Antonino Monteleone (giornalista)

Antonino Monteleone (Reggio Calabria, 1º febbraio 1985) è un giornalista e conduttore televisivo italiano, giunto alla notorietà per la partecipazione al programma televisivo Le Iene.

Biografia

Laureatosi in giurisprudenza, è giornalista professionista. Negli anni duemila fonda il suo blog personale, oscurato, primo in Italia, a seguito di una querela.[1][2] In quegli anni è attivo nelle indagini sulle azioni della 'ndrangheta in Calabria. Per questo motivo subisce un'azione di intimidazione che verrà perseguita come attentato con una condanna definitiva in Cassazione.[1]

Negli anni 2010 diventa autore televisivo, lavorando per la redazione di Report su Rai 3 prima e poi su LA7 collabora a Exit - Uscita di sicurezza e Piazzapulita.[2]

Inviato de Le Iene dal 2017 al 2024, ha condotto dal 2022 fino alla conclusione del rapporto lavorativo con la rete di Mediaset, lo spin-off Le Iene presentano: Inside.[1] Ad Aprile 2024 Monteleone partecipa alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia "L'Italia cambia l'Europa".[3] Ad ottobre passa alla conduzione del programma L'altra Italia su Rai 2.

Vita privata

Il 31 agosto 2021 si unisce in matrimonio con l'avvocata Claudia Parrinello,[4] segretaria particolare di Giorgio Mulè.[5] Nel luglio del 2023 la coppia ha un figlio.[6]

Controversie

Il 14 febbraio 2022 il Tribunale di Torino lo condanna per diffamazione aggravata in danno dell'avvocato Michele Briamonte, in relazione all'inchiesta televisiva sulla morte di David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena. La condanna riguarda alcune dichiarazioni dell'allora legale dei famigliari di David Rossi, che sarebbero state registrate di nascosto da Monteleone e assemblate insieme ad altre interviste, in modo da ipotizzare un presunto coinvolgimento dell'avvocato Briamonte tra il Monte dei Paschi di Siena e lo Ior. Il Tribunale ha condannato l'inviato de Le Iene anche al risarcimento dei danni, quantificati in via provvisionale in 20mila euro.[7] La Corte d'Appello di Torino, con sentenza pronunciata in data 1 luglio 2024, accogliendo la richiesta della Procura Generale e della difesa di Monteleone, ha annullato la sentenza, dichiarando che il Tribunale di Torino ha erroneamente applicato la legge penale non riconoscendo il proprio difetto di giurisdizione. Per effetto di tale pronuncia gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Monza e il procedimento è retrocesso alla fase delle indagini preliminari.[8]

Programmi televisivi

Opere

Note

Collegamenti esterni

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