Dopo la Liberazione viene designato dal CLN alla carica di sindaco di Milano, ruolo che manterrà fino al 25 giugno 1951. Nel corso del suo mandato, si adoperò attivamente per mantenere l'unità municipale sia fra i socialisti che più in generale fra le forze antifasciste, entrambe minacciate dai cambiamenti politici nazionali: vi riuscì fino al 1949, quando i contrasti divennero insanabili ed egli stesso dovette uscire dal suo storico partito per aderire al Partito Socialista Unitario che confluì poi nel PSDI, mentre la giunta di Milano virava sul modello della maggioranza centrista al governo a Roma. Il suo posizionamento comunque troppo progressista gli costò la rielezione dopo la tornata elettorale del 1951.
Concluso il mandato di sindaco, nel 1953 si oppose attivamente alla legge truffa, tanto che la direzione nazionale del PSDI lo espulse. Dopo una breve esperienza in Unità Popolare, Greppi tornò alla casa madre del PSI e, nel 1958, venne eletto deputato, mantenendo l'incarico fino al 1968.
Scrittore e autore teatrale, Greppi è ricordato per i suoi romanzi
L'araba fenice,
Vita e passione di avvocato,
Il bravo ragazzo,
Infanzia sul lago,
I poveri fanno la storia,
Le trombe degli angeli
inoltre un diario sulla ricostruzione del primo dopoguerra
Risorgeva Milano
e per le proprie creazioni teatrali
Passeggiate
L'avvocato dei poveri.
Novant'anni di socialismo. Scritti scelti a cura di Jacopo Perazzoli, Milano, 2012
Dieci vite in una sola. Due voci per una biografia Autobiografia rimasta inedita, a cura di Bianca Dal Molin, Milano 2012
Note
^Sentenza n. 21 del 22.11.1938 emessa dal Tribunale speciale contro Antonio Greppi e altri (“Sezione milanese del Fronte unico antifascista: ne fanno parte comunisti, socialisti e giellisti”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia dissidente e antifascista. Le ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943, Milano 1980 (ANPPIA/La Pietra), vol. II, p. 972