopato del cardinale Leopold Karl von Kollonitsch nell'ultimo decennio del XVII secolo. Fu il suo successore Pál Szécsényi che costruì un palazzo per la curia e costruì una chiesa parrocchiale, mentre il successore di lui Imre Csáky fece costruire la cattedrale. Nonostante questi sforzi, nel 1733 l'arcivescovo Gabriel Herman Antun Patačić trovò l'arcidiocesi ancora da riorganizzare: fu lui a stabilire il seminario diocesano e a ripristinare il capitolo cattedrale.
Il 31 maggio 1993 con la bollaHungarorum gens di papa Giovanni Paolo II furono rivisti i confini delle diocesi ungheresi. L'arcidiocesi di Kalocsa ampliò il proprio territorio che furono fatti coincidere con la contea di Bács-Kiskun tramite l'acquisizione di diversi comuni dalle diocesi di Vác e di Pécs; a quest'ultima diocesi cedette il comune di Bogyiszló. Contestualmente l'arcidiocesi ha assunto il nome attuale.
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 519.638 persone contava 357.459 battezzati, corrispondenti al 68,8% del totale.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1950
606.000
880.000
68,9
402
357
45
1.507
72
694
207
1970
210.000
263.982
79,6
148
148
1.418
81
1980
218.529
259.171
84,3
107
107
2.042
77
1990
200.474
241.109
83,1
95
92
3
2.110
1
3
77
1999
398.000
537.084
74,1
100
99
1
3.980
7
1
84
81
2000
412.000
555.980
74,1
100
100
4.120
9
85
79
2001
422.406
557.112
75,8
93
93
4.542
10
79
76
2002
421.314
555.340
75,9
91
91
4.629
10
95
75
2003
419.790
553.330
75,9
95
95
4.418
11
85
138
2004
379.072
546.345
69,4
92
91
1
4.120
11
1
85
138
2006
379.072
546.345
69,4
103
102
1
3.680
11
1
83
138
2011
371.833
541.005
68,7
103
102
1
3.610
12
1
59
136
2013
368.755
536.409
68,7
110
108
2
3.352
11
2
51
127
2016
364.996
530.565
68,8
103
101
2
3.543
13
2
43
127
2019
360.317
523.793
68,8
104
104
3.464
11
36
127
2021
357.459
519.638
68,8
102
102
3.504
13
30
127
Note
^Dal 23 settembre 1592 vescovo di Győr, nel 1596 era stato nominato arcivescovo o amministratore apostolico di Kalocsa, il 29 gennaio 1597 fu nominato arcivescovo di Esztergom dal re d'Ungheria e confermato dalla Santa Sede il 4 giugno 1599.
^Era stato nominato dal re d'Ungheria nel 1668 e confermato dalla Santa Sede il 18 aprile 1678.
^Era stato nominato dal re d'Ungheria nel 1685 e confermato dalla Santa Sede il 2 settembre 1686.