L'archeologia biblica, o archeologia siro-palestinese,[1] è una branca dell'archeologia tradizionale, che si occupa dello studio dei reperti provenienti dalle scoperte archeologiche legate, direttamente o indirettamente alla Bibbia.
Questa scienza dell'antichità mira alla ricostruzione delle civiltà, dei luoghi, dell'ambiente storico e dei costumi del Medio Oriente, riconducibili alla storia d'Israele, l'antico popolo dell'alleanza con Dio.
Una branca dell'archeologia biblica è la Palestinologia.
Origini
L'inizio del XIX secolo aprì una nuova era nello studio del mondo antico. Cominciarono le prime esplorazioni serie nei luoghi dove erano fiorite le civiltà in tempi anteriori alla Grecia classica: in Assiria, Babilonia ed Egitto. All'inizio formavano oggetto di studio quelle stesse culture; ma quando si lessero le iscrizioni che nominavano dei re conosciuti dall'Antico Testamento, sorse un nuovo interesse e gli studi attirarono un pubblico molto più ampio.[2]
Metodi dell'archeologia biblica
La necessità di metodi precisi negli scavi archeologici s'impose soltanto agli inizi del XX secolo; fino ad allora l'archeologia consisteva in una specie di caccia all'oggetto, per arricchire i musei dell'Europa.
Casse e contenitori riempiti alla rinfusa, trasferivano in altre sedi, dove poi venivano studiati, i reperti più interessanti.
Così si perdevano per sempre dati preziosi per la ricostruzione degli aspetti meno appariscenti, ma per gli studiosi non meno interessanti, delle civiltà antiche. Inoltre si rendeva difficile o impossibile riconsiderare l'oggetto nel suo ambiente naturale.
Per stratigrafia s'intende la ricostruzione delle diverse fasi di occupazione di una città sepolta attraverso l'osservazione degli strati sovrapposti. La tecnica più recente, messa in atto specialmente dalla famosa archeologa inglese Kathleen Kenyon, consiste nel praticare una trincea, un taglio verticale dalla sommità del tell (così si chiama la collina artificiale formata dai detriti della città sepolta) fino al terreno vergine.
Per ceramografia s'intende la descrizione dei vari tipi di ceramica (in genere vasi) che si succedono nei diversi strati.
Per tipologia in archeologia s'intende la correlazione degli strati di diversi luoghi. Questa correlazione viene messa in evidenza dalla convergenza di diversi indizi, come il tipo caratteristico delle costruzioni, dei manufatti e della ceramica. Così ad esempio lo strato IV A di Meghiddo corrisponde allo strato VIII di Hazor, databile al tempo di Omri e di Acab.[3]
Le fonti
La Bibbia rappresenta una delle fonti per lo studio degli archeologi.
Le fonti principali sono quelle fonti provenienti dalla storiografia biblica:
L'archeologia biblica comincia con la pubblicazione da parte di Edward Robinson (1794-1863), professore americano di letteratura biblica, dei suoi viaggi attraverso la Palestina durante la prima metà del XIX secolo, che sottolineava le somiglianze tra i nomi delle moderne città arabe e i nomi delle città bibliche.
Al tempo la più antica bibbia in lingua ebraica in circolazione risaliva al Medioevo.
Il Fondo per l'Esplorazione della Palestina sponsorizzò indagini dettagliate guidate da Charles Warren nei tardi anni 1860, che erano state inizialmente finanziate da Angela Georgina Burdett-Coutts nel 1864 per migliorare le condizioni sanitarie di Gerusalemme; le esplorazioni culminarono con la pubblicazione dell'"Indagine sulla Palestina Occidentale" (The Survey of Western Palestine) negli anni dal 1871 al 1877.
Il più importante ritrovamento di questo periodo è il risultato del lavoro di Warren nella montagna del tempio di Gerusalemme, la scoperta delle fondamenta del tempio di Erode, la prima iscrizione israelita in parecchie giare manufatte con sigilli, e sistemi di pozzi d'acqua al di sotto della città di Davide.
