Antonio Curina (Pietralunga, 11 aprile 1898 – Fiesole, 20 novembre 1974) è stato un politico e partigiano italiano.
Biografia
Esponente del Partito d'Azione e amico di Aldo Capitini, partecipò attivamente alla Resistenza con il nome da partigiano "Bruno". Nel 1943 fu fondatore e presidente del Comitato di liberazione nazionale di Arezzo.[1] Il 16 luglio 1944 è stato nominato dal prefetto sindaco di Arezzo, su indicazione del CLN, rimanendo in carica fino alle prime elezioni democratiche del marzo 1946.[2]
Fu consigliere comunale nella prima legislatura dal 1946 al 1951. Fu anche presidente del comitato provinciale dell'Anpi e si avvicinò al socialismo autonomista di Ignazio Silone.[1]
Trasferitosi prima a Firenze e poi dal 1962 a Fiesole, si occupò di pedagogia collaborando con il Tribunale dei minori e scrivendo testi di carattere pedagogico e libri scolastici per le scuole elementari.[1] Nel 1957 pubblicò Fuochi sui monti dell'Appennino toscano, volume-testimonianza sulla Resistenza aretina.[1]
Note
Bibliografia
- Luca Berti, Sindaci, podestà, commissari del Comune di Arezzo dal 1865 ad oggi, Preprint, 1996. URL consultato il 3 marzo 2019.
- Luca Berti (a cura di), Protagonisti del Novecento aretino. Atti del ciclo di conferenze, Arezzo, 15 ottobre 1999-30 novembre 2000, Firenze, Olschki, 2004.
Voci correlate
Collegamenti esterni