Primo dei tre figli di Domenico Piatti (1848 - 1915), apprezzato scultore e marmista da generazioni, e Maria Buzzi Donelli (1852 - 1940) a 12 anni entrò nella bottega paterna deciso a seguirne le orme e successivamente presso lo studio dello scultore torinese Leonardo Bistolfi. A 17 anni, trasferitosi a Cuneo, si iscrisse alla Scuola di disegno dell'Istituto Tecnico. A 19 anni entrò all'Accademia di Brera dove studiò come allievo di Cesare Tallone diplomandosi nel 1902. La scuola di Tallone lo influenzò verso la figura ed il ritratto e a una rielaborazione soggettiva nella maniera del movimento della scapigliatura.
Nel 1903 vinse il Premio Fumagalli alla Triennale di Brera e nell'anno successivo vinse il Pensionato Oggioni che gli valse una borsa di studio per soggiornare un semestre a Parigi e poi a Roma.
Il 6 marzo del 1905, un mese prima di partire per Parigi, sposa la marchesa Virginia Tango (1869 - 1958).
A Parigi ebbe modo di apprezzarne l'arte moderna e gli artisti, come Giovanni Boldini che conobbe in quell'occasione, realizzò vari schizzi e dipinti di vita parigina, come Sorriso sulla Senna ed espose il suo dipinto L'Affronto al Salon di Parigi (oggi alla Pinacoteca di Brera).
Dopo il soggiorno parigino si trasferì a Roma dove venne apprezzato dalla regina Margherita che acquistò alcuni suoi lavori.
Nell'arco della sua vita ebbe modo di esporre a svariate rassegne nazionali, soprattutto a Roma, Venezia e Milano, e internazionali come Basilea, Monaco, Buenos Aires (1910, con Malia), Barcellona (1911, con Fremiti), Amsterdam (1912 con Specchio d'amore)
«Artista che ama la vita nelle sue varie manifestazioni, non si arresta alla superficialità della vita stessa, ma con occhio penetrante ne intuisce ogni senso filosofico e col disegno corretto e col colore altamente espressivo traduce della vita ogni più intima essenza: è per questa via che egli tenta di imporsi all'avvenire.»