Questa è la cronologia delle ricerche compiute fino al 1914:
1890 Flinders Petrie nota strati esposti dall'acqua presso Tell el-Hesi, originariamente creduta la biblica Lachish, ma adesso ritenuta più probabilmente Eglon, e pubblica dettagli di gruppi di manufatti rinvenuti. Frederick Jones Bliss prosegue gli scavi nel 1891-2.
Dopo la prima guerra mondiale, durante il mandato britannico sulla Palestina, furono stabilite leggi per regolamentare gli scavi archeologici nel territorio palestinese e fu creato un Dipartimento di Antichità (che è diventato la moderna Autorità per le Antichità di Israele) e il Museo Archeologico della Palestina, oggi Museo Rockefeller.
Cronologia delle ricerche:
1921-3, 1925-8, 1930-3 C.S. Fisher, A. Rowe, e G.M. Fitzgerald scavano Beth Shean
1922-3 W.F. Albright scava Tell el-Ful, probabilmente la città biblica di Gabaa
1925-39 C.S. Fisher, P.L.O. Guy, e G. Loud scavano Megiddo
Dopo la dichiarazione della fondazione dello Stato di Israele e con la scoperta dei manoscritti del Mar Morto da parte di alcuni beduini nel 1947 e di altre antiche copie di testi della Bibbia ebraica le ricerche archeologiche riprendono, potendosi anche avvalere di moderni mezzi di scavo e di ricerca.
In particolare Ketef Hinnom a sud-ovest della città vecchia scopre due piccoli rotoli d'argento che preservano gli unici testi biblici più antichi dei manoscritti del Mar Morto. Entrambi questi amuleti contengono la Benedizione sacerdotale dal libro dei Numeri, uno contiene anche una citazione che si trova nel libro dell'Esodo 20,6[4] e nel Deuteronomio 5,10;7,9[5]; gli stessi versi appaiono anche successivamente nel libro di Daniele 9,4[6] e di Neemia 1,5[7].
A partire dagli anni 70 del XX secolo ad oggi, stante anche il progresso delle tecniche archeologiche e scientifiche, la maggioranza degli archeologi[Nota 1] propende per ritenere non storico molto di quanto contenuto nel testo biblico. Il quotidiano israeliano "Haaretz", nell'ottobre 2017, riportava nella sua sezione archeologica le considerazioni sullo stato attuale della ricerca: "I padri fondatori dell'archeologia israeliana sono partiti esplicitamente con la Bibbia in una mano e un piccone nell'altra, cercando i risultati delle epoche bibliche, come parte del progetto sionista[Nota 2]. Ma con il progredire degli scavi negli anni '70 e '80, piuttosto che la convalida, ciò che cominciò ad accumularsi furono le contraddizioni" e "oggi, a 18 anni di distanza[Nota 3], armati di tecnologie di datazione e molecolari all'avanguardia, gli archeologi sono sempre più d'accordo con Herzog [noto archeologo israeliano] che, in generale, la Bibbia non riflette le verità storiche".[8][9][10][11][12][13]
Ad evidenziare tali osservazioni sono gli stessi archeologi israeliani, molto attivi nel campo dell'archeologia biblica, come Israel Finkelstein[Nota 4] e Ze'ev Herzog, il quale afferma che "questo è ciò che gli archeologi hanno scoperto dai loro scavi nella Terra di Israele: gli Israeliti non sono mai stati in Egitto, non hanno vagato nel deserto, non hanno conquistato i territori in una campagna militare e non li hanno dati alle 12 tribù di Israele" e "la monarchia unificata di Davide e Salomone, che è descritta dalla Bibbia come una potenza nazionale, era tutt'al più un piccolo regno tribale. E per molti sarà uno spiacevole shock che il Dio di Israele, YHWH, abbia una consorte femminile e che la prima religione israelita abbia adottato il monoteismo solo nel periodo calante della monarchia e non sul Monte Sinai"; lo storico e archeologo Mario Liverani aggiunge: "Due filoni della ricerca, da una parte l'analisi filologica dei testi biblici, dall'altra l'archeologia arrivano alle stesse conclusioni. E le conclusioni sono che non possono essere considerati storici i racconti più celebri del Vecchio Testamento, come le vicende di Abramo e dei Patriarchi, la schiavitù in Egitto, l'Esodo e la peregrinazione nel deserto, la conquista della Terra Promessa, la magnificenza del regno di Salomone".[8][9][10][12][13][11] Anche in merito alla città di Gerusalemme[Nota 5], questa "è la carta vincente nel campo dello studio critico. Nei 18 anni successivi all'articolo di Herzog [Gerusalemme] è stata scavata come mai prima di allora. Tuttavia, come concorderebbe la stragrande maggioranza degli archeologi [...] la capitale di un regno unificato di Davide e Salomone non è stata trovata".
Gli studiosi del "Nuovo Grande Commentario Biblico"[Nota 6], conformemente alle attuali conoscenze archeologiche, precisano inoltre che "pochi, ammesso che ce ne siano, sono gli episodi importanti di Giosuè[Nota 7] che possono essere considerati storici. Per esempio, né Gerico né Ai [come meglio precisato nella sottostanti sezioni "Mura di Gerico" e "Conquista di Ai"] né Gabaon erano abitate nel periodo in cui la maggior parte degli studiosi colloca l'emergere di Israele in Canaan (ca. 1200). [...] Per lo più, quindi, i reperti archeologici contraddicono la narrazione. Il che è vero anche a livello di piccoli dettagli: non ci sono usanze, elementi geopolitici o manufatti specifici menzionati in Giosuè che possono essere datati solo alla fine del secondo millennio, e molti di essi sono ancora presenti nel primo. D'altra parte, Giosuè riflette il tempo in cui fu composto. Così, la lista delle città levitiche del c. 21, non poté essere compilata prima del sec. VIII, perché è questo il periodo in cui la maggior parte di esse esisteva".[14]
19 tumuli a ovest di Gerusalemme, che datano senza dubbio all'epoca della monarchia giudaica e forse rappresentano il sito delle cerimonie memoriali dei re menzionati nel secondo libro delle Cronache 16,14;21,19;32,33[16] e nel libro di Geremia 34,5[17]
Le mura dell'antica città di Gerico sono datate nella metà del secondo millennio a.C. e possono essere state distrutte nel corso di un assedio o da un terremoto.
Ci sono opinioni differenti riguardo alla loro identificazione con quelli descritti nella Bibbia, nel capitolo sesto del Libro di Giosuè[18].
In origine sono stati datati da John Garstang al 1400 a.C. circa, la datazione è stata poi contestata da Kathleen Kenyon che ha proposto il 1550 a.C., approvata dalla maggioranza degli archeologi. Bryant Wood ha recentemente riproposto la datazione di Garstang.
Attualmente gli studiosi cristiani, allineandosi alle conclusioni dell'archeologia descritte nella soprastante sezione "Stato attuale della ricerca", ritengono non storici gli episodi biblici legati a Gerico e ad altre città come Ai; gli esegeti del "Nuovo Grande Commentario Biblico"[19] precisano che "tutto questo è racconto, non storia, conclusione questa che trova un sostegno anche nei risultati degli scavi di Gerico (Tell es-Sultàn, a circa 16 km dalla confluenza del Giordano e del Mar Morto). L'ultima occupazione del luogo durante il Tardo Bronzo è del XIV secolo e, da allora fino al secolo IX, non si verificarono ulteriori stanziamenti. Quindi, al tempo di Giosuè, nessuno viveva a Gerico", mentre gli esegeti dell'interconfessionale Bibbia TOB[20] - concordemente con quelli della Bibbia di Gerusalemme[Nota 8] e della Bibbia Edizioni Paoline[21], che evidenzia come "grande imbarazzo crea il fatto che secondo gli scavi archeologici Gerico non esisteva come città nel XIII secolo" - concludono come "nel caso di Gerico, i risultati archeologici si sono rivelati molto deludenti per questo periodo e il racconto Giosuè 6[22] si presenta piuttosto come una liturgia di guerra e non tanto come un rapporto circostanziato sulla presa della città. Bisogna pur ammettere che non sempre il testo biblico fornisce una risposta alle domande che gli poniamo".
Conquista di Ai
In merito alla città di Ai, la cui caduta per mano degli Israeliti è descritta nel capitolo ottavo del Libro di Giosuè[23], gli esegeti dell'interconfessionale Bibbia TOB affermano come "ricerche archeologiche recenti hanno mostrato che il sito di Ai era da lungo tempo abbandonato all'epoca di Giosuè e deve essere stato occupato pacificamente dagli Israeliti. Gs 8 costituisce dunque probabilmente una leggenda di conquista destinata a giustificare il possesso da parte di Beniamino di un territorio". Concordemente, gli studiosi della École biblique et archéologique française (i curatori della Bibbia di Gerusalemme) e del "Nuovo Grande Commentario Biblico" confermano che "il sito era già da molto tempo in rovina all'epoca di Giosuè ed è difficile attribuire a questo racconto un valore storico" e "come nel caso di Gerico, i dati archeologici di Ai (la moderna et-Tell a circa 19 km a nord di Gerusalemme) contraddicono il racconto biblico; non ci sono testimonianze di insediamenti ad Ai dalla fine del terzo millennio fino all'Età del Ferro I".[24][25][26]
Manufatti da scavi documentati
Arad ha dato alla luce il primo tempio a noi giunto, datato VIII sec. a.C., a differenza di quanto pensasse Aharoni, con pianta identica a quella di Gerusalemme, e struttura divisa in atrio con altare quadrato, santo e debir. Nel debir sono state trovate due stele, a Yahwé e alla sua Ashera, con rispettivi altarini per l'incenso.
Sempre in Arad sono state trovate iscrizioni, e per la prima volta, a noi nota, compare il titolo di "casa di Jahvé" con cui si nominava il tempio di Arad stesso e la dicitura di una famiglia sacerdotale: i figli di Core, a noi nota solo per la menzione tra i compositori di salmi, cosa che ha suggerito la collocazione di alcuni salmi nella prassi liturgica di Arad.
testi di Balaam, pittura e inchiostro su intonaco trovati a Deir'Alla in Giordania che combaciano con Numeri 22-24[27]
Un'iscrizione Moab scoperta a Dhiban, Giordania, nel 1868 che menziona un re Israelita, Omri. Essa ricorda anche i vassalli di Yahweh come tributari. È interessante perché lo stesso evento è raccontato, da prospettiva diversa, nel libro delle Cronache.
La stele di Merenptah, (Egitto riferentesi a A-pi-rw in terra di Canaan). Ora, se la terra del Canaan era già nota e nominata in terra d'Egitto, a noi fornisce evidenza della presenza di qualcosa che ha a che fare con il termine "ebrei". Non vi sono menzioni a noi note in documentazione anteriore.
Il Daniele ai capitoli 5, 7, e 8 cita il nome Baldassar come re, ma ciò era probabilmente dovuto all'uso aramaico (e.g., Un'iscrizione bilingue sulla statua di Haddayishi a Gozan lo definisce "governatore" in accadico ma "re" in aramaico); notare pure che Belshazzar offrì il terzo posto del regno come premio piuttosto che il secondo
scritture con parole di significato sconosciuto che hanno avuto una migliore traduzione del 1 Samuele 13:21
La conquista di Samaria da parte di Sargon II, iscrizione (ANET 284) trovata da P.E. Botta a Khorsabad nel 1843: "sconfissi e conquistai Samaria, e portai via come schiavi 27 290 abitanti d'essa. ... ricostruii la città meglio di prima e insediai in essa genti di altri paesi che io stesso avevo conquistato." (2 Re 17:23-24)
[figlio di] Immer (ליהו [בן] אמר[?]) impressione stampata su sigillo
Gli archivi cuneiformi di Ebla (Tell Mardikh) includono un re di Ebla di nome Ebrum, che alcuni identificano con il biblico patriarca Eber (o Heber), dal quale presero nome gli Ebrei. Sono pure riportati riferimenti a popoli con nomi semitici e di divinità similari a quelli della Bibbia. Sembrano anche echeggiare riferimenti alle stesse cinque città menzionate nel libro della Genesi: Sodoma, Gomorra, Adma, Zeboim, e Bela/Zoar nello stesso ordine di Genesi 14.
La circolazione delle straordinarie evidenze tra i testi eblaiti e quelli dell'Antico Testamento, che alla fine degli anni settanta creò un certo interesse nel mondo anglo-sassone, fu resa attendibile e ad enunciarla fu il primo decifratore delle tavolette eblaite Giovanni Pettinato. L'infondatezza di questa notizia, che alcuni biblisti ancora oggi accreditano come valida, fu seguita dalla leggenda che il governo siriano stesso, in conflitto aperto con lo Stato di Israele per l'altopiano del Golan, tenesse nascoste queste pubblicazioni[29]. A partire dal 1981, e con pubblicazioni annuali periodiche da parte dell'università "La Sapienza" di Roma, le pubblicazioni definitive dei testi di Ebla serie ARET (Archivi Reali di Ebla. Testi) sotto la direzione del nuovo filologo Alfonso Archi[30]
Manufatti di provenienza sconosciuta o discussa
Diversi gruppi archeologici e singoli individui hanno presunto di aver localizzato i resti dell'Arca di Noè. La maggior parte degli studiosi respinge questi ritrovamenti come pseudoarcheologia.
L'archeologo Ron Wyatt ha sostenuto di ritenere di aver localizzato il luogo dove l'arca si è definitivamente fermata. Dopo la sua morte è stato acclamato da molti "credenti nella Bibbia". È venuto alla luce un numero sterminato di siti internet che lo riguardano e alcuni di questi hanno fabbricato notizie su di lui e le sue scoperte.
Nel 2004, un'ulteriore spedizione si è recata sul Monte Ararat in Turchia per cercare di localizzare l'arca. Reperti prelevati in Turchia ed esaminati dal Geological and Nuclear Sciences, un istituto di ricerca governativo neozelandese, si sono rivelati essere roccia vulcanica anziché legno pietrificato. Click Through Error (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2006).
Per secoli questa pietra è stata un componente essenziale delle cerimonie di incoronazione dei re nelle isole britanniche. La credenza la riteneva la pietra sulla quale Giacobbe, in seguito (ribattezzato Israel) aveva ricevuto una visione, e che la frattura che presenta fosse derivata dal colpo infertole da Mosè per renderla capace di portare acqua. Niente di questo può essere provato e i tentativi di connetterla alla Palestina tramite Geremia mancano di fondamento.
Reperti riguardanti il Nuovo Testamento
Storicamente accertati
il secondo Tempio o tempio di Erode, confermato dal ritrovamento del muro occidentale
L'iscrizione di Pilato è un blocco di pietra rinvenuto in uno scavo a Cesarea marittima nel 1961, recante scritto il nome "Pilatus" e "Tiberium".
L'ossario di Caifa
In una piccola tomba di famiglia a sud di Gerusalemme, presso Peace Forest, sono stati rinvenuti nel 1990 vari ossari come pubblicava il Jerusalem - Burial Sites and Tombs of the Second Temple Period[31], di cui il più elaborato riporta l'iscrizione:
«Jehosef bar Caifa»
(Jehosef figlio di Caifa)
Si tratta del primo ritrovamento archeologico riguardante il nome "Caifa", che sarebbe stato effettivamente un soprannome, come riportato da Flavio Giuseppe in Antichità giudaiche 23,35-39.
Nel vangelo secondo Giovanni 5,1-15[33] è descritto un pozzo a Gerusalemme, presso la porta delle pecore, chiamato Betzaetà e circondato da cinque portici.
Resti corrispondenti alla descrizione sono stati scoperti solo nel XIX secolo e successivamente quattro luoghi sono stati indicati come possibili "pozzi di Betzaetà":
il Birket Israel, un pozzo presso la bocca della vallata che percorre il Kidron a sud della "porta di Santo Stefano"
i pozzi gemelli chiamati i "Sotterranei", sotto il convento delle Sorelle di Sion, situato in quello che deve essere stato the rock-hewn ditch tra Betzaetà e la fortezza di Antonia
recentemente Schick ha scoperto un grande serbatoio, situato circa trecento metri a nord-ovest della chiesa di Sant'Anna, che egli ritiene essere probabilmente il pozzo descritto nel vangelo.
Non ci sono al momento certezze sulla sua identificazione
I vangeli e le lettere di Paolo descrivono fatti ed avvenimenti riguardanti varie città antiche, ma non tutte le affermazioni hanno trovato finora riscontri archeologici.
Nazaret, che i vangeli dichiarano città di origine di Gesù (Gesù di Nazaret o Gesù Nazareno), non è menzionata nella bibbia ebraica, nel Talmud o nelle opere di Flavio Giuseppe, ma alcuni ritrovamenti archeologici evidenziano un insediamento ebraico presso l'odierna città di Nazaret sia precedentemente che successivamente alla prima rivolta ebraica del 70.
L'Iscrizione di Nazareth, tavola con un "Editto di Cesare" che impone la pena capitale per i saccheggiatori di tombe, databile al primo secolo d.C.; sarebbe stata acquisita dalla Collezione Frohner Collection nel 1878 a Nazaret.
L'antiquario Oded Golan è stato accusato nel dicembre 2004 dalla polizia israeliana di aver falsificato una serie di reperti.
l'ossario di Ja'aqov, un'urna con l'iscrizione "Ja'aqov figlio di Ioseph fratello di Jehoshua"
La tavoletta di Joash Jehoash) che registra restauri del Tempio di Gerusalemme e si sospetta sia stata realizzata su una vera lastra di pietra antica.
Diversi cocci che fanno menzione del Tempio o riportano altri nomi di luoghi citati nella Bibbia.
Una lucerna di pietra a sette ugelli, decorata con una menorah a sette braccia.
Un sigillo di pietra con bordo d'oro, attribuito al re Manasse.
Una ciotola in quarzo riportante un'iscrizione in antico egizio, attestante che il Ministro della Guerra del Re Shishek ha conquistato la città di Megiddo.
Un melograno in avorio, con l'iscrizione «Proprietà dei sacerdoti del tempio…», realizzato con un vero pezzo di avorio antico.
Una brocca in ceramica con un'iscrizione che afferma che era stata data come contributo al Tempio.
^Il quotidiano israeliano "Haaretz", in seguito menzionato, riporta le conclusioni dell'archeologo israeliano Ze'ev Herzog, direttore del Nadler Institute of Archaeology e consulente archeologico dell'Israel Nature and National Parks Protection Authority: "La maggior parte di coloro che sono impegnati in un lavoro scientifico nei campi connessi alla Bibbia, all'archeologia e alla storia del popolo ebraico - e che una volta cercavano sul campo le prove per corroborare la storia della Bibbia - ora concordano che gli eventi storici relativi al popolo ebraico sono radicalmente diversi da ciò che racconta la storia [biblica]" e "anche se non tutti gli studiosi accettano i singoli argomenti che formano gli esempi che ho citato, la maggioranza concorda sui loro punti principali"; "in ogni caso, la maggior parte degli archeologi ora concorda sul fatto che l'identità ebraico-israelita sia nata da tradizioni sviluppatesi tra gli abitanti di Canaan. Non è stato portato da invasori esterni [la conquista ebraica di Canaan]" ed "è difficile trovare un archeologo della corrente di maggioranza che difenda la descrizione biblica degli eventi. Qui, in 18 anni [anno 2017], nulla è cambiato".
^Atto a rivendicare l'identità dello Stato ebraico e i relativi territori.
^Riferimento ad un precedente articolo citato dal quotidiano, apparso nel 1999.
^Finkelstein, direttore dell'Istituto di archeologia dell'università di Tel Aviv, afferma che "il testo biblico va solo considerato una guida della fede" e non come testo storico.
^Il Libro di Giosuè narra della conquista della terra di Canaan da parte degli Israeliti e la divisione della stessa tra le tribù.
^La Bibbia di Gerusalemme commenta che "l'archeologia non offre alcun indizio di una distruzione di Gerico verso la fine del XIII sec. a.C." (Bibbia di Gerusalemme, EDB, 2011, p. 437, ISBN 978-88-10-82031-5.).
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Ini adalah nama Korea; marganya adalah Ra. Ra Mi-ranRa Mi-ran tahun 2017Lahir6 Maret 1975 (umur 49)Gangwon, Korea SelatanPendidikanSeoul Institute of the ArtsPekerjaanAktris, tokoh televisiTahun aktif2005–sekarangAgenC-JeS EntertainmentSuami/istriKim Jin-gu (김진구)[1]AnakKim Geun-woo (김근우)[2]Nama KoreaHangul라미란 Hanja羅美蘭 Alih AksaraRa Mi-ranMcCune–ReischauerRa Miran Ra Mi-ran (Hangul: 라미란; lahir 6 Maret 1975) merupakan seorang ...
Voce principale: Unione Sportiva Cremonese. Unione Sportiva CremoneseStagione 1951-1952Sport calcio Squadra Cremonese Allenatore Ercole Bodini Presidente Arturo Soncini Serie C9º posto nel girone B, retrocessa in IV Serie. Maggiori presenzeCampionato: Mario Ghisolfi (34) Miglior marcatoreCampionato: Guerrino Rossi (7) StadioStadio Giovanni Zini 1950-1951 1952-1953 Si invita a seguire il modello di voce Questa pagina raccoglie le informazioni riguardanti l'Unione Sportiva Cremonese nell...
اضغط هنا للاطلاع على كيفية قراءة التصنيف الرخصيات المرتبة التصنيفية طائفة التصنيف العلمي النطاق: الجراثيم المملكة: بكتيريا الشعيبة: عديمات الجدار الطائفة: الرخصيات الاسم العلمي Mollicutes Edward & Freundt، 1967 تعديل مصدري - تعديل الرخصيات (الاسم العلمي: Mollicutes) هي طائفة من الب�...
Voce principale: National Basketball Association 1951-1952. NBA Playoffs 1952Il logo delle FinaliDettagli della competizioneSport Pallacanestro OrganizzatoreNBA Periodo18 marzo 1952 —25 aprile 1952 Data1952 Squadre8 VerdettiTitolo East N.Y. Knicks Titolo West Minneapolis Lakers Campione Minneapolis Lakers(3º titolo) Cronologia della competizioneed. successiva → ← ed. precedente Modifica dati su Wikidata · Manuale Gli NBA Playoffs 19...
S-class submarine of the United States Navy USS S-51 History United States NameUSS S-51 BuilderLake Torpedo Boat Company Laid down22 December 1919 Launched20 August 1921 Commissioned24 June 1922 Stricken27 January 1930 Fate Sunk in accident, 25 September 1925. Sold for scrap after being raised, 23 June 1930. General characteristics Class and typeS-class submarine Displacement 993 long tons (1,009 t) surfaced 1,230 long tons (1,250 t) submerged Length240 ft (73 m) Beam21...
Selon le recensement décennal de 2011, Internet est encore peu accessible au Bangladesh : seulement 1,1 % des bangladeshis y ont accès à leur domicile, soit 1 543 654 habitants (dont les 2/3 en ville et 1/3 à la campagne)[1][Passage à actualiser]. Statistiques Pourcentage d'internautes (2000-2012)[2] Année 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 % 0,07 0,13 0,14 0,16 0,20 0,24 1,00 1,80 2,50 3,10 3,70 5,00 6,30 Pourcentage d'interna...
В Википедии есть статьи о других людях с фамилией Венцель. Иоганн Венцельнем. Johann Wenzel Дата рождения 9 марта 1902(1902-03-09) Место рождения Нидау (нем. Niedau), Западная Пруссия, Германская империя (ныне — Нидово (польск. Nidowo), Поморское воеводство, Польша) Дата смерти 2 фе...
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American boxer (born 1985) Deontay WilderWilder in 2018BornDeontay Leshun Wilder (1985-10-22) October 22, 1985 (age 38)Tuscaloosa, Alabama, U.S.Other names The Bronze Bomber Dr. Sleep[3] StatisticsWeight(s)HeavyweightHeight6 ft 7 in (201 cm)[1]Reach83 in (211 cm)[1]StanceOrthodox Boxing record[2]Total fights48Wins43Wins by KO42Losses4Draws1 Medal record Men's amateur boxing Golden Gloves 2007 Chattanooga Heavyweight U.S. Natio...
Converting waste materials into new products This article is about recycling of waste materials. For recycling of waste energy, see Energy recycling. Recycled redirects here. For the album, see Recycled (Nektar album). The three chasing arrows of the universal recycling symbol Municipal waste recycling rate (%), 2015 Recycling is the process of converting waste materials into new materials and objects. This concept often includes the recovery of energy from waste materials. The recyclability ...
1993 Israeli attack against Hezbollah in Lebanon This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Operation Accountability – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (July 2017) (Learn how and when to remove this message) Operation AccountabilityPart of the Israeli-Lebanese conflict and the South Lebanon c...
Aspect of life in Kosovo This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) The neutrality of this article is disputed. Relevant discussion may be found on the talk page. Please do not remove this message until conditions to do so are met. (June 2013) (Learn how and when to remove this message) This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by addi...
Artikel ini perlu dikembangkan agar dapat memenuhi kriteria sebagai entri Wikipedia.Bantulah untuk mengembangkan artikel ini. Jika tidak dikembangkan, artikel ini akan dihapus. Peta letak Pulau Pajangan Pajangan adalah sebuah pulau di antara gugusan pulau-pulau di sebelah timur Pulau Madura. Pulau ini berada di sebelah utara Pulau Sapudi dan Pulau Raas. Secara administratif, pulau ini termasuk wilayah Kabupaten Sumenep, Jawa Timur. Wisata bahari pulau dengan terumbu karang yang sangat indah d...
Whistle BlowerPoster teatrikalSutradaraYim Soon-ryeProduserLee Choon-yeon Nam Jung-ilDitulis olehLee Chun-hyeongPemeranPark Hae-ilYoo Yeon-seokLee Geung-youngPenata musikLee Jun-ohPenyuntingKim Sun-minPerusahaanproduksiWatermelon PicturesDistributorMegabox Plus MM-Line DistributionTanggal rilis 2 Oktober 2014 (2014-10-02) Durasi114 menitNegaraKorea SelatanBahasaKorea Whistle Blower (Hangul: 제보자; RR: Jeboja) adalah sebuah film Korea Selatan tahun 2014 gar